Parigi-Nizza

corsa a tappe di ciclismo su strada maschile

La Parigi-Nizza (fr. Paris-Nice) è una corsa a tappe maschile di ciclismo su strada professionistico che si svolge ogni marzo tra Parigi e Nizza, in Francia. Conosciuta come "Corsa del sole", a causa del miglioramento meteorologico che normalmente accompagna la corsa nel passaggio dal nord al sud della Francia, dal 2005 al 2007 ha fatto parte del calendario dell'UCI ProTour, mentre dal 2009 è inserita nel circuito mondiale UCI. L'irlandese Sean Kelly è il primatista di vittorie, avendo vinto la corsa per sette edizioni consecutive, dal 1982 al 1988.

Parigi-Nizza
Altri nomiParis-Côte-d'Azur (1951-1953)
Sport
TipoGara individuale
CategoriaUomini Elite, UCI World Tour
FederazioneUnione Ciclistica Internazionale
PaeseFrancia (bandiera) Francia
OrganizzatoreAmaury Sport Organisation
CadenzaAnnuale
Aperturamarzo
Chiusuramarzo
PartecipantiVariabile
FormulaCorsa a tappe
Sito Internetparis-nice.fr
Storia
Fondazione1933
Numero edizioni82 (al 2024)
DetentoreStati Uniti (bandiera) Matteo Jorgenson
Record vittorieIrlanda (bandiera) Sean Kelly (7)
Ultima edizioneParigi-Nizza 2024
Prossima edizioneParigi-Nizza 2025
Parigi-Nizza 2015, salita al col de Vence

La Parigi-Nizza venne creata nel 1933 da Albert Lejeune[1], direttore del quotidiano Le Petit Niçois: la prima edizione della corsa, tenutasi tra il 14 e il 19 marzo 1933, venne vinta dal belga Alphons Schepers. A causa della seconda guerra mondiale dal 1939 la corsa non fu più disputata fino al maggio del 1946, quando prese il via l'ottava edizione, seguita da un secondo periodo di interruzione.

Nel 1951 fu il giornalista Jean Leulliot, con l'associazione parigina "Monde 6", ad organizzare di nuovo la corsa[1], che da allora si disputò annualmente, come in origine, nel mese di marzo. Tra il 1951 e il 1953 prese il nome di Paris-Côte-d'Azur, tornando a quello originale nel 1954[1]. Nell'edizione 1959 la corsa divenne eccezionalmente "Parigi-Nizza-Roma", con il prolungamento del percorso fino alla capitale italiana, in collaborazione con il Corriere dello Sport, per celebrare il gemellaggio Parigi-Roma e gli imminenti Giochi della XVII Olimpiade[2]. Si trattò dell'edizione più lunga nella storia della corsa, con 1955 km percorsi in undici tappe, cinque delle quali in Italia. Il regolamento all'epoca proibiva di prolungare le corse a tappe, perciò in quella edizione la settima tappa, che doveva portare in Italia, partì da Mentone e non da Nizza e fu considerata come la prima tappa della corsa ad inviti Mentone-Roma, alla quale furono invitati tutti coloro che erano arrivati a Nizza.

Dal 1982 al 1999 Josette Leulliot, figlia di Jean Leulliot, assunse la direzione della corsa, passata poi a Laurent Fignon fino al 2001[1]. Dal 2002 la competizione viene organizzata della Amaury Sport Organisation (ASO), la società che gestisce il Tour de France. In quell'anno viene rettificata la numerazione per le edizioni: il conteggio in precedenza annoverava infatti anche gli anni in cui la corsa non si era tenuta[1].

L'11 marzo 2003 è ricordato come uno dei giorni più tristi nella storia della competizione. Il kazako Andrej Kivilëv, in fuga assieme ad altri due corridori, cadde a terra battendo violentemente la testa (era senza casco): rimasto privo di sensi, venne trasportato all'ospedale di Saint-Chamond dove entrò in coma vigile; trasportato quindi all'ospedale di Saint-Étienne, morì il mattino del 12 marzo[3]. La tappa di quel giorno venne neutralizzata, con i compagni di Kivilëv alla Cofidis a tagliare per primi il traguardo[3].

Nel 2005 la corsa entrò a far parte del circuito UCI ProTour[1], uscendone però un paio di anni dopo, in seguito a contrasti fra gli organizzatori e la dirigenza dell'Unione Ciclistica Internazionale; questi contrasti misero perfino a rischio lo svolgimento stesso dell'edizione 2008, alla fine confermata nonostante le minacce dell'UCI di imporre sanzioni ai corridori e alle squadre al via[4]. Nel 2009 la corsa venne integrata nel calendario mondiale UCI, rinominato in UCI World Tour nel 2011. L'edizione 2010, vinta da Alberto Contador, vide la squalifica del secondo classificato Alejandro Valverde per violazione dei regolamenti antidoping[5].

