M4 (astronomia)
M4 Ammasso globulare | |
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M4 | |
Scoperta | |
Scopritore | Jean-Philippe Loys de Chéseaux |
Data | 1746 |
Dati osservativi (epoca J2000) | |
Costellazione | Scorpione |
Ascensione retta | 16h 23m 35.41s[1] |
Declinazione | -26° 31′ 31.9″[1] |
Distanza | 7200 a.l. (2209 pc) |
Magnitudine apparente (V) | 5,6[1] |
Dimensione apparente (V) | 36,0' |
Caratteristiche fisiche | |
Tipo | Ammasso globulare |
Classe | IX |
Dimensioni | 45 a.l. (14 pc) |
Altre designazioni | |
NGC 6121 | |
Mappa di localizzazione | |
Categoria di ammassi globulari |
M 4 (noto anche come NGC 6121) è un brillante ammasso globulare visibile nella costellazione dello Scorpione; è visibile anche con piccoli strumenti.
Osservazione
[modifica | modifica wikitesto]M4 è uno degli ammassi più facili da localizzare: basta infatti puntare su Antares e spostarsi di appena 1.3° ad ovest; in condizioni atmosferiche ottimali è perfino visibile ad occhio nudo, sebbene con estrema difficoltà, mentre già con un buon binocolo è facilmente osservabile. Un telescopio da 120mm permette già di risolvere alcune delle sue componenti stellari, sebbene la gran parte dell'oggetto permanga di aspetto nebuloso.[2]
M4 può essere osservato con facilità anche quando non si mostra molto alto sull'orizzonte, ma occorre tener presente che si tratta di un oggetto situato a declinazioni moderatamente australi, dunque in alcune aree del Nord Europa e del Canada, a ridosso del circolo polare artico, non è mai osservabile; dall'emisfero sud, al contrario, M4 è ben visibile e alto nelle notti dell'inverno australe.[3] Il periodo migliore per la sua osservazione nel cielo serale è quello compreso fra maggio e agosto.
Scoperta
[modifica | modifica wikitesto]M4 fu scoperto da de Chéseaux nel 1746 che lo descrive così: "...vicino ad Antares...bianco, rotondo e più piccolo dei precedenti. Non penso sia stato mai trovato prima...". Messier lo cataloga nel 1764 con la seguente descrizione: "Ammasso di piccolissime stelle; con un telescopio più piccolo appare più simile ad una nebulosa; quest'ammasso si trova vicino ad Antares e sullo stesso parallelo. Osservato da M. de La Caille e riportato nel suo catalogo...diam. 2½' .". Questo fu anche il primo ammasso globulare ad essere risolto in stelle.[2]
Caratteristiche
[modifica | modifica wikitesto]M4 è uno degli ammassi globulari più grandi e vicini a noi; secondo le misurazioni tradizionali, disterebbe solo 6.000 anni luce dalla Terra, con un'estensione apparente di 22,8 minuti d'arco. Ciò significherebbe che M4 ha un'estensione reale di circa 95 anni luce.[2]
Sono stati determinati la magnitudine e il colore di circa 660 stelle, tra le quali le più brillanti sono di magnitudine 15,6. In M4 sono note almeno 43 variabili tra cui 3 a breve periodo del tipo RR Lyrae e due semi-regolari rosse con periodo rispettivamente di 60 e 40 giorni. Nel 1987 è stata scoperta in M4 la prima pulsar con un periodo di circa tre millisecondi.[2]
Nell'agosto del 1995 il Telescopio Spaziale Hubble è riuscito a fotografare in M4 delle nane bianche. In base a questa osservazione, la distanza dell'ammasso è stata stimata in 7.000 anni luce, un po' maggiore delle stime precedenti; anche se quest'ultima stima fosse quella corretta, resterebbe comunque l'ammasso globulare più vicino a noi.
M4 contiene più di 100.000 stelle, circa la metà delle quali è concentrata in 8 anni luce dal centro. Il 10 luglio 2003 il telescopio Hubble ha scoperto un pianeta orbitante attorno a un sistema binario, formato da una pulsar, PSR B1620-26, e da una nana bianca. Questo pianeta extrasolare, PSR B1620-26 (AB)b, viene chiamato anche Matusalemme, a causa della sua età stimata: avrebbe, infatti, circa 13 miliardi di anni.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c SIMBAD Astronomical Database, su Results for NGC 6121. URL consultato il 15 novembre 2006.
- ^ a b c d Federico Manzini, Nuovo Orione - Il Catalogo di Messier, 2000.
- ^ Una declinazione di 27°S equivale ad una distanza angolare dal polo sud celeste di 63°; il che equivale a dire che a sud del 63°S l'oggetto si presenta circumpolare, mentre a nord del 63°N l'oggetto non sorge mai.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]Libri
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Stephen James O'Meara, Deep Sky Companions: The Messier Objects, Cambridge University Press, 1998, ISBN 0-521-55332-6.
Carte celesti
[modifica | modifica wikitesto]- Toshimi Taki, Taki's 8.5 Magnitude Star Atlas, su geocities.jp, 2005. URL consultato il 7 novembre 2010 (archiviato dall'url originale il 5 novembre 2018). - Atlante celeste liberamente scaricabile in formato PDF.
- Tirion, Rappaport, Lovi, Uranometria 2000.0 - Volume II - The Southern Hemisphere to +6°, Richmond, Virginia, USA, Willmann-Bell, inc., 1987, ISBN 0-943396-15-8.
- Tirion, Sinnott, Sky Atlas 2000.0 - Second Edition, Cambridge, USA, Cambridge University Press, 1998, ISBN 0-933346-90-5.
- Tirion, The Cambridge Star Atlas 2000.0, 3ª ed., Cambridge, USA, Cambridge University Press, 2001, ISBN 0-521-80084-6.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Ammasso globulare
- Catalogo di Messier
- New General Catalogue
- Oggetti non stellari nella costellazione dello Scorpione
- Pulsar
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su M4
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) M4, SEDS Messier pages (inglese), su messier.seds.org.
- (EN) Catalogo NGC/IC on-line, su ngcicproject.org.
- (EN) Dati di NGC 6121 - SIMBAD, su simbad.u-strasbg.fr. (dettagli identificatori, misure)
- (EN) Dati di NGC 6121 - NASA Extragalactic Database, su ned.ipac.caltech.edu.
- (EN) Dati di NGC 6121 - SEDS, su spider.seds.org.
- (EN) Dati di NGC 6121 - VizieR Service, su vizier.u-strasbg.fr.
- (EN) Immagini di NGC 6121 - Aladin, su aladin.u-strasbg.fr.
- (EN) Immagini di NGC 6121 - SkyView, su skyview.gsfc.nasa.gov.