Portland Trail Blazers

squadra di pallacanestro della NBA

I Portland Trail Blazers sono una delle trenta franchigie di pallacanestro che militano nella NBA (National Basketball Association), il campionato di basket professionistico degli Stati Uniti d'America. La franchigia ha sede a Portland, nello Stato dell'Oregon, dove gioca sin dalla fondazione nel 1970. I colori sociali sono il bianco, il rosso e il nero. Come logo viene usata una spirale che rappresenta in modo stilizzato cinque giocatori contro altri cinque giocatori sul parquet.

Portland Trail Blazers
Pallacanestro
Segni distintivi
Uniformi di gara
Casa
Trasferta
Terza
Colori socialiRosso, nero, bianco[1][2][3]
              
Dati societari
CittàPortland (OR)
NazioneStati Uniti (bandiera) Stati Uniti
CampionatoNBA
ConferenceWestern Conference
DivisionNorthwest Division
Fondazione1970
DenominazionePortland Trail Blazers
1970-presente
ProprietarioJody Allen
PresidenteDewayne Hankins
General managerJoe Cronin
AllenatoreChauncey Billups
ImpiantoModa Center
(19,393 posti)
Sito webwww.nba.com/blazers
Palmarès
Trofeo Larry O'Brien
Titoli NBA1
Titoli di conference3
Titoli di division6
Stagione in corso

L'arena di gioco è il Moda Center, in cui la franchigia si è trasferita nel 1995 dopo aver abbandonato lo storico Memorial Coliseum.

I Blazers hanno raggiunto le NBA Finals tre volte: nel 1977, nel 1990 e nel 1992, vincendo il titolo nel 1977. Hanno partecipato ai playoff in 37 delle 52 stagioni disputate, con una striscia di 21 partecipazioni consecutive tra il 1983 ed il 2003 che ancora oggi è il secondo miglior record della lega.

La squadra ha un forte seguito e possiede una tra le tifoserie più fedeli e appassionate dell'intera lega. La franchigia detiene inoltre il record della più lunga striscia di "tutto esaurito" al botteghino per quanto riguarda le partite casalinghe nella storia degli sport professionistici americani: 814 partite consecutive in sold out in casa tra il 1977 ed il 1995. I Blazers hanno da tempo tra le medie spettatori più alte della Western Conference NBA.

Storia della franchigia

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I Blazers nella stagione 1970-71

La nascita della franchigia e i primi anni

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Il 6 febbraio 1970 il consiglio dell'NBA, a seguito di un progetto di ampliamento delle squadre della lega iniziato già un paio di anni prima con l'ingresso di Phoenix Suns e Milwaukee Bucks, concesse la creazione di una franchigia di espansione nella città di Portland oltre a quelle dei Buffalo Braves, poi diventati Los Angeles Clippers, e dei Cleveland Cavaliers ad est. La dirigenza della neonata franchigia, composta da una cordata di imprenditori, pagò 3,7 milioni di dollari dell'epoca per entrare nella prestigiosa lega. Il 24 febbraio una volta ottenuta l'ufficialità dell'ingresso in Nba, fu avviato un contest pubblico per individuare il nome da dare alla franchigia. Furono inviate oltre 10mila proposte con i nomi più disparati e tra questi ottenne un grande successo la proposta di "Pioneers" che però fu rigettata in quanto lo stesso nome era usato da una squadra locale del Lewis and Clark College. Alla fine con 172 proposte fu scelto il nome "Trail Blazers" in omaggio al trail blazing; vale a dire una pratica molto diffusa nelle foreste dell'Oregon di marcare con dei simboli sui tronchi degli alberi il sentiero sicuro da seguire per i visitatori. Da quel momento la franchigia fu nominata ufficialmente Portland Trail Blazers anche se spesso viene usata solo la parola Blazers, sia dai tifosi sia dalla stessa franchigia sulle canotte di gara.

