Federico Mollicone

politico italiano

Federico Mollicone (Roma, 23 novembre 1970) è un politico italiano, dal 23 marzo 2018 deputato alla Camera per Fratelli d'Italia.

Federico Mollicone

Presidente della 7ª Commissione Cultura della Camera dei deputati
In carica
Inizio mandato9 novembre 2022
PredecessoreVittoria Casa

Deputato della Repubblica Italiana
In carica
Inizio mandato23 marzo 2018
LegislaturaXVIII, XIX
Gruppo
parlamentare
Fratelli d'Italia
CoalizioneXVIII: Centro-destra 2018
XIX: Centro-destra 2022
CircoscrizioneLazio 1
Incarichi parlamentari
XVIII legislatura:
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoFratelli d'Italia (dal 2012)
In precedenza:
MSI (fino al 1995)
AN (1995-2009)
PdL (2009-2012)
Titolo di studioDiploma di Maturità linguistica
ProfessioneComunicatore e organizzatore culturale

Biografia

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Figlio di un esponente del Movimento Sociale Italiano, rautiano e collaboratore nel Centro Studi Ordine Nuovo[1], dopo aver conseguito il diploma di liceo linguistico[2], ha iniziato a lavorare nei settori del marketing, della comunicazione e dell'organizzazione di eventi culturali. Nel 2000 ha fondato un'agenzia di comunicazione, che ha lasciato nel 2008.[3]

È sposato e ha due figli.[2]

Attività politica

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Ha militato nel Movimento Sociale Italiano e poi, con la svolta di Fiuggi, in Alleanza Nazionale (AN)[2], per i quali è stato consigliere dei municipi di Roma IX (1993-1997) e Roma I (1997-2008)[3]. Alle elezioni amministrative del 2008 si candida al consiglio comunale di Roma, nelle liste del Popolo della Libertà (lista elettorale che univa principalmente AN e Forza Italia) a sostegno del candidato sindaco di centro-destra Gianni Alemanno, venendo eletto consigliere comunale[4]. L'anno successivo aderì alla confluenza di AN nel Popolo delle Libertà (PdL) come partito.[3]

Ha fatto parte del comitato scientifico di Fare Futuro ed è stato responsabile della comunicazione del Ministro per la gioventù Giorgia Meloni durante il quarto governo presieduto da Silvio Berlusconi.[2]

Il 20 dicembre 2012 partecipa alla scissione del PdL guidata da Meloni, Ignazio La Russa e Guido Crosetto che porta alla nascita di Fratelli d'Italia (FdI)[2], con cui alle elezioni politiche del 2018 viene candidato alla Camera dei deputati, tra le sue liste nel collegio plurinominale Lazio 1 - 01, risultando eletto deputato. Nel corso della XVIII legislatura ha fatto parte della Commissione parlamentare di vigilanza RAI, della 7ª Commissione Cultura, scienza e istruzione, di cui è stato capogruppo per FdI, e ha fondato e coordinato l'intergruppo parlamentare Cultura, Arte e Sport.

Alle elezioni politiche anticipate del 2022 viene ricandidato alla Camera, tra le liste di Fratelli d'Italia nel collegio plurinominale Lazio 1 - 01 in seconda posizione[5], venendo rieletto a Montecitorio grazie all'elezione della capolista Giorgia Meloni nel collegio uninominale Abruzzo - 03 (L'Aquila)[6][7]. Nella XIX legislatura è presidente della 7ª Commissione Cultura, scienza e istruzione della Camera e, in più occasioni, ha rilanciato l’idea di una nuova Commissione stragi.[8][3]

Controversie

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Polemica anti-gender su Peppa Pig

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Durante la campagna elettorale delle elezioni politiche del 2022, Mollicone era divenuto noto sulla cronaca per aver scatenato una polemica anti-gender su una puntata del cartone animato Peppa Pig, in cui era presente una famiglia omogenitoriale di orsi polari.[9][10][11]

Aggressione alla Camera

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Il 12 giugno 2024, durante una discussione alla Camera sul provvedimento dell'autonomia differenziata, si rende partecipe di un'aggressione con pugni e calci, insieme al collega della Lega Igor Iezzi (sospeso dall'Aula per 15 giorni), ai danni dell'onorevole del Movimento 5 Stelle Leonardo Donno.[12][13]

Dichiarazioni sulla Strage di Bologna

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Il 4 agosto 2024, in un’intervista a La Stampa, attacca i giudici della Strage di Bologna, sostenendo che le sentenze sono «un teorema per attaccare la destra», affermazioni che Paolo Bolognesi, presidente dell’associazione dei familiari delle vittime, le definisce come un «assurdità» e che nega la verità.[14]

  1. ^ Daniela Preziosi, Mollicone loda il Msi: l’ombra del padre, ex di Ordine nuovo, su www.editorialedomani.it. URL consultato il 29 ottobre 2024.
  2. ^ a b c d e Riccardo Barbin, Chi è Federico Mollicone e perché (ancora una volta) è al centro delle polemiche, su Policy Maker, 5 agosto 2024. URL consultato il 29 ottobre 2024.
  3. ^ a b c d Chi è Federico Mollicone, fondatore di Fratelli d'Italia: dalla polemica su Peppa Pig al caso Dotto, su Il Fatto Quotidiano, 4 agosto 2024. URL consultato il 29 ottobre 2024.
  4. ^ Federico Mollicone, su Ministero dell'Interno.
  5. ^ Candidati alle elezioni politiche: tutti i nomi, su la Repubblica, 23 agosto 2022. URL consultato il 28 ottobre 2024.
  6. ^ Elezioni politiche, la Cassazione scioglie i nodi: in Calabria eletta Elisa Scutellà per il M5S, su gazzettadelsud.it. URL consultato il 10 novembre 2022.
  7. ^ Eletti alla Camera alle elezioni 2022: ecco i nuovi deputati sia all'uninominale che al proporzionale, su la Repubblica, 26 settembre 2022. URL consultato il 28 ottobre 2024.
  8. ^ Commissione Cultura, alla Camera il nuovo presidente è Federico Mollicone (Fratelli d’Italia), su orizzontescuola.it. URL consultato il 10 novembre 2022.
  9. ^ Giuseppe Canela, Fratelli d’Italia contro Peppa Pig, Federico Mollicone: “Inaccettabile un personaggio con due mamme”. Filippo Bianchi: “Insegna cose contro natura”, su Il Fatto Quotidiani, 9 settembre 2022.
  10. ^ FdI contro Peppa Pig, appello alla Rai: "Non trasmettete l'episodio con due mamme. Inaccettabile indottrinamento gender", su la Repubblica, 9 settembre 2022.
  11. ^ La richiesta di censura di un episodio di Peppa Pig, su Il Post, 12 settembre 2022.
  12. ^ Rissa alla Camera, il deputato Donno colpito alla testa e portato via in carrozzina. Ferito anche un commesso, su www.ilmessaggero.it, 12 giugno 2024. URL consultato il 12 giugno 2024.
  13. ^ Rissa alla Camera, il deputato M5s Donno colpito alla testa e trasportato via in sedia a rotelle, su Fanpage, 12 giugno 2024. URL consultato il 12 giugno 2024.
  14. ^ 4 agosto 2024, “Sentenze un teorema politico per colpire la destra”. Bolognesi: “Vengono allo scoperto”. Il Pd: “Meloni lo cacci, Il Fatto Quotidiano.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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