Coordinate: 44°48′N 10°28′E

Gattatico

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
La versione stampabile non è più supportata e potrebbe contenere errori di resa. Aggiorna i preferiti del tuo browser e usa semmai la funzione ordinaria di stampa del tuo browser.
Gattatico
comune
Gattatico – Stemma
Gattatico – Bandiera
Gattatico – Veduta
Gattatico – Veduta
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Emilia-Romagna
Provincia Reggio Emilia
Amministrazione
SindacoDaniele Finucci[1] (lista civica Uniti per cambiare) dal 10-6-2024
Territorio
Coordinate44°48′N 10°28′E
Altitudine40 m s.l.m.
Superficie42,15 km²
Abitanti5 738[2] (31-3-2023)
Densità136,13 ab./km²
FrazioniGattatico, Cantone, Case Reverberi, Nocetolo, Olmo, Paulli, Fiesso, Ponte Enza, Praticello (sede comunale), Taneto
Comuni confinantiBrescello, Campegine, Castelnovo di Sotto, Parma (PR), Poviglio, Sant'Ilario d'Enza, Sorbolo Mezzani (PR)
Altre informazioni
Cod. postale42043
Prefisso0522
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT035022
Cod. catastaleD934
TargaRE
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[3]
Cl. climaticazona E, 2 367 GG[4]
Nome abitantigattaticesi
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Gattatico
Gattatico
Gattatico – Mappa
Gattatico – Mappa
Posizione del comune di Gattatico nella provincia di Reggio Emilia
Sito istituzionale

Gattatico (Gatâtich, Gatâdegh o Gadàdegh in dialetto reggiano e parmigiano[5]) è un comune italiano sparso di 5 738 abitanti della provincia di Reggio Emilia in Emilia-Romagna.

La sede municipale è in località Praticello, sita al centro del territorio comunale. In "casi del tutto eccezionali" e "per particolari esigenze", le adunanze del Consiglio comunale possono svolgersi anche in luoghi diversi dalla sede municipale[6]

Geografia fisica

Territorio

Il comune si trova nella Pianura padana, a 20 km a nord-ovest di Reggio Emilia e 18 km a est di Parma. Confina a nord con Brescello e Poviglio, a est con Campegine e Castelnovo di Sotto, a sud con Sant'Ilario d'Enza e a ovest con i comuni parmensi di Sorbolo Mezzani e Parma. Il comune è bagnato ad ovest dal torrente Enza, che costituisce il confine della provincia di Parma con la provincia di Reggio Emilia.

Clima

Il comune ha un clima subtropicale umido (classificazione di Köppen Cfa). Le estati sono calde e umide, con temperature massime medie di 29-30 °C che superano talvolta i 35 °C. La primavera e l'autunno sono stagioni dal clima generalmente gradevole, anche se con diffuse precipitazioni. Gli inverni sono freddi, con nevicate di media intensità e temperature massime medie di 4-5 °C che scendono di frequente sotto lo zero durante la notte. I violenti temporali che occasionalmente colpiscono il territorio possono dar vita a intense grandinate.

Storia

Storia antica

La prima colonizzazione della zona, un tempo ricoperta da boschi, avvenne a opera dei Cenomani che crearono il fortilizio di Taneto. Di questi primi insediamenti sono state rinvenute tracce archeologiche come sepolture, ceramiche, selci ed ossa lavorate. In epoca romana, a partire dal II secolo a.C. la zona fu bonificata e ripartita secondo lo schema della centuriazione di cui sono visibili tracce nella zona di Nocetolo. Ad esempio, l’attuale via Zappellazzo si sovrappone al tracciato dell’antica via Tabularia, direttrice fondamentale per il collegamento dei villaggi lungo il Po con la collina reggiana. L’origine del toponimo “Gattatico” è incerta ma potrebbe derivare da “captato” (prigioniero), in riferimento all’impiego di prigionieri nelle opere di bonifica del territorio. Dopo la caduta dell’Impero Romano d’Occidente, il territorio fu sotto il controllo dei bizantini; in seguito, quando nell’anno 568 i Longobardi, guidati dal re Alboino, dilagarono nella pianura padana, trovarono poca resistenza nelle città e conquistarono ampi territori. Gattatico appartenne poi ai Carolingi e, dall’895 al 1060, ai vescovi di Parma.

