Consiglio Nazionale per la Salvaguardia della Patria
Consiglio Nazionale per la Salvaguardia della Patria | |
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Bandiera delle Forze Armate del Niger | |
Nome originale | (FR) Conseil national pour la sauvegarde de la patrie |
Sigla | CNSP |
Stato | Niger |
Tipo | giunta militare |
Istituito | 26 luglio 2023 |
Presidente | Abdourahamane Tchiani |
Sede | Niamey |
Il Consiglio Nazionale per la Salvaguardia della Patria è la giunta militare al governo del Niger, a seguito del colpo di stato in Niger del 2023[1].
Formazione
[modifica | modifica wikitesto]Fine del governo Bazoum
[modifica | modifica wikitesto]La sera del 26 luglio 2023, il colonnello maggiore dell'aeronautica militare del Niger, Amadou Abdramane, si è recato sul canale televisivo di stato Télé Sahel per affermare che il presidente Mohamed Bazoum era stato deposto, e annunciò la formazione della giunta. Nella trasmissione, seduto e affiancato da altri nove ufficiali in uniforme, ha comunicato che le forze di difesa e di sicurezza nazionale hanno deciso all'unanimità di rovesciare il governo di Bazoum per "prevenire il deterioramento della situazione della sicurezza nazionale e il malgoverno"[1][2][3]. Ha anche annunciato la sospensione della costituzione del paese, la soppressione delle istituzioni statali, la chiusura dei confini del paese e un coprifuoco nazionale dalle 22:00 alle 05:00 fino a nuovo ordine, scoraggiando, