Ulver
Gli Ulver ("lupi" in norvegese) sono un gruppo musicale sperimentale norvegese, considerati una delle band più influenti nella scena musicale scandinava sia nel campo elettronico che in quello del black metal[1]. Hanno saputo sempre rinnovarsi e rimanere dinamici, diventando un pilastro prima del black metal più classico, poi di quello più avanguardista, fino a cambiare totalmente genere, passando per folk, ambient, elettronica e trip hop fino ad arrivare all'art rock.
Ulver | |
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Paese d'origine | Norvegia |
Genere | Black metal[1][2][3] Folk metal[1] Avant-garde metal[1] Musica elettronica[1][4] Musica d'ambiente[1] Trip hop[5] Intelligent dance music[5] Post-rock[6] Synth pop |
Periodo di attività musicale | 1992 – in attività |
Etichetta | Jester Records |
Album pubblicati | 13 |
Studio | 11 |
Live | 2 |
Opere audiovisive | 1 |
Sito ufficiale | |
Storia
modificaGli Ulver nacquero nel 1993 con Carl Michael Eide alle percussioni e Kristoffer Rygg (Garm) alla voce e ai sintetizzatori.
Sempre nel 1993 gli Ulver realizzarono due demo: il loro demo d'esordio Rehearsal 1993 e Vargnatt, autoprodotti. Nel 1994 l'etichetta underground Necromantic Gallery pubblicò lo split Ulverytternes Kamp, con canzoni degli Ulver e dei Mysticum. L'album tuttavia venne distribuito molto poco, fuori dalla Norvegia è introvabile e costituisce una delle rarità della band.
Nel 1995 gli Ulver realizzarono Bergtatt, sotto l'etichetta Head not Found, considerato a tutt'oggi uno dei loro migliori lavori. Si tratta di una sorta di concept album, in 5 tracce, che narra la storia di una ragazza "persa nella foresta dei troll", dove si ascoltano gli Ulver alle prese con sfuriate black, con una batteria tiratissima e una grande prova di screaming, alternate a parti più folk e melodiche, dove Garm utilizza uno straordinario canto "corale".
Nel 1996, sempre con la Head not Found realizzarono Kveldssanger, abbandonando per un momento il black canonico di Bergtatt dando vita a un album interamente acustico.
Il successo di Bergtatt e Kveldssanger portò agli Ulver un ricco contratto discografico con la Century Media. Il risultato fu Nattens Madrigal, uscito nel 1997, concept album sul tema della licantropia, uno degli ultimi album di black metal canonico "vecchio stile".
La scarsa qualità della registrazione dell'album Nattens Madrigal ha dato credito a molte voci, secondo cui l'album sarebbe stato registrato in una foresta col semplice ausilio di un piccolo amplificatore e di un registratore a quattro tracce. Tuttavia lo stesso Kristoffer Rygg ha smentito in un'intervista[7] la voce, ritenendo fosse stata fatta circolare dalla Century Media.
Dopo quell'opera gli Ulver decisero di abbandonare il folkish black metal, per dirigersi verso una musica più sperimentale e avanguardista, con l'inserimento di molte più parti elettroniche. Un anno dopo Nattens madrigal vennero così realizzati, sotto la Jester Records (il cui direttore è il primo cantante della band, Kristoffer Rygg) The Trilogie - Three Journeyes through the Norwegian Netherworlde (che altro non è che una ristampa in vinile dei primi tre album) e Themes from William Blake's The Marriage of Heaven and Hell. Anche quest'ultimo è un concept album, in 2 CD, basato sull'opera di William Blake "Il matrimonio del cielo e dell'inferno".
Nel 1999 uscì l'EP Metamorphosis, con il quale gli Ulver abbandonarono completamente ogni influenza di derivazione metal, per sperimentare in campo elettronico, con accenni Drum and bass. Sempre con la Jester, nel 2000 la band realizzò l'album Perdition City, con un nuovo cambio di stile per dirigersi verso i difficili lidi del trip hop di gruppi come Massive Attack, Portishead e Tricky, questo unito a una diffusissima componente ambient, ad un'elettronica oscura e angosciante di stampo The Future Sound Of London e raffinati accenni jazz, grazie all'uso di un sassofono e di particolari tempi di batteria.