La squadra nelle prime stagioni era costruita attorno alla guardia Geoff Petrie, una prima scelta che a fine stagione vinse il NBA Rookie of the Year Award e all'ala Sidney Wicks. La prima stagione dei Blazers, come quasi spesso accade alle nuove franchigie, finì con un passivo di sole 29 vittorie e 53 sconfitte; comunque il miglior risultato tra le tre nuove squadre. L'anno seguente i Blazers vinsero solo 18 gare e Sidney Wicks, selezionato nel 1971, venne nominato "matricola dell'anno" dell'NBA proprio come Petrie l'anno prima. Nelle prime sei stagioni di vita, i Blazers nonostante un progressivo miglioramento della percentuale di vittorie in regular season, non riuscirono mai a centrare l'ingresso dei playoff. Le cose sarebbero però cambiate in pochissimo tempo.

Era Bill Walton: la vittoria dell'anello

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Nel draft 1974 i Blazers ottennero la prima scelta con l'acquisizione del fenomeno del basket collegiale, il gigantesco centro Bill Walton da UCLA. Nel 1976 i Blazers selezionarono anche la stella Moses Malone proveniente dalla ABA ma, a causa di alcune restrizioni della NBA, furono costretti a scambiarlo. Dopo i primi anni costellati da infortuni, nel 1977 un Walton in salute e con grande fiducia nei propri mezzi, oltre all'apporto di Bob Gross, Lionel Hollins e Maurice Lucas, guidò i Blazers alla prima stagione di playoff incorniciata con l'immediata finale NBA dopo aver sconfitto i Los Angeles Lakers di Kareem Abdul-Jabbar in finale di Conference, chiudendo la serie con un clamoroso 4-0. I Blazers vinsero il titolo NBA sconfiggendo in rimonta i Philadelphia 76ers di Julius Erving per 4-2, con Walton premiato dal titolo di MVP delle Finals dopo una decisiva gara 6 in cui chiuse con: 20 punti, 23 rimbalzi, 7 assist e 8 stoppate. La vittoriosa ascesa dei Portland Trail Blazers del 1977 è ricordata ancora oggi dai tifosi e dalla stampa per la sua natura devastante ed inarrestabile, denominata "Blazermania".

Nell'anno seguente il dominio Blazers proseguì e la franchigia sembrò poter difendere il titolo conquistato l'anno prima. Un nuovo infortunio di Walton ad un mese dal termine della stagione regolare, che non impedì comunque al giocatore di vincere il premio di MVP, scombinò i piani fermando la scalata. Il persistere degli infortuni di Walton e l'errore al draft del 1978, in cui scelsero Mychal Thompson preferendolo a Larry Bird, impedirono ai Blazers di diventare una dinastia. I Blazers tra la fine degli anni settanta e gli anni ottanta non riuscirono mai a superare il secondo turno di playoff, venendo spesso battuti da squadre come i Phoenix Suns, i Seattle SuperSonics o i Los Angeles Lakers.

Era Clyde Drexler

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Nei primi anni ottanta la franchigia, dopo la cessione di Walton ai Clippers, si rifondò sulle scelte dal draft. Arrivarono Buck Williams e Clyde Drexler ad affiancare la nuova stella Jim Paxson. Avendo la seconda scelta nel draft del 1984, i Blazers bissarono e se possibile peggiorarono l'errore di sei anni prima con Larry Bird, scegliendo il centro Sam Bowie da Kentucky ed ignorando future stelle come Michael Jordan, Charles Barkley e John Stockton in uno dei migliori draft di sempre. Bowie all'epoca era considerato un predestinato ma fu frenato fisicamente dagli infortuni e psicologicamente dal continuo paragone con i campioni usciti dal suo stesso draft. Col senno di poi questa verrà ricordata come la peggior scelta di sempre nella storia dei draft NBA. I Blazers continuarono comunque a disputare i playoff ma senza troppo successo, venendo eliminati sempre al primo o secondo turno per mano di Los Angeles Lakers, Houston Rockets e Utah Jazz.

