Acol

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Acol è un sistema di licitazione[1] del bridge che, secondo L'enciclopedia ufficiale di Bridge, è normalmente utilizzato sia nei tornei britannici che ampiamente utilizzato in altre parti del mondo.

Tale licitazione prende il nome dal circolo del bridge Acol, in precedenza situato in Acol road a Londra, dove il sistema ha iniziato ad evolvere alla fine degli anni venti. Secondo Terence Reese [2], campione di Bridge degli anni 30, i suoi ideatori principali erano, Maurice Harrison-Gray, [3] Jack Marx [4] e Skid Simon [5]. lo stesso Marx, in un articolo del dicembre del 1952 pubblicato sul "Contract Bridge Journal", ha dichiarato: "... il sistema Acol è stato sviluppato da Skid Simon e da me in gran parte una ventina di anni fa".[6]

Riguardo a Marx e Simon, viene detto: "In interminabili placide passeggiate... girovagando per strade tranquille, avrebbero instancabilmente discusso i dettagli di questo coinvolgente gioco. In queste conversazioni, come in una strana gestazione, è nato Acol come noi lo conosciamo e giochiamo oggi." [7]

Il primo libro sul sistema è stato scritto da Ben Cohen [8] e Reese Terence. Skid Simon ha spiegato i principi alla base del sistema, reso ulteriormente popolare in Gran Bretagna dal campione Iain Macleod. [9]

Il sistema Acol è in continua evoluzione, ma il principio fondamentale è di mantenere la gara più naturale possibile e rivolgendo la licitazione, quando possibile, a "senza atout".

Struttura del sistema di licitazione

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Per leggere il seguente paragrafo è necessario, aver giocato a, o perlomeno conoscere le regole elementari del Bridge.

Il sistema Acol nasce in Gran Bretagna, ma è molto diffuso anche in Australia. È basato sulle aperture di uno senza atout deboli, con un range di 12-14 punti onore, al contrario di tutti gli altri sistemi licitativi,[10] dove il punteggio standard per le aperture di uno senza atout, è da 15 a 18 punti onore, a seconda del sistema giocato. Questi sono al contrario sistemi a senza atout forte.

Il conteggio dei punti onore è quello standard, Asso=4, Re=3, Donna=2 e Fante=1.Va detto che nel calcolo della forza della mano entrano in gioco molti fattori, come la distribuzione, i vuoti, o void, i singoli e la lunghezza di un palo. Per esempio, avendo un colore lungo conteremo un punto per ogni carta oltre la quinta, 2 punti per il vuoto e 1 punto per il singolo. Quanto licitiamo col sistema Acol saremo certamente portati a licitare spesso senza atout, essendo il sistema basato su questo senza debole con mani bilanciate.[11] Va detto che la Federazione Italiana Gioco Bridge ammette l'apertura uno senza atout con mani con una quinta "sguarnita" nobile, ma sempre con un range di punteggio 15/17.[12]

Bisogna tener presente che nel giuoco del bridge i colori nobili sono picche e cuori, i minori sono quadri e fiori. Il senza atout si colloca sopra le picche, quindi l'ordine è, dal basso: fiori, quadri, cuori, picche, senza atout. Poi si passa aL livello 2: dopo un senza, posso dire 2 fiori o 2 quadri, o 2 cuori o 2 picche e così via... 2 senza 3 fiori 3 quadri 3 cuori 3 picche 3 senza. Il livello minimo richiesto per vincere la manche è 3 senza. Dato che in partita libera, rubber, la partita termina vincendo 2 manche di 100 punti ognuna, ne consegue che se est-ovest dichiarano e fanno 3 senza due volte, hanno vinto la partita. Bisogna superare 100 punti per vincere la prima manche ed andare in seconda, o zona, in cui bisogna stare attenti, dato che le penalità valgono il doppio. Nel caso del colori nobili le prese valgono 30 punti ognuna e nei colori minori, cioè quadri e fiori, valgono solo 20. Perciò avremo bisogno per fare 5 fiori per vincere una manche con atout fiori, o di dichiarare e fare 4 cuori, 4 picche (30x4 =120) o 5 quadri (20x5 =100). Al contrario, con il SA non saremo più esposti a tagli, per cui basta dichiararne e farne 3 per vincere la manche. Da qui la potenza di questo sistema, che ormai si sta diffondendo rapidamente in tutto il mondo.

