Brutal death metal
Il brutal death metal, talvolta semplificato in brutal, è un sottogenere estremo del death metal reso celebre, tra gli altri, da gruppi come Suffocation[1] e Cannibal Corpse[2].
Brutal death metal | |
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Origini stilistiche | Death metal, Grindcore |
Origini culturali | Stati Uniti d'America, fine anni ottanta. |
Strumenti tipici | chitarra, basso, batteria, voce death (growl) |
Popolarità | underground, se si fa eccezione per alcuni gruppi come Cannibal Corpse che godono di un buon seguito. |
Generi correlati | |
Technical death metal - Deathgrind |
Caratteristiche
modificaIl genere nacque alla fine degli anni ottanta quando alcuni gruppi di death-thrash aggiunsero al loro sound influenze grindcore e un cantato growl di una violenza fino ad allora mai sentita. Il sound è caratterizzato da chitarre fortemente distorte con accordature ampiamente ribassate, un ruolo preminente dei bassi nella produzione sonora, groove molto rapidi ed essenziali, generalmente basati su variazioni del blast beat. Si distingue dal death "classico" per le alte velocità di esecuzione, andando spesso sopra i 200 bpm, e dal technical death metal poiché, nonostante il forte contenuto tecnico, spesso sono assenti i numerosi cambi di tempo presenti in quest'ultimo sottogenere[3]. La voce è generalmente gutturale di tonalità molto bassa con rari momenti di scream, che contribuisce all'inintelligibilità dei testi[4], i quali richiamano spesso argomenti sanguinosi o truculenti, anche se nel caso di alcuni gruppi possono comparire anche tematiche comuni al death metal classico come l'anticristianesimo, l'occultismo, la guerra, la violenza e la morte.
I Cannibal Corpse rappresentano l'esempio più fulgido del brutal death metal[senza fonte]. La loro fama e il loro status di gruppo di "culto" ha permesso loro di ottenere discreta notorietà anche al di fuori del loro ambiente, conferendo visibilità ad un genere che ha tuttora le dimensioni di un fenomeno underground, data la difficoltà d'ascolto e la ricerca di un suono particolarmente estremo[5]. Alcuni fan del genere non ritengono però i Cannibal Corpse appartenenti al brutal (o li ritengono tali solo per quanto riguarda i primi album)[6] preferendo indicare come maestri del genere i Suffocation[7]. Fra le colonne portanti del genere è infine necessario citare i canadesi Cryptopsy[8], che spinsero le potenzialità del brutal al limite, sia per quanto riguarda il batterismo velocissimo ed estremamente virtuoso di Flo Mounier, sia per quanto riguarda la performance vocale di Dan "Lord Worm" Greening (presente nei primi due album): un grugnito bassissimo, vetta estrema della tecnica del "grunt".[senza fonte]
Slam brutal death metal
modificaVariante estrema del brutal death è lo slam brutal death metal, o semplicemente slam, che ha come caratteristica principale l'uso della tecnica "inhale" per la parte cantata, usando suoni gutturali (guttural). È inoltre caratterizzato dall'uso di chitarre estremamente distorte e tempi velocissimi di batteria alternati con pesanti breakdown. Nello slam i riff sono veloci e potenti, caratterizzati da un ampio uso di doppio pedale e di blast beat.
I fondatori di questo genere sono gli statunitensi Internal Bleeding. Altre band degne di nota sono gli Extermination Dismemberment, che propongono un vocal con influenze goregrind, i Devourment, gli Analepsy e i Kraanium.[senza fonte]
Note
modifica- ^ Gianni Della Cioppa, 2010, p. 127.
- ^ Guida Death, su shapeless.it. URL consultato il 14 dicembre 2007 (archiviato dall'url originale l'11 ottobre 2006).
- ^ Death metal: Encyclopedia II - Death metal - Early history up to 1991 Archiviato il 3 giugno 2011 in Internet Archive.
- ^ Musica Death Metal - - - Sonorika.com, su sonorika.com. URL consultato il 14 dicembre 2007 (archiviato dall'url originale il 14 maggio 2008).
- ^ Heavy-Metal.it - Cannibal Corpse - The Bleeding Archiviato il 2 novembre 2010 in Internet Archive.
- ^ Encyclopaedia Metallum: The Metal Archives • View topic - Cannibal Corpse: Death metal or Brutal Death Metal?, su metal-archives.com. URL consultato il 4 gennaio 2017.
- ^ Hardsounds, su hardsounds.it. URL consultato il 4 gennaio 2017.
- ^ None So Vile - Review by Bruce500 - Encyclopaedia Metallum: The Metal Archives, su metal-archives.com. URL consultato il 2 marzo 2017 (archiviato dall'url originale il 2 marzo 2017).
Bibliografia
modifica- Gianni Della Cioppa, Heavy Metal. I contemporanei, Giunti Editore, 2010, ISBN 978-88-09-74962-7, ..