Alla fine degli anni ottanta, complice anche l'acquisizione della franchigia nel 1988 da parte del co-fondatore di Microsoft, Paul Allen che portò nuova linfa economica, le sorti della franchigia iniziarono nuovamente a volgere in positivo. Arrivarono a Portland giocatori importanti come il serbo Dražen Petrović e l'ala Clifford Robinson che raggiunsero i vari Drexler, Porter e Williams. I Blazers guidati in panchina da coach Rick Adelman tornarono nel 1990 e nel 1992 alle Finali NBA, perdendo però in entrambi i casi, prima contro i Detroit Pistons dei "Bad Boys", che bissarono il successo dell'anno prima, e poi contro i Chicago Bulls di Michael Jordan e Scottie Pippen. Nel 1991 i Blazers chiusero inoltre la stagione regolare con il miglior record della loro storia, ovvero 63 vittorie e 19 sconfitte, tuttora ineguagliato. Per ironia della sorte, a metà della stagione 1994-95 il giocatore-bandiera Clyde Drexler, che mai era riuscito a vincere un titolo con i Blazers, fu ceduto agli Houston Rockets, campioni in carica, con i quali avrebbe subito vinto l'anello NBA.


Il post Drexler fu in ogni caso meno traumatico del previsto e grazie a diverse scelte azzeccate sul mercato, diventando anche la squadra più pagata della Lega, i Blazers tornarono ai vertici alla fine degli anni novanta con giocatori come: Rasheed Wallace, Scottie Pippen, Damon Stoudamire, Jim Jackson, Shawn Kemp e Stacey Augmon e gli europei Arvydas Sabonis e Detlef Schrempf. Raggiunsero la Finale della Western Conference nel 1999 e nel 2000 uscendo però sconfitti rispettivamente contro i San Antonio Spurs 4-0 e i Los Angeles Lakers 4-3.

I Jail Blazers e gli anni di transizione

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Dopo nove anni passati come direttore generale, Bob Whitsitt annunciò il suo allontanamento dai Trail Blazers il 7 maggio 2003, dichiarando di voler concentrare la sua attenzione sulla squadra dell'NFL dei Seattle Seahawks anch'essa come i Blazers di proprietà di Paul Allen. Whitsitt era stato oggetto di numerose critiche da parte dei tifosi e della stampa per le prestazioni della squadra dei primi anni duemila, così come per i problemi legali dei giocatori al di fuori del campo che avevano portato la squadra ad essere soprannominata "Jail Blazers" dove in italiano Jail significa carcere.

 
Arvydas Sabonis

In quel periodo all'interno dello spogliatoio successe di tutto tra liti e giri di droga. Il centro Arvydas Sabonis lasciò la squadra dopo una rissa col compagno Rasheed Wallace mentre alcuni giocatori vennero accusati di possesso di marijuana con la conseguenza di vedersi assegnate ore obbligatorie di servizi sociali e squalifiche. La guardia Bonzi Wells, in un'intervista a Sports Illustrated nel 2002, espresse chiaramente il pensiero generale di quella squadra: "Non ci frega niente dei fan. Al massimo possono fischiarci quando giochiamo, ma saranno comunque pronti a chiederci autografi". Gli spazi vuoti al Rose Garden, sconosciuti ad una franchigia che può vantare tifosi tra i più affezionati e calorosi della NBA, divennero improvvisamente realtà. Nel 2003-04 inoltre per la prima volta dopo ventuno anni, la franchigia non riuscì a qualificarsi per i playoff, confermando di essere forse nel momento peggiore della sua storia, con problemi dentro e fuori dal campo.

Con l'avvento del nuovo direttore generale John Nash in carica dal giugno 2003, iniziò per i Blazers una fase di pulizia interna con la cessione dei giocatori più problematici. Nel frattempo fallì la Oregon Arena corporation proprietaria del Rose Garden, che venne acquistata dal proprietario dei Blazers, Paul Allen. Larry Miller prese nel frattempo il posto di Nash come direttore generale, e con lui la franchigia iniziò un lento percorso di ricostruzione, finalmente libera dai problemi fuori dal campo.

