Ahmad al-Rifa'i
Aḥmad ibn ʿAlī al-Rifāʿī (in arabo أحمد بن علي الرفاعي?; Wasit, settembre 1106 – Umm ʿUbayda, 13 settembre 1182) è stato un giurista e mistico arabo.
Conosciuto semplicemente come Al-Rifai.
Nato preso Wāṣit, a Qaryat Ḥasan, nelle marcite del meridione iracheno chiamate "al-Baṭāʾiḥ", Aḥmad b. ʿAlī al-Rifāʿī (o più semplicemente Aḥmad al-Rifāʿī) fu il fondatore dell'ordine sufi della Rifāʿiyya.
Nell'opera intitolata Wafayāt al-Aʿyān ("Necrologi delle persone illustri", dizionario biografico di Ibn Khallikān), Aḥmad al-Rifāʿī viene presentato come un eminente giurista (faqih) sciafeita di orientamento teologico ash'arita e come un grande Maestro di spiritualità sufi,[1] ma era assai apprezzato anche per le sue capacità taumaturgiche, che diventeranno la marca degli aderenti alla sua ṭarīqa.
Non è arrivato fino a noi granché dei suoi scritti e si conoscono appena i suoi Ḥikam (Detti di saggezza) - una raccolta di sentenze e di consigli rivolti ai suoi discepoli) - e i Niẓām al-khāṣṣ li-Ahl al-ikhtiṣāṣ: una guida ai comportamenti raccomandati per il sufi nel suo sforzo di ascesi verso Allah.[1].
Discepoli
[modifica | modifica wikitesto]Ebbe un gran numero di discepoli, tra cui - di particolar rilievo - si possono ricordare lo sceicco Aḥmad al-Badawī (fondatore della Badawiyya), Abū l-Ḥasan al-Shādhilī (fondatore della Shadhiliyya) e lo sceicco al-Imām Ibrāhīm al-Dasūqī (fondatore della Dasuqiyya).
Tomba
[modifica | modifica wikitesto]Il sepolcro e il santuario a lui dedicato si trovano a Umm ʿUbayda, presso Tell ʿAfar, nell'Iraq settentrionale.[2] Si trovano santuari e moschee, a lui dedicate, in molte città arabe tra cui la moschea Moschea di al-Rifa'i al Cairo.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Djaffar Mohamed Sahnoun, La perception mystique en islam : essai sur les origines et le développement du soufisme, Éditions Publibook université, 2009, p. 372.
- ^ https://www.bbc.com/news/world-middle-east-28177841
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Lemma «al-Rifāʿī, Aḥmad b. ʿAlī , Abū l-ʿAbbās» (D.S. Margoliouth*), su: The Encyclopaedia of Islam, 2nd edition.
- J.S. Trimingham, The Sufi orders in Islam, Oxford, O.U.P., 1971, 37 e segg.
- Carl Brockelmann, Geschichte der arabischen Litteratur (GAL), Supplement II, pp. 780-1.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Ahmad al-Rifa'i
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Aḥmad ar-Rifāʿī, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
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