L'edizione 2020 è stata caratterizzata dall'annullamento dell'ultima tappa a causa dalla Pandemia di COVID-19[6].

Percorso

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Nonostante il nome, la corsa non sempre inizia a Parigi, ma spesso parte da città limitrofe. Dal 1998 l'ultima tappa si conclude nella via più importante di Nizza, il Lungomare degli Inglesi (Promenade des Anglais). Precedentemente, dal 1973 al 1995, terminava con la cronoscalata del Col d'Èze, mentre nel 1996 e 1997 si concluse con una cronometro fra Antibes e Nizza.

In genere l'ultima o la penultima tappa hanno un percorso di montagna passando per La Turbie ed il Col d'Èze. Un altro arrivo abituale è il Mont Faron, nei pressi di Tolone.

Albo d'oro

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Aggiornato all'edizione 2024.

Anno Vincitore Secondo Terzo
1933   Alphons Schepers   Louis Hardiquest   Benoît Fauré
1934   Gaston Rebry   Roger Lapébie   Maurice Archambaud
1935   René Vietto   Antoine Dignef   Raoul Lesueur
1936   Maurice Archambaud   Jean Fontenay   Alfons Deloor
1937   Roger Lapébie   Sylvain Marcaillou   Albert van Schendel
1938   Jules Lowie   Albertin Disseaux   Albert van Schendel
1939   Maurice Archambaud   Frans Bonduel   Gérard Desmet
1940-45 non disputata
1946   Fermo Camellini   Maurice De Muer   Frans Bonduel
1947-50 non disputata
1951   Roger Decock   Lucien Teisseire   Kléber Piot
1952   Louison Bobet   Donato Zampini   Raymond Impanis
1953   Jean-Pierre Munch   Roger Walkowiak   Roger Bertaz
1954   Raymond Impanis   Nello Lauredi   Francis Anastasi
1955   Jean Bobet   Pierre Molinéris   Bernard Gauthier
1956   Alfred De Bruyne   Pierre Barbotin   François Mahé
1957   Jacques Anquetil   Désiré Keteleer   Jean Brankart
1958   Alfred De Bruyne   Pasquale Fornara   Germain Derycke
1959   Jean Graczyk   Gérard Saint   Pierino Baffi
1960   Raymond Impanis   François Mahé   Robert Cazala
1961   Jacques Anquetil   Joseph Groussard   Joseph Planckaert
1962   Joseph Planckaert   Tom Simpson   Rolf Wolfshohl
1963   Jacques Anquetil   Rudi Altig   Rik Van Looy
1964   Jan Janssen   Jean-Claude Annaert   Jean Forestier
1965   Jacques Anquetil   Rudi Altig   Italo Zilioli
1966   Jacques Anquetil   Raymond Poulidor   Vittorio Adorni
1967   Tom Simpson   Bernard Guyot   Rolf Wolfshohl
1968   Rolf Wolfshohl   Ferdinand Bracke   Jean-Louis Bodin
1969   Eddy Merckx   Raymond Poulidor   Jacques Anquetil
1970   Eddy Merckx   Luis Ocaña   Jan Janssen
1971   Eddy Merckx   Gösta Pettersson   Luis Ocaña
1972   Raymond Poulidor   Eddy Merckx   Luis Ocaña
1973   Raymond Poulidor   Joop Zoetemelk   Eddy Merckx
1974   Joop Zoetemelk   Alain Santy   Eddy Merckx
1975   Joop Zoetemelk   Eddy Merckx   Gerrie Knetemann
1976   Michel Laurent   Hennie Kuiper   Luis Ocaña
1977   Freddy Maertens   Gerrie Knetemann   Jean-Luc Vandenbroucke
1978   Gerrie Knetemann   Bernard Hinault   Joop Zoetemelk
1979   Joop Zoetemelk   Sven-Åke Nilsson   Gerrie Knetemann
1980   Gilbert Duclos-Lassalle   Stephan Mutter   Gerrie Knetemann
1981   Stephen Roche   Adrie van der Poel   Fons De Wolf
1982   Sean Kelly   Gilbert Duclos-Lassalle   Jean-Luc Vandenbroucke
1983   Sean Kelly   Jean-Marie Grezet   Steven Rooks
1984   Sean Kelly   Stephen Roche   Bernard Hinault
1985   Sean Kelly   Stephen Roche   Frédéric Vichot
1986   Sean Kelly   Urs Zimmermann   Greg LeMond
1987   Sean Kelly   Jean-François Bernard   Laurent Fignon
1988   Sean Kelly   Ronan Pensec   Julián Gorospe
1989   Miguel Indurain   Stephen Roche   Marc Madiot
1990   Miguel Indurain   Stephen Roche   Luc Leblanc
1991   Tony Rominger   Laurent Jalabert   Martial Gayant
1992   Jean-François Bernard   Tony Rominger   Miguel Indurain
1993   Alex Zülle   Laurent Bezault   Pascal Lance
1994   Tony Rominger   Jesús Montoya   Vjačeslav Ekimov
1995   Laurent Jalabert   Vladislav Bobrik   Alex Zülle
1996   Laurent Jalabert   Lance Armstrong   Chris Boardman
1997   Laurent Jalabert   Laurent Dufaux   Santiago Blanco
1998   Frank Vandenbroucke   Laurent Jalabert   Marcelino García
1999   Michael Boogerd   Markus Zberg   Santiago Botero
2000   Andreas Klöden   Laurent Brochard   Francisco Mancebo
2001   Dario Frigo   Raimondas Rumšas   Peter Van Petegem
2002   Aleksandr Vinokurov   Sandy Casar   Laurent Jalabert
2003   Aleksandr Vinokurov   Mikel Zarrabeitia   Davide Rebellin
2004   Jörg Jaksche   Davide Rebellin   Bobby Julich
2005   Bobby Julich   Alejandro Valverde   Constantino Zaballa
2006   Floyd Landis   Francisco Vila   Antonio Colom
2007   Alberto Contador   Davide Rebellin   Luis León Sánchez
2008   Davide Rebellin   Rinaldo Nocentini   Jaroslav Popovyč
2009   Luis León Sánchez   Fränk Schleck   Sylvain Chavanel
2010[5]   Alberto Contador   Luis León Sánchez   Roman Kreuziger
2011   Tony Martin   Andreas Klöden   Bradley Wiggins
2012   Bradley Wiggins   Lieuwe Westra   Alejandro Valverde
2013   Richie Porte   Andrew Talansky   Jean-Christophe Péraud
2014   Carlos Alberto Betancur   Rui Costa   Arthur Vichot
2015   Richie Porte   Michał Kwiatkowski   Simon Špilak
2016   Geraint Thomas   Alberto Contador   Richie Porte
2017   Sergio Henao   Alberto Contador   Daniel Martin
2018   Marc Soler   Simon Yates   Gorka Izagirre
2019   Egan Bernal   Nairo Quintana   Michał Kwiatkowski
2020   Maximilian Schachmann   Tiesj Benoot   Sergio Higuita
2021   Maximilian Schachmann   Aleksandr Vlasov   Ion Izagirre
2022   Primož Roglič   Simon Yates   Daniel Martínez
2023   Tadej Pogačar   David Gaudu   Jonas Vingegaard
2024   Matteo Jorgenson   Remco Evenepoel   Brandon McNulty