Era Brandon Roy-LaMarcus Aldridge

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I Blazers in campo contro gli Wizards

La rinascita richiese tempo al nuovo staff, al punto che dal 2003 al 2008 la franchigia fallì sempre l'accesso ai playoff. Nell'NBA Draft 2006 i Blazers acquisirono il lungo LaMarcus Aldridge. Con l'acquisizione successiva di Brandon Roy, eletto a fine stagione NBA Rookie of the Year, a rinfoltire un roster che comprendeva già gente come Jamaal Magloire, Sergio Rodríguez e Ime Udoka, i Blazers iniziarono nuovamente a disputare alcune buone stagioni con partecipazioni ai playoff, sebbene solo al primo turno, e soprattutto ad avere una graduale ma continua ricostruzione del rapporto con gli appassionati fan. Purtroppo il sogno di una dinastia fondata sul terzetto Roy-Aldridge-Oden venne infranto dai gravi infortuni che porteranno il ventisettenne All Star Brandon Roy al ritiro alla fine del 2011, e Greg Oden ad essere ceduto a marzo 2012 dopo aver giocato solo 82 partite in cinque anni sempre per i continui infortuni. La stagione 2011-12 segnò così la fine di un'era mai sbocciata del tutto, con la società che decise di ripartire nuovamente da zero, smantellando la squadra con le cessioni in particolare di Gerald Wallace e Marcus Camby, oltre al licenziamento del coach Nate McMillan sostituito da Kaleb Canales, più giovane coach della storia NBA con i suoi 33 anni. Obiettivo della dirigenza come spesso accade nei casi di rifondazione, fu quello di liberare spazio salariale ed acquisire così buone scelte al draft per ricostruire una squadra vincente per il futuro.

Era Damian Lillard

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Damian Lillard

Nel giugno 2012 venne scelto come nuovo direttore generale Neil Olshey, proveniente dai Los Angeles Clippers da lui appena ricostruiti con la trade per Chris Paul. Al draft i Blazers selezionarono con la sesta scelta il playmaker Damian Lillard da Weber State che sarebbe diventato negli anni il giocatore su cui ricostruire nuovamente la squadra. Nonostante un'ottima partenza, i Blazers non riuscirono a qualificarsi per i playoff 2013. Damian Lillard venne però eletto NBA Rookie of the Year all'unanimità, dopo aver vinto il premio di miglior rookie del mese 6 volte su 6.

Nel draft 2013 i Blazers firmarono la guardia C.J. McCollum con la decima scelta che, insieme a Lillard, avrebbe formato l'ossatura dei due "bassi" nelle stagioni a venire, mentre sul mercato venne acquisito il centro Robin Lopez. La squadra iniziò a dare i primi risultati e ai playoff i Blazers superarono il primo turno dopo 14 anni, eliminando gli Houston Rockets e venendo poi eliminati nel turno successivo dai San Antonio Spurs. Ancora playoff nel 2014-15 anche se, falcidiati dagli infortuni, subirono l'eliminazione al primo turno dai Memphis Grizzlies. LaMarcus Aldridge, a fine contratto, lasciò intanto la franchigia firmando per i San Antonio Spurs. Contro ogni pronostico proprio per la perdita di Aldridge, i Blazers raggiunsero a sorpresa i playoff anche nel 2016 riuscendo persino a superare i Los Angeles Clippers al primo turno, prima di essere eliminati con onore dai campioni in carica dei Golden State Warriors. Furono ancora i Warriors ad eliminare i Blazers nei playoff 2017, stavolta al primo turno, mentre nel 2018 l'eliminazione arrivò sempre al primo turno per mano dei New Orleans Pelicans.

Alla vigilia della stagione 2018-2019, a causa di complicanze dovute al Linfoma non Hodgkin, morì il proprietario del club Paul Allen dopo trent'anni al comando della franchigia. Il suo posto fu preso dalla sorella Jodi.

Con una serie di movimenti sul mercato i Blazers riuscirono a costruire un roster completo e profondo con le acquisizioni di Seth Curry ed Enes Kanter in aggiunta ai "veterani" Lillard e McCollum, che portarono la squadra al terzo posto nella Conference. Nonostante il grave infortunio nelle ultime giornate del centro Jusuf Nurkić, alla sua miglior stagione in carriera, i playoff furono entusiasmanti con i Blazers in grado di eliminare prima gli Oklahoma City Thunder e poi i Denver Nuggets. La cavalcata si fermò in finale di Conference, che i Blazers non giocavano dal 2000, con l'eliminazione ad opera dei campioni in carica dei Golden State Warriors di Stephen Curry e Draymond Green.

