Homarus americanus

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Astice americano

Homarus americanus in due varianti di colorazione
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
RamoBilateria
PhylumArthropoda
SubphylumCrustacea
ClasseMalacostraca
SottoclasseEumalacostraca
SuperordineEucarida
OrdineDecapoda
SottordinePleocyemata
InfraordineAstacidea
SuperfamigliaNephropoidea
FamigliaNephropidae
SottofamigliaNephropinae
GenereHomarus
SpecieH. americanus
Nomenclatura binomiale
Homarus americanus
H. Milne-Edwards, 1837
Sinonimi

Astacus americanus
Astacus marinus
Homarus mainensis

L'astice americano[2] (Homarus americanus H. Milne-Edwards, 1837) (Regolamento (CE) N. 217/2009), è un crostaceo della famiglia dei Nefropidi[3]. È strettamente imparentato con l'astice europeo (Homarus gammarus).

Distribuzione e habitat

Vive nelle acque temperate e fredde dell'America settentrionale. Nonostante sia una specie tipica solitamente delle acque poco profonde, fino a 50 m di profondità, si può trovare anche a 700[1]. Predilige le zone con fondali rocciosi.

Descrizione

Somiglia molto a Homarus gammarus, differenziandosi semplicemente per il colore della sua corazza, più vivo. Quando viene il tempo della muta, la corazza di questo crostaceo diventa molle, e la sua vecchia corazza è, solitamente, il suo primo pasto per recuperare energia.

All'inizio del 2009, a New York è stato liberato un esemplare dal peso di 9 kg e di 140 anni[4], pescato presso le coste canadesi di Terranova. All'inizio del 2012, nello stato del Maine, è stato pescato un esemplare di 12 kg e dalla lunghezza di circa un metro.

L'astice ha due chele di struttura diversa: la più grossa e pesante serve a rompere il guscio delle prede, mentre quella più dentellata serve ad estrarla da quest'ultimo; queste formidabili armi fungono anche da difesa da voraci predatori, come il pesce lupo.

La corazza è composta di chitina, come negli insetti e nei funghi.

Biologia

Femmina con uova

Comportamento

È molto territoriale: vi sono spesso scontri molto accesi fra due grossi maschi, nei quali alcune parti del corpo (chele, zampe, antenne) vengono perse.

Riproduzione

La femmina depone un alto numero di uova.

Alimentazione

L'astice non è un saprofago: si nutre prevalentemente di animali vivi, quali mitili, vongole e ricci di mare[5]. Tuttavia, può accadere che l'astice si cibi delle carcasse di animali morti quali pesci, foche e altri grossi mammiferi marini.

Conservazione

Questa specie viene classificata come "a rischio minimo" (LC) dalla lista rossa IUCN perché la sua pesca è regolamentata[1].

Note

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