Cirene (figlia di Ipseo)

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Cirene
Cirene con il bestiame, di Edward Calvert
Nome orig.Κυρήνη
Caratteristiche immaginarie
SessoFemmina
ProfessioneCacciatrice

Cirene (in greco antico: Κυρήνη?, Kürḕnē) è un personaggio della mitologia greca ed eponima della città di Cirene e della Cirenaica[1].

Figlia del re Lapita Ipseo[2][3][4] (o di Peneo[5]) e di Chlidanope[6].
Da Apollo ebbe i figli Aristeo[7][8] e Idmone[9].

Apollonio Rodio le aggiunge una sorella di nome Larissa ed un terzo figlio maschio di nome Autuchus[1].

Figlia del re Ipseo dei Lapiti, era una principessa della Tessaglia e custodiva le mandrie del padre sul Monte Pelio. Era una cacciatrice abile con giavellotto e spada[10].
Un giorno fu notata da Apollo mentre difendeva un gregge da un leone e lui se ne innamorò, così la rapì con il suo carro d'oro[8] e la portò su una collina di mirti in Libia. Ebbero lì i loro figli e più tardi in quel luogo Apollo fondò la colonia greca di Cirene facendone di lei la regina della Cirenaica e trasformò lei in una ninfa affinché potesse avere una lunga vita e la possibilità di cacciare fin quando lo desiderasse[1].

A volte viene identificata con un'altra Cirene, madre di Diomede di Tracia da Ares.

  1. ^ a b c (EN) Cirene su Theoi.com, su theoi.com. URL consultato il 18 aprile 2019.
  2. ^ Pindaro, Pitiche 9.5
  3. ^ Callimaco, Inni 2.85
  4. ^ Nonno di Panopoli, Dionisiache 29.179
  5. ^ Igino, Fabulae 1.6.1
  6. ^ Servio Mario Onorato, su Eneide 4.42
  7. ^ Pindaro, Pitiche 9.5
  8. ^ a b Nonno di Panopoli, Dionisiache 13.300
  9. ^ Igino, Fabulae 14
  10. ^ Pindaro, Pitiche 9.6 ff

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