La stagione seguente a un'ottima base viene aggiunto nel roster l'esperto Carmelo Anthony ma tuttavia il 2019-20 e il 2020-21 si chiuderanno per i Blazers con un passo indietro nei risultati, complice l'uscita sempre al primo turno dei playoff. Ancora peggio la stagione 2021-22 che vede la franchigia fuori al termine della regular season dopo otto stagioni consecutive ai playoff. Si ripete il medesimo risultato anche nella stagione 2022-23 in cui vengono nuovamente esclusi dai playoff entrando in collisione con la loro stella Damian Lillard, che chiede la trade, ma nel Draft NBA 2023 scelgono la giovane promessa Scoot Henderson, che insieme a Shaedon Sharpe, sembra essere la base sulla quale ricostruire.

Record stagione per stagione

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Campione NBA Campione di Conference Campione di Division
STAGIONE V S % Playoff Risultati
Portland Trail Blazers
1970-71 29 53 35,4 - -
1971-72 18 64 22,0 - -
1972-73 21 61 25,6 - -
1973-74 27 55 32,9 - -
1974-75 38 44 46,3 - -
1975-76 37 45 45,1 - -
1976-77 49 33 59,8 Vincono il Primo Round
Vincono le Conference Semifinals
Vincono le Conference Finals
Vincono le NBA Finals
Portland 2, Chicago 1
Portland 4, Denver 2
Portland 4, LA Lakers 0
Portland 4, Philadelphia 2
1977-78 58 24 70,7 Perdono le Conference Semifinals Seattle 4, Portland 2
1978-79 45 37 54,9 Perdono il Primo Round Phoenix 2, Portland 1
1979-80 38 44 46,3 Perdono il Primo Round Seattle 2, Portland 1
1980-81 45 37 54,9 Perdono il Primo Round Kansas City 2, Portland 1
1981-82 42 40 51,2 - -
1982-83 46 36 56,1 Vincono il Primo Round
Perdono le Conference Semifinals
Portland 2, Seattle 0
LA Lakers 4, Portland 1
1983-84 48 34 58,5 Perdono il Primo Round Phoenix 3, Portland 2
1984-85 42 40 51,2 Vincono il Primo Round
Perdono le Conference Semifinals
Portland 3, Dallas 1
LA Lakers 4, Portland 1
1985-86 40 42 48,8 Perdono il Primo Round Denver 3, Portland 1
1986-87 49 33 59,8 Perdono il Primo Round Houston 3, Portland 1
1987-88 53 29 64,6 Perdono il Primo Round Utah 3, Portland 1
1988-89 39 43 47,6 Perdono il Primo Round LA Lakers 3, Portland 0
1989-90 59 23 72,0 Vincono il Primo Round
Vincono le Conference Semifinals
Vincono le Conference Finals
Perdono le NBA Finals
Portland 3, Dallas 0
Portland 4, San Antonio 3
Portland 4, Phoenix 2
Detroit 4, Portland 1
1990-91 63 19 76,8 Vincono il Primo Round
Vincono le Conference Semifinals
Perdono le Conference Finals
Portland 3, Seattle 2
Portland 4, Utah 1
LA Lakers 4, Portland 2
1991-92 57 25 69,5 Vincono il Primo Round
Vincono le Conference Semifinals
Vincono le Conference Finals
Perdono le NBA Finals
Portland 3, LA Lakers 1
Portland 4, Phoenix 1
Portland 4, Utah 2
Chicago 4, Portland 2
1992-93 51 31 62,2 Perdono il Primo Round San Antonio 3, Portland 1
1993-94 47 35 57,3 Perdono il Primo Round Houston 3, Portland 1
1994-95 44 38 53,7 Perdono il Primo Round Phoenix 3, Portland 0
1995-96 44 38 53,7 Perdono il Primo Round Utah 3, Portland 2
1996-97 49 33 59,8 Perdono il Primo Round LA Lakers 3, Portland 1
1997-98 46 36 56,1 Perdono il Primo Round LA Lakers 3, Portland 1
1998-99 35 15 70,0 Vincono il Primo Round
Vincono le Conference Semifinals
Perdono le Conference Finals
Portland 3, Phoenix 0
Portland 4, Utah 2
San Antonio 4, Portland 0
1999-00 59 23 72,0 Vincono il Primo Round
Vincono le Conference Semifinals
Perdono le Conference Finals
Portland 3, Minnesota 1
Portland 4, Utah 1
LA Lakers 4, Portland 3
2000-01 50 32 61,0 Perdono il Primo Round LA Lakers 3, Portland 0
2001-02 49 33 59,8 Perdono il Primo Round LA Lakers 3, Portland 0
2002-03 50 32 61,0 Perdono il Primo Round Dallas 4, Portland 3
2003-04 41 41 50,0 - -
2004-05 27 55 32,9 - -
2005-06 21 61 25,6 - -
2006-07 32 50 39,0 - -
2007-08 41 41 50,0 - -
2008-09 54 28 65,9 Perdono il Primo Round Houston 4, Portland 2
2009-10 50 32 61,0 Perdono il Primo Round Phoenix 4, Portland 2
2010-11 48 34 58,5 Perdono il Primo Round Dallas 4, Portland 2
2011-12 28 38 42,4 - -
2012-13 33 49 40,2 - -
2013-14 54 28 65,9 Vincono il Primo Round
Perdono le Conference Semifinals
Portland 4, Houston 2
San Antonio 4, Portland 1
2014-15 51 31 62,2 Perdono il Primo Round Memphis 4, Portland 1
2015-16 44 38 53,7 Vincono il Primo Round
Perdono le Conference Semifinals
Portland 4, LA Clippers 2
Golden State 4, Portland 1
2016-17 41 41 50,0 Perdono il Primo Round Golden State 4, Portland 0
2017-18 49 33 59,8 Perdono il Primo Round Portland 0, New Orleans 4
2018-19 53 29 64,6 Vincono il Primo Round
Vincono le Conference Semifinals
Perdono le Conference Finals
Portland 4, Oklahoma City 1
Portland 4, Denver 3
Golden State 4, Portland 0
2019-20 35 39 47,3 Vincono il Play-in Game 8-9
Perdono il Primo Round
Portland 1, Memphis 0
La Lakers 4, Portland 1
2020-21 42 30 58,3 Perdono il Primo Round Denver 4, Portland 2
2021-22 27 55 32.9 - -
2022-23 33 49 40,2 - -
2023-24 21 61 25,6 - -
Totale 2292 2070 52,5
Playoffs 117 151 43,7 1 Titolo NBA