Storia medievale

In epoca medievale fu sotto il controllo di diverse signorie parmensi e dalla metà del ‘500 sotto il dominio di Casa Farnese, governatori del Ducato di Parma e Piacenza.

Storia moderna

Dopo le guerre di successione asburgica e borbonica, la fine del XVIII secolo vide la forte avanzata napoleonica nel territorio italiano. L’armistizio del 1796 con il duca Don Ferdinando di Borbone segnò l’inizio del protettorato francese sul ducato e, nel 1801, Napoleone Bonaparte ottenne dalla Spagna il benestare all’annessione del ducato alla Francia. Il territorio fu amministrato dapprima dal governatore generale Moreau de Saint-Méry e poi dal prefetto Hugues Nardon e fu sottoposto al nuovo Codice Civile francese emanato da Napoleone. Il ducato fu suddiviso in tredici comunità (mairies) e tra queste venne costituita la Comunità di Gattatico e primo sindaco (maire) fu nominato il Capitano Luigi Nalli il 25 marzo 1806. Annesso nel 1811 nel napoleonico Dipartimento del Crostolo, Gattatico tornò al Ducato di Parma e Piacenza nel 1816 per effetto della Restaurazione del Congresso di Vienna, passando infine nel 1848 al Ducato di Modena e Reggio di nuovo sotto il dominio degli Estensi con l’Arciduca Francesco V. Dopo la Seconda guerra d'indipendenza italiana fu ricostituito comune autonomo con decreto dittatoriale di Carlo Luigi Farini e successivamente, nel marzo 1860, il Sindaco Antonio Fortunato Nazzari indisse le votazioni per decidere l’annessione al Regno di Sardegna. Il 19 marzo 1861, dopo l’unificazione di gran parte della penisola, venne proclamato il Regno d’Italia sotto il re Vittorio Emanuele II. Nel 1870 la sede comunale fu trasferita nella frazione di Praticello, situata nel centro del territorio comunale. Tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900 emersero a Gattatico due figure di rinnovatori sociali. Il primo fu il deputato liberale Ulisse Carmi che si dedicò ad opere umanitarie e che fondò una banca popolare ed una società di mutuo soccorso. Il secondo fu Amos Tragni, professore e allievo del Carducci, portatore di idee socialiste e fondatore di cooperative e della biblioteca popolare.

Storia recente

Nel corso della prima guerra mondiale, Gattatico pianse il suo contributo al conflitto con 86 giovani cittadini vittime del fuoco nemico. Nel turbinio politico e sociale degli eventi nazionali che ne conseguirono, il partito fascista arrivò al potere e, a livello comunale, l'impronta del nuovo regime fu rappresentata dalla figura del podestà. Nel corso dei cinque anni del secondo conflitto mondiale e della Resistenza al nazi-fascismo, Gattatico pagò con la morte di 52 soldati e decine di altre vittime civili. Il secondo dopoguerra vide un impoverimento della zona, l’esodo dalle campagne e la difficile convivenza tra le frazioni del territorio. Il boom economico italiano della fine degli anni ‘50 portò nuovi insediamenti industriali e artigianali, iniziando un lento processo di trasformazione dell’economia locale.

Simboli

Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con DPR del 27 giugno 1962.[7]

«D'argento, alla fascia d'azzurro, accostata in capo di tre spighe al naturale, poste in ventaglio, ed in punta da una mucca pezzata ferma su campagna al naturale.»

Il gonfalone è un drappo di azzurro.

Onorificenze

Medaglia d'argento al merito civile - nastrino per uniforme ordinaria
«La fiera popolazione del piccolo centro reggiano si sollevava contro i nazifascisti, partecipando con coraggiosa determinazione ed altissima dignità morale alla Resistenza. Oggetto di feroci rappresaglie razzie e barbarie, sorretta da indomito spirito patriottico e da profonda fede negli ideali di libertà e di giustizia sociale, sopportava la perdita di un numero elevato dei suoi figli migliori, dando luminoso esempio di abnegazione, di incrollabile fermezza ed amor patrio. Gattatico (RE), 1943 - 1945»
— 5 ottobre 2006[8]

Monumenti e luoghi d'interesse

Società

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[9]

Etnie e minoranze straniere

Gli stranieri residenti a Gattatico al 31 dicembre 2021 sono 600 e rappresentano il 10,5% della popolazione residente. Le nazionalità più numerose sono:[10]

Cultura

Musei

Casa Cervi

Dalla zona di Gattatico provengono i sette fratelli Cervi, attivisti di sinistra e combattenti anti-fascisti. Ai Cervi è dedicato un museo, ricavato nella cascina dove abitarono. Si trova a un chilometro dal centro di Gattatico, e si chiama Casa Cervi.