Statistiche

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Vittorie per nazione

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Aggiornato all'edizione 2024.

Pos. Nazione Vittorie
1   Francia 21
2   Belgio 14
3   Irlanda 8
4   Paesi Bassi 6
  Spagna 6
  Germania 6
7   Colombia 3
  Gran Bretagna 3
  Italia 3
  Svizzera 3
  Stati Uniti 3
12   Australia 2
  Kazakistan 2
  Slovenia 2
  1. ^ a b c d e f Paris-Nice (Fra) - Cat.2.UWT, su memoire-du-cyclisme.eu. URL consultato il 13 aprile 2020.
  2. ^ Farà tappa a Siena la corsa ciclistica Parigi-Roma (PDF), in Il Tirreno, 7 gennaio 1959.
  3. ^ a b Morire per una caduta ciclismo sotto choc, su repubblica.it. URL consultato il 13 aprile 2020.
  4. ^ La Parigi-Nizza si farà, su it.eurosport.com. URL consultato il 13 aprile 2020.
  5. ^ a b Valverde, inizialmente secondo classificato, è stato squalificato dal TAS di Losanna per due anni dal 1º gennaio 2010, quindi i risultati ottenuti da quella data sono cancellati, su ilmessaggero.it. URL consultato l'8 giugno 2010 (archiviato dall'url originale il 10 settembre 2012).
  6. ^ La Parigi-Nizza finisce in anticipo: annullata l'ultima tappa per Coronavirus, su it.eurosport.com. URL consultato il 13 aprile 2020.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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