'Statistiche aggiornate alla stagione 2023-2024

Squadra attuale

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Roster Portland Trail Blazers
Giocatori Staff tecnico
Pos. Num. Naz. Nome Altezza Peso Data nascita Provenienza
P/G 00   Henderson, Scoot 188 cm 88 kg 03-02-2004 G League Ignite
P 1   Simons, Anfernee 191 cm 82 kg 08-06-1999 IMG Academy
C 2   Ayton, Deandre 213 cm 113 kg 23-07-1998 Arizona
G/AP 4   Thybulle, Matisse 196 cm 91 kg 04-03-1997 Washington
G 5   Banton, Dalano 203 cm 93 kg 07-11-1999 Nebraska
AP 8   Avdija, Deni 206 cm 95 kg 03-01-2001 Israele
AG 9   Grant, Jerami 203 cm 95 kg 12-03-1994 Syracuse
AP 10   Minaya, Justin 196 cm 95 kg 26-03-1999 Providence
G 11   McGowens, Bryce 198 cm 79 kg 08-11-2002 Nebraska
G 17   Sharpe, Shaedon 198 cm 90 kg 30-05-2003 Kentucky
G 21   Rupert, Rayan 198 cm 84 kg 31-05-2004 Nuova Zelanda
C 23   Clingan, Donovan 218 cm 127 kg 23-02-2004 Connecticut
AP/AG 24   Murray, Kris 203 cm 100 kg 19-08-2000 Iowa
C 26   Reath, Duop 206 cm 111 kg 26-06-1999 LSU
AG 33   Camara, Toumani 203 cm 100 kg 08-05-2000 Dayton
AG 34   Walker, Jabari 206 cm 98 kg 30-07-2002 Colorado
C 35   Williams, Robert 208 cm 108 kg 14-10-1997 Texas A&M
G 76   Moore, Tazé 196 cm 88 kg 29-06-1998 Houston
Allenatore
Assistente/i

Legenda
  • (C) Capitano
  • (FA) Free agent
  • (S) Sospeso
  • (TW) Contratto Two-way
  • (GL) Assegnato a squadra G League affiliata
  •   Infortunato

RosterTransazioni
Ultima transazione: 15 agosto 2023

Giocatori

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  Le singole voci sono elencate nella Categoria:Cestisti dei Portland Trail Blazers.

