M59 (astronomia)
M 59 Galassia ellittica | |
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M59 (Telescopio spaziale Hubble) | |
Scoperta | |
Scopritore | Koehler |
Data | 1779 |
Dati osservativi (epoca J2000) | |
Costellazione | Vergine |
Ascensione retta | 12h 42m 02.3s[1] |
Declinazione | +11° 38′ 49″[1] |
Distanza | 60 ± 5 milioni[2] a.l. (18,3 ± 1,7 milioni pc) |
Magnitudine apparente (V) | 10,6[1] |
Dimensione apparente (V) | 5,4' × 3,7'[1] |
Redshift | 0,001368[3] |
Angolo di posizione | 165° |
Velocità radiale | 410 ± 6[1] km/s |
Caratteristiche fisiche | |
Tipo | Galassia ellittica |
Classe | E5[1] |
Dimensioni | 90 000 a.l. (27 600 pc) |
Altre designazioni | |
NGC 4621, UGC 7858, PGC 42628 | |
Mappa di localizzazione | |
Categoria di galassie ellittiche |
M 59 (conosciuta anche con il nome di NGC 4621) è una galassia ellittica di tipo E5 appartenente all'Ammasso di galassie della Vergine; dista circa 60 milioni di anni luce dalla Terra.[1] La sua magnitudine visuale è 10,6.[1]
Osservazione
[modifica | modifica wikitesto]M59 è un oggetto facile da reperire in cielo, grazie alla presenza della stella Vindemiatrix (ε Virginis): si trova infatti circa 5° ad ovest di questa stella; sebbene sia al limite estremo della portata di un binocolo di media potenza come un 10x50, è ben visibile in un telescopio amatoriale da 60mm di apertura, in cui appare come una macchia ovoidale molto chiara.
Ingrandimenti superiori la mostrano come una sorta di "oggetto doppio", grazie alla presenza, circa 20' a nord-ovest, della galassia NGC 4606; molte altre galassie sono visibili anche nello stesso campo.[4]
M59 può essere osservata con facilità da entrambi gli emisferi terrestri e da tutte le aree abitate della Terra, grazie al fatto che la sua declinazione non è eccessivamente settentrionale; dalle regioni boreali è maggiormente osservabile e si presenta estremamente alto nel cielo nelle notti di primavera, mentre dall'emisfero australe appare mediamente più basso, ad eccezione delle aree prossime all'equatore.[5] Il periodo migliore per la sua osservazione nel cielo serale è quello compreso fra marzo e luglio.
Storia delle osservazioni
[modifica | modifica wikitesto]M59, insieme alla vicina M60, fu scoperta da Johann Gottfried Koehler l'11 aprile 1779 durante le osservazioni di una cometa nella stessa zona di cielo. Tre giorni dopo Charles Messier la inserì, insieme ad M60, nel catalogo che porta il suo nome.[6] John Herschel la descrisse come una nube luminosa, abbastanza larga, poco estesa, improvvisamente più luminosa nel centro.[4]
Il 1º gennaio 1939 Fritz Zwicky scoprì una supernova (SN 1939B) a 53 secondi d'arco a sud del nucleo di M59. Essa venne classificata di tipo I e raggiunse la 12ª magnitudine.[7]
Caratteristiche
[modifica | modifica wikitesto]M59 è una galassia che appartiene all'Ammasso della Vergine ed è una delle sue galassie ellittiche più grandi, anche se meno luminosa e massiccia di M49, M60 e della gigante M87. La forma di M59 è fortemente schiacciata, tanto da essere classificata come una galassia ellittica di tipo E5.
L'asse maggiore ha una dimensione apparente di circa 5 primi d'arco[1] che, considerando una distanza di 60 milioni di anni luce, corrispondono a circa 90 000 anni luce di diametro.
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M59 (SDSS DR14)
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M59 vista dalla 2MASS nel vicino infrarosso
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M59 nella costellazione della Vergine
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f g h i NASA/IPAC Extragalactic Database: risultato per M59, su nedwww.ipac.caltech.edu. URL consultato l'8 ottobre 2008.
- ^ L. Tonry, A. Dressler, J. P. Blakeslee, E. A. Ajhar, A. B. Fletcher, G. A. Luppino, M. R. Metzger, C. B. Moore, The SBF Survey of Galaxy Distances. IV. SBF Magnitudes, Colors, and Distances, in Astrophysical Journal, vol. 546, 2001, pp. 681–693, DOI:10.1086/318301.
- ^ J. Russell, Smith, John R. Lucey, Michael J. Hudson, David J. Schlegel and Roger L. Davies, Streaming motions of galaxy clusters within 12 000 km/s I. New spectroscopic data, vol. 313, 2000, pp. 469-490, DOI:10.1046/j.1365-8711.2000.03251.x.
- ^ a b Federico Manzini, Nuovo Orione - Il Catalogo di Messier, 2000.
- ^ Una declinazione di 11°N equivale ad una distanza angolare dal polo nord celeste di 79°; il che equivale a dire che a nord del 79°N l'oggetto si presenta circumpolare, mentre a sud del 79°S l'oggetto non sorge mai.
- ^ K. G. Jones, Messier's Nebulae and Star Clusters, 2ª ed., Cambridge, Cambridge University Press, 1991, ISBN 0-521-37079-5.
- ^ R. Barbon, Cappellaro, E., Turatto, M., The Asiago Supernova Catalogue, in Astronomy and Astrophysics Supplement Series, vol. 81, 1989, pp. 421-443.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]Libri
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Stephen James O'Meara, Deep Sky Companions: The Messier Objects, Cambridge University Press, 1998, ISBN 0-521-55332-6.
Carte celesti
[modifica | modifica wikitesto]- Toshimi Taki, Taki's 8.5 Magnitude Star Atlas, su geocities.jp, 2005. URL consultato il 7 novembre 2010 (archiviato dall'url originale il 5 novembre 2018). - Atlante celeste liberamente scaricabile in formato PDF.
- Tirion, Rappaport, Lovi, Uranometria 2000.0 - Volume I - The Northern Hemisphere to -6°, Richmond, Virginia, USA, Willmann-Bell, inc., 1987, ISBN 0-943396-14-X.
- Tirion, Sinnott, Sky Atlas 2000.0 - Second Edition, Cambridge, USA, Cambridge University Press, 1998, ISBN 0-933346-90-5.
- Tirion, The Cambridge Star Atlas 2000.0, 3ª ed., Cambridge, USA, Cambridge University Press, 2001, ISBN 0-521-80084-6.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su M59
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Lenticular Galaxy M59 @ SEDS Messier pages, su messier.seds.org.
- (EN) Catalogo NGC/IC on-line, su ngcicproject.org.
- (EN) Dati di NGC 4621 - SIMBAD, su simbad.u-strasbg.fr. (dettagli identificatori, misure)
- (EN) Dati di NGC 4621 - NASA Extragalactic Database, su ned.ipac.caltech.edu.
- (EN) Dati di NGC 4621 - SEDS, su spider.seds.org.
- (EN) Dati di NGC 4621 - VizieR Service, su vizier.u-strasbg.fr.
- (EN) Immagini di NGC 4621 - Aladin, su aladin.u-strasbg.fr.
- (EN) Immagini di NGC 4621 - SkyView, su skyview.gsfc.nasa.gov.