Carcere dell'Ucciardone

Istituto penitenziario di Palermo

Il carcere dell'Ucciardone è un antico istituto penitenziario di Palermo.

Ucciardone
Ubicazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Sicilia (bandiera) Sicilia
CittàPalermo
Coordinate38°07′58″N 13°21′28″E
Informazioni generali
Tipocarcere
Sito webwww.giustizia.it/giustizia/it/dettaglio_scheda.page?s=MII179324#
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È situato in piena città, vicino al quartiere di Borgo Vecchio, nei pressi del porto, in via Enrico Albanese 3.

Origine del nome

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Secondo alcuni, il nome deriverebbe dal siciliano u ciarduni[senza fonte], a sua volta dal francese chardon, che vuol dire cardo: un tempo, infatti, questa pianta commestibile veniva coltivata nel terreno in cui sarebbe poi sorto l'edificio.[1][2]

Come molte etimologie popolari però l'incoerenza morfo-fonetica tra l'origine sopra ipotizzata e il risultato del pronunciato odierno indirizzano piuttosto a conclusioni differenti. Infatti Ucciardone appare, più probabilmente, come l'italianizzazione di un precedente g-ucciardone, pronunciato correntemente e correttamente Gucciarduni o, con pronuncia più desueta, Guzzarduni, probabile cognome familiare affine a Guzzardi o Guzzardo.[3]

Fondazione

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Immagine del marzo 1983, interno di una cella

È stato progettato all'inizio del XIX secolo dall'architetto Nicolò Puglia e riformato, come oggi si vede, dall'architetto palermitano Emmanuele Palazzotto (Palermo 1798-1872). Nel 1842, con il trasferimento dei detenuti dallo storico carcere della Vicaria, poi trasformato in Palazzo delle Reali Finanze dallo stesso architetto Palazzotto, iniziò la sua attività. Il 2 settembre 2014 è stato trasformato da casa circondariale a casa di reclusione.

L'8 gennaio 2018 il carcere è stato intitolato al maresciallo degli agenti di custodia Calogero Di Bona, ucciso dalla mafia il 28 agosto 1979.[4]

  1. ^ Origine del nome Ucciardone[collegamento interrotto]
  2. ^ Questa ipotesi è incosinstente per via dell'assenza totale di raddoppiamento fonosintattico a seguito del supposto articolo determinativo u. Il supposto “ciarduni” di cui sopra si pronuncia [ʃaɾˈdʊ.nɪ] che può tutt'al più trasformarsi in u ciarduni [ˌu.(t͡)ʃaɾˈdʊ.nɪ], ma non può grammaticalmente produrre la geminazione suggerita da quest'etimo. Oltremodo il supposto francesismo incontra un molto più diffuso “carduni” per riferirsi a questo termine e alla corrispettiva pianta; parola che in quanto latinismo non presenta alcuna consonante palatalizzata.
  3. ^ Per entrambi i lemmi la g siciliana ortografica non è pronunciata. In Italia invece hanno rilievo onomastico le parole cognate "Guicciardi", "Guicciardini" e simili, tutte aventi origine nel franco-germanico.
  4. ^ Ucciardone intitolato a mar. Di Bona, in ANSA.it, 8 gennaio 2018. URL consultato l'8 gennaio 2018.

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