Membri della Basketball Hall of Fame

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L'Hall of Famer Clyde Drexler

Numeri ritirati

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Allenatori

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  Le singole voci sono elencate nella Categoria:Allenatori dei Portland Trail Blazers.
Legenda
PA Partite allenate
V Vittorie
S Sconfitte
V% Percentuale di vittorie
Ha trascorso l'intera sua carriera da allenatore con i Trail Blazers
Eletto nella Basketball Hall of Fame

Note: Statistiche aggiornate a fine stagione 2023-2024.

Num. Nome Stagione/i PA V S V% PA V S V% Successi Note
Stagione regolare Playoff
Portland Trail Blazers
1 Rolland Todd 1970-1972 138 41 97 29,7
2 Stu Inman 1972 26 6 20 23,1
3 Jack McCloskey 1972-1974 164 48 116 29,3
4 Lenny Wilkens 1974-1976 164 75 89 45,7 Nella top 10 allenatori della storia NBA[7]
5 Jack Ramsay 1976-1986 820 453 367 55.2 59 29 30 49,2 1 Titolo NBA (1977)
Nella top 10 allenatori della storia NBA[7]
6 Mike Schuler 1986-1989 211 127 84 60,2 8 2 6 25,0 1986-87 Allenatore dell'anno NBA
7 Rick Adelman 1989-1994 445 291 154 65,4 69 36 33 52,2
8 P.J. Carlesimo 1994-1997 246 137 109 55,7 12 3 9 25,0
9 Mike Dunleavy 1997-2001 296 190 106 64,2 36 18 18 50,0 1998-99 Allenatore dell'anno NBA
10 Maurice Cheeks 2001-2005 301 162 139 53,8 10 3 7 30,0
11 Kevin Pritchard 2005 27 5 22 18,5
12 Nate McMillan 2005-2012 535 266 269 49,7 18 6 12 33,3
13 Kaleb Canales 2012 23 8 15 34,7
14 Terry Stotts 2012-2021 648 360 288 55,6
15 Chauncey Billups 2021- 246 81 165 32,9

Membri della Basketball Hall of Fame

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Leader di franchigia

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Dati aggiornati al 20 aprile 2024.

Palmarès

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Palmarès Portland Trail Blazers
Titoli Anni
  Titoli NBA 1 1977
Titoli di Conference 3 1977, 1990, 1992
Titoli di Division 6 1977-1978, 1990-1991, 1991-1992, 1998-1999[8], 2014-2015, 2017-2018

Premi individuali

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  1. ^ Casey Holdahl, Trail Blazers Update Pinwheel, Prepare For Jersey Changes, Portland Trail Blazers, 8 maggio 2017.
  2. ^ Trail Blazers Logo: Colors, Portland Trail Blazers, 8 maggio 2017. URL consultato il 21 gennaio 2018 (archiviato dall'url originale il 3 giugno 2017).
  3. ^ Portland Trail Blazers Reproduction Guideline Sheet (JPG), su mediacentral.nba.com, NBA Properties, Inc.. URL consultato il 21 gennaio 2018.
  4. ^ Fondatore e proprietario fino al 1988; il numero 1 è comunque utilizzabile dai giocatori.
  5. ^ La maglia numero 30 è stata ritirata due volte.
  6. ^ Allenatore; vinse il primo e unico titolo nel 1977.
  7. ^ a b Top 10 Coaches in NBA History, in NBA.com, Turner Sports Interactive. URL consultato il 29 novembre 2008 (archiviato dall'url originale il 17 gennaio 2010).
  8. ^ I titoli 1977-1978, 1990-1991, 1991-1992 e 1998-1999 sono stati vinti nella Pacific Division

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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