Eventi

Spaghettata anti-fascista

È una tradizione locale, nata nella vicina località Campi Rossi nel comune di Gattatico, divenuta in seguito una sagra popolana molto sentita. Il tutto ebbe inizio il 25 luglio del 1943, in occasione dell'arresto di Benito Mussolini. Al comunicato ufficiale della notizia, da parte di radio Milano Libertà, una famiglia del posto, la famiglia Cervi, di lunghissima tradizione anti-fascista, reagì con grande ottimismo all'evento, così che, in un vero e proprio clima di festa, offrì ai propri compaesani i maccheroni, al burro e pomodoro, un piatto che per l'epoca, con la grande carestia causata dalla guerra, era ritenuto un gran lusso. Da allora, la sagra si tiene tutti gli anni nel giorno dell'anniversario dell'arresto del Duce.

Geografia antropica

Il comune sparso di Gattatico è composto, ai sensi dell'art. 3.1 dello Statuto, dalle seguenti località - "storicamente riconosciute" - le quali, complessivamente, costituiscono la circoscrizione comunale:

Amministrazione

Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
11 luglio 1985 20 marzo 1992 Giuseppe Cantoni Partito Comunista Italiano (1985-1991)
Partito Democratico della Sinistra (1991-1992)
Sindaco [11]
20 marzo 1992 14 giugno 1999 Paolo Frattini Partito Democratico della Sinistra Sindaco [11]
14 giugno 1999 8 giugno 2009 Rossella Cantoni lista civica di sinistra Sindaco [11]
8 giugno 2009 25 maggio 2014 Giovanni Maiola lista civica di centro-sinistra Sindaco [11]
26 maggio 2014 8 giugno 2019 Giovanni Maiola lista civica di sinistra Progetto Democratico (sostenuta dal PD) Sindaco [11]
8 giugno 2019 10 giugno 2024 Luca Ronzoni lista civica di sinistra Progetto Gattatico (sostenuta dal PD) Sindaco [11]
10 giugno 2024 in carica Daniele Finucci lista civica Uniti per cambiare Sindaco [1]

Gemellaggi

Note

  1. ^ a b Comune di Gattatico, su elezioni.interno.gov.it.
  2. ^ Bilancio demografico mensile anno 2024 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 299, ISBN 88-11-30500-4.
  6. ^ Art. 3.4 dello Statuto del Comune di Gattatico. Fonte: Ministero dell'Interno
  7. ^ Gattatico, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 24 luglio 2024.
  8. ^ Comune di Gattatico, Medaglia d'argento al merito civile, su quirinale.it.
  9. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  10. ^ ISTAT, cittadini stranieri al 31 dicembre 2021, su demo.istat.it. URL consultato il 19 giugno 2023 (archiviato dall'url originale il 1º febbraio 2023).
  11. ^ a b c d e f http://amministratori.interno.it/

Bibliografia

  • Alessandro Camiz, Continuità e discontinuità centuriale per una lettura del paesaggio medievale gattaticense, 2011 (PDF), su w3.uniroma1.it. URL consultato il 30 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 30 ottobre 2014).
  • Elpidio Mori, Storia e cronaca di Gattatico, Tip. Editrice La Nazionale, Parma, 1972
  • Livio Bertozzi, Giulio Salvetat, Gattatico – Comune oltre il torrente Enza, 2012
  • Mario Cantarelli, Umberto Spaggiari, Gattatico – Uno sguardo nel tempo, 2007
  • Andrea Chiari, Guido Burani, Pace belloque in pace e in guerra, Città Editrice, 2002
  • L’Emilia Romagna paese per paese, volume III, Casa Editrice Bonechi, 1987

Altri progetti

Collegamenti esterni

Controllo di autoritàVIAF (EN245847294 · GND (DE4679616-2
  Portale Emilia: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di emilia