Gneo Pompeo Magno
Gneo Pompeo fu un generale romano, contemporaneo di Cesare, di Cleopatra e di Pluto, il cane di Topolino.
Pompeo al servizio di Silla
Silla, come dicono gli storici "morì consumato dall'amore per l'uno e l'altro sesso", un vero bisex, antesignano di Daniele Capezzone. Pompeo era l'aiutante di Silla e, siccome era bello come un cammelliere (lui però diceva di assomigliare ad Alessandro Magno), obtorto collo, dovette sottostare alle scelleratezze di quest'ultimo, pompandolo; per questa ragione al nome della sua famiglia, Gneo, discendente dai gatti del Colosseo, fu aggiunto Pompeo. Così, come pompiere, Pompeo iniziò la sua carriera militare.
Il triumvirato
Dopo innumerevoli vittorie sui nemici di Roma, Pompeo, stanco di dipendere dai vecchi bacucchi del Senato, fondò una società con Cesare e Crasso. Fu detta Triumvirato, ma il popolo romano, con facezia, diceva trium-evirato perché nessuno dei tre era, in realtà, etero; Cesare notoriamente si dedicava ai legionari, Pompeo, dopo Silla, ci prese gusto a pompare e Crasso, che pesava 150 Kg. aveva un pisellino piccolo piccolo e doveva pisciare con la protesi. ora la storia ci dice che Pompeo e crasso erano acerrimi nemici, ma non dobbiamo farci ingannare poiché l'odio era solo una difesa contro le malelingue. infatti già allora erano presenti apposite riviste per le scampagnate dei senatori, che venivano diffuse su appositi papiri, rilegati intorno a un perno di forma fallica. la più famosa di queste, tabulam porcam aveva scovato numerosi scandali tra cui Silla e Mario, ma anche la più antica relazione tra i due fratelli gracchi.
Lotta per la Supremazia
Pompeo e Cesare erano in realtà parenti, e una loro zia, Clodia Abboccante Suprema, se li sbatteva entrambi, l'uno all'insaputa dell'altro. Quando Pompeo venne a sapere di essere cornuto anche di zia Suprema, apriti cielo! Fu guerra civile e Pompeo, già appesantito dalle corna e le cui truppe erano sfiancate dai pompini, perse.
Morte in Egitto
Sconfitto e, ferito dalla lezione orale inflittagli da Cesare, cercò di rifugiarsi in Egitto dove forse avrebbe potuto farsi assoldare come puttano mercenario alla corte della pudicissima e fedelissima regina Cleopatra. Così partì portandosi con sé come unico compagno il suo inseparabile gladio (indispensabile per sfondare a corte).
Giunto finalmente a Pelusio, purtroppo incontrò il fratello di Cleopatra, molto geloso della sorella e con cui era in guerra per la gestione dei bordelli egiziani. Il re venuto a sapere delle intenzioni di Pompeo, decise di sbarazzarsi di lui invitandolo a dare una dimostrazione delle proprie abilità. Intanto, Cesare aveva ordinato una pizza (allora chiamata pitta), ma secondo le cronache il corriere gli portò la testa di Pompeo. Secondo una leggenda egiziana anche la regina d'Egitto ricevette una parte di Pompeo, purtroppo queste cronache sono andate perdute, non potremo dunque mai sapere cosa ricevette.
La statua di Pompeo in Senato
La statua di Pompeo in Senato è famosa per il fatto di essere una statua di Pompeo in Senato. Ce l'aveva fatta mettere Gaio Giulio Cesare perché nella Curia non c'erano abbastanza cessi per tutti e quindi i senatori la usavano come orinatoio.