Dopo Perdition City la band realizzò diversi EP: a poca distanza l'uno dall'altro, nel 2001 uscirono Silence Teaches You How to Sing (Jester Records, 2001)[8] e Silencing the Singing, riuniti poi nella raccolta Teachings in Silence. Questi lavori si muovono sull'idea, più volte espressa da Kristoffer Rygg in quel periodo, che "la musica del futuro è il silenzio". Il canto viene messo da parte: si hanno lunghe composizioni ripetitive ed ipnotiche, capaci di riprendere e portare oltre gli spunti più avanguardistici e sperimentali di Perdition City. Uscì in seguito la compilation 1993-2003 First Decade in the Machines, e le colonne sonore Lyckantropen Themes (2003) e Svidd Neger (2004).
Nel 2005 è uscito l'album Blood Inside, con un nuovo cambio di rotta: abbiamo infatti una personalissima rivisitazione del più visionario Avantgarde unito a trip hop e ambient, il tutto immerso in un contesto caotico e fervido di intuizioni decisamente d'avanguardia.
È, invece, del 2007 l'album Shadows of the Sun, dove la follia e il caos del suo predecessore lasciano spazio a un'atmosfera particolarmente evocativa e pacata[9].
Dopo 15 anni dal loro ultimo live, gli Ulver sono tornati sul palco a Lillehammer il 30 maggio 2009. Nel 2011 gli Ulver hanno realizzato Wars of the Roses, un album che cerca di unire le atmosfere elettroniche e caotiche di Blood Inside con l'ambient di Shadow of The Sun.
Formazione
modificaMembri attuali
modifica- Kristoffer Rygg (Garm, Trickster G., G. Wolf, Fiery G. Maelstrom) - voce, campionatore, percussioni elettroniche, tastiera
- Jørn H. Sværen - campionatore, effetti sonori
Ex componenti
modifica- Tore Ylwizaker - tastiere, sintetizzatori, programmazione
- Daniel O'Sullivan - chitarra, basso
- Håvard Jørgensen (Haavard) - chitarra
- Torbjørn Pedersen (Aismal) - chitarra
- Grellmund - chitarra
- A. Reza - chitarra
- Tykje - chitarra
- Knut Magne Valle - chitarra
- Erik Olivier Lancelot (AiwarikiaR) - percussioni
- Carl Michael Eide (Aggressor, Czral) - percussioni
- Hugh Steven James Mingay (Skoll) - basso
- Robin Malmberg - basso
- Stian - chitarra
Discografia
modificaAlbum in studio
modifica- 1995 - Bergtatt - Et Eeventyr i 5 Capitler
- 1996 - Kveldssanger
- 1997 - Nattens Madrigal - Aatte Hymne Til Ulven I Manden
- 1998 - Themes from William Blake's The Marriage of Heaven and Hell
- 2000 - Perdition City
- 2005 - Blood Inside
- 2007 - Shadows of the Sun
- 2011 - Wars of the Roses
- 2013 - Messe I.X-VI.X
- 2016 - ATGCLVLSSCAP
- 2017 - The Assassination of Julius Caesar
- 2020 - Flowers of Evil
- 2021 - Scary Muzak
- 2024 - Locusts
Album dal vivo
modifica- 2011 - The Norwegian National Opera
- 2013 - Live at Roadburn
- 2019 - Drone Activity
Cover
modifica- 2012 - Childhood's End
Collaborazioni
modifica- 2014 - Terrestrials (con i Sunn O))))
EP
modifica- 1999 - Metamorphosis
- 2001 - Silence Teaches You How to Sing
- 2001 - Silencing the Singing
- 2003 - A Quick Fix of Melancholy
- 2017 - Sic transit gloria mundi
Colonne sonore
modifica- 2002 - Lyckantropen Themes
- 2003 - Svidd neger
- 2016 - Riverhead
Split
modifica- 1994 - Ulverytternes Kamp (con i Mysticum)
Tributi
modifica- 2007 - My Own Wolf: A New Approach
Remix
modificaCompilation
