Coordinate: 45°29′47.41″N 9°09′40.8″E

Cavalcavia Bacula

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Cavalcavia Bacula
Ponte della Ghisolfa
Un filobus della linea 90 percorre il cavalcavia Bacula nel 1992
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
AttraversaFerrovie Cadorna-Bovisa e Milano-Rho
Coordinate45°29′47.41″N 9°09′40.8″E
Dati tecnici
TipoStrada sopraelevata
Carreggiate2
Realizzazione
Inaugurazione1939
Intitolato aAdriano Bacula e Ghisolfa
Mappa di localizzazione
Map

Il cavalcavia Bacula, noto popolarmente come Ponte della Ghisolfa (in dialetto milanese Pont de la Ghisolfa), è un ponte stradale di Milano, facente parte della circonvallazione esterna, che collega il quartiere della Ghisolfa con piazzale Lugano, nel quartiere Derganino, scavalcando le ferrovie Cadorna-Bovisa e Milano-Rho. È intitolato ad Adriano Bacula, aviatore eroe della prima guerra mondiale.

Dal lato del quartiere Ghisolfa il ponte prosegue senza soluzione di continuità nell'attiguo cavalcavia Monte Ceneri-Serra, il cui complesso è alle volte noto imprecisamente nella sua interezza come "Ponte della Ghisolfa".[1]

L'area del cavalcavia è nota per un circolo anarchico e per la sua rappresentazione nei film di Luchino Visconti e nei racconti di Giovanni Testori.[2]

Il cavalcavia venne aperto al traffico alla fine del 1939, completando così l'anello della circonvallazione esterna.[3]

Le opere realizzate compresero l'allargamento dell'esistente viadotto ad archi sulla ferrovia Milano-Rho e la costruzione di due nuovi cavalcavia sulla ferrovia Cadorna-Bovisa e sul raccordo da questa allo scalo Simonetta.[4]

Caratteristiche

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Il cavalcavia si compone di tre diversi manufatti, separati l'uno dall'altro da brevi tratti in rilevato.

Partendo da ovest, si incontra per primo il cavalcavia che scavalca la linea Cadorna-Bovisa; il manufatto d'origine, che aveva una larghezza di 20 m e una luce obliqua di 10,75 m,[5] fu sostituito da un'opera di maggiore lunghezza e larghezza in occasione del quadruplicamento della linea, negli anni novanta.

Segue un breve cavalcavia di 5,5 m di luce che scavalcava il binario d'accesso allo scalo Simonetta, da tempo soppresso.[6]

Infine, si supera la ferrovia Milano-Rho grazie a un viadotto di 78 m di lunghezza, composto di 7 archi di 10 m di luce.[7]

  1. ^ Il ponte della Ghisolfa, su Vecchia Milano, 25 gennaio 2010. URL consultato il 22 novembre 2021.
  2. ^ Luoghi: il Ponte della Ghisolfa | Residence 2Gi [collegamento interrotto], su residence2g.com, 26 dicembre 2014. URL consultato il 22 novembre 2021.
  3. ^ Dragonetti (1941), p. 189.
  4. ^ Dragonetti (1941), p. 190.
  5. ^ Dragonetti (1941), p. 192.
  6. ^ Dragonetti (1941), pp. 192-193.
  7. ^ Dragonetti (1941), p. 193.

Altri progetti

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