Le aperture "a colore" cioè 1 fiori, 1 quadri, 1 cuori e 1 picche nel sistema Acol sono normali, cioè ricalcano lo standard italiano o americano, che prevedono un punteggio minimo per aprire la licita di 12-13 punti complessivi (onore+distribuzione). La forza dell'ACOL sta dunque nel fatto che con una mano bilanciata si aprirà spesso di 1 senza atout (SA) invece di 1 fiori o 1 quadri, costringendo gli avversari a interferire a livello 2 [13] e quindi rendendogli la licita più difficoltosa e compromettente.

Standard Acol

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Dichiarazioni di apertura

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  • 1 a colore - Garantisce 12+ PO e 4 carte nel colore, oppure 11+PO e 5 carte nel colore oppure 10+PO e 6 carte nel colore. Non forzante.
  • 1NT - Mostra una mano bilanciata (4-3-3-3, 4-4-3-2 or 5-3-3-2). Previo accordo col compagno, può mostrare bilanciata debole (12-14), forte (15-17 or 16-18) o variabile. Dichiarazione circoscritta. Il senza debole è quello maggiormente utilizzato nei circoli anglosassoni.
  • 2 - Apertura forzante manche, garantisce 23+PO ed almeno 5 prese. Il compagno non può passare.
  • 2 / 2 / 2 - Apertura forte, garantisce almeno 8 prese con 6 carte nel colore. Forzante 1 giro.
  • 2NT - Mostra una mano bilanciata di 20-22PO. Dichiarazione circoscritta.
  • 3 / 3 / 3 / 3 - Apertura difensiva (barrage) con 7+ carte nel colore, mano debole (10-PO). Non forzante.
  • 3NT - - Apertura difensiva (barrage) mostra un colore minore lungo e solido.

Risposte su 1 a colore

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Risposte su 1 SA

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Risposte su 2 SA

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Risposte su 2 fiori

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Risposte su 2 a colore

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  1. ^ Navigator, A scuola di Bridge, su users.libero.it.
    «Il concetto fondamentale della licita nel bridge è quello di acquisire il più possibile di informazioni, sia dal compagno sia dagli avversari, e nello stesso tempo cercando di dare nei limiti della licita meno informazioni possibili su le proprie carte agli avversari.»
  2. ^ Pier Massimo Fornaro, Bridge – Terence Reese un campione geniale, su sportivamentemag.it, 18 giugno 2013 (archiviato dall'url originale l'11 agosto 2016).
  3. ^ Infobridge, Maurice Harrison Gray, su infobridge.it.
  4. ^ Infobridge, John C.H.Marx, su infobridge.it.
  5. ^ Infobridge, Seca Jascha SIMON, su infobridge.it.
  6. ^ Peter Hasenson, British Bridge Almanack, London, 77 Publishing, 2004, p. 490, ISBN 0-9549241-0-X. Page 54.
  7. ^ Guy Ramsay, Aces All, in Museum Press Limited, 1955.
  8. ^ Infobridge, Ben COHEN, su infobridge.it.
  9. ^ Bridge Biographies, Ian Mac Leod, su ebu.co.uk.
  10. ^ Come lo standard americano o la 5ª nobile.
  11. ^ Per mano bilanciata si intende una mano 4432 o 4333 cioè non deve avere una quinta a picche o cuori e non deve contenere singoli o vuoti, al massimo un doubleton, due carte dello stesso seme.
  12. ^ Per sguarnita si intende una mano priva di figure o al massimo un Re o una Regina.
  13. ^ Non potendo parlare a livello 1 a colore, dato che il SA è di rango massimo.

Voci correlate

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