modifica- 2002 - Teachings in Silence
- 2012 - Oddities & Rarities#1
Cofanetti
modifica- 1998 - The Trilogie - Three Journeyes through the Norwegian Netherworlde
- 2014 - Trolsk Sortmetall 1993-1997
Singoli
modifica- 2011 - February MMX
- 2012 - Roadburn EP
Demo
modifica- 1993 - Rehearsal 1993
- 1993 - Vargnatt
Videografia
modifica- 2011 - The Norwegian National Opera
Collaborazioni
modifica- Steinar Sverd Johnsen (noto anche come Sverd) - pianoforte (Vargnatt, Bergtatt)
- Alf Gaaskjønli - violoncello (Kveldssanger)
- Rolf Erik Nyström - sassofono (Perdition City)
- Jan Axel Blomberg (noto anche come Hellhammer) - percussioni
- Ivar H. Johansen - percussioni (Perdition City)
- Kåre J. Pedersen - percussioni (Perdition City)
- Bård G. Eithun (noto anche come Faust) - percussioni (Perdition City)
- Øystein Moe - basso (Perdition City)
- Stine Grytøyr - voce (Themes from William Blake's The Marriage of Heaven and Hell)
- Tomas Tormodseter Haugen (noto anche come Samoth) - voce (Themes from William Blake's The Marriage of Heaven and Hell)
- Vegard Sverre Tveitan (noto anche come Ihsahn) - voce (Themes from William Blake's The Marriage of Heaven and Hell)
- Gylve Nagell (noto anche come Fenriz) - voce (Themes from William Blake's The Marriage of Heaven and Hell)
- Lill Katherine Stensrud - voce e flauto (Bergtatt)
- Christian Fennesz - elettronica nella traccia Vigil da Shadows of the Sun
Note
modifica- ^ a b c d e f Scheda del gruppo presente su Metal-archives.com
- ^ Sul sito Metal-Observer.com i primi dischi del gruppo come Bergtatt - Et Eeventyr i 5 Capitler sono classificati come Black Metal. Recensione #1, Recensione #2
- ^ Ulver - AllMusic Guide
- ^ Sul sito Metal-Observer.com alcuni album come Blood Inside sono classificati come Elettronica/Ambient; Recensione.
- ^ a b Recensione di Perdition City su Rockline Archiviato il 21 gennaio 2011 in Internet Archive.
- ^ (((Lyckantropen Themes > AllMusic Guide)))
- ^ Intervista su Kronic
- ^ Fabio Babini, Silence Teaches You How to Sing (recensione), in Ritual, #7 anno II - Novembre/Dicembre 2001.
- ^ Julian Cope, Address Druidion, su headheritage.co.uk, Dicembre 2007.
Voci correlate
modifica- Arcturus: uno dei gruppi più importanti di avantgarde metal; Krystoffer Rygg ha cantato con loro in diversi cd, tra cui La Masquerade Infernale.
- Borknagar: gruppo di folk-black metal in cui Garm militò durante la registrazione dei primi due album.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Ulver
Collegamenti esterni
modifica- (EN) Sito ufficiale, su jester-records.com.
- Ulver, su Last.fm, CBS Interactive.
- (EN) Ulver, su AllMusic, All Media Network.
- (EN) Ulver / Ulver (altra versione), su Bandcamp.
- (EN) Ulver, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Ulver, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- (EN) Ulver, su WhoSampled.
- (EN) Ulver, su Encyclopaedia Metallum.
- (EN) Ulver, su Billboard.
- (EN) Ulver, su IMDb, IMDb.com.
- Sito ufficiale degli Ulver, su jester-records.com.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 143866433 · ISNI (EN) 0000 0001 0668 6072 · LCCN (EN) no2011049485 · GND (DE) 10316097-8 · BNF (FR) cb162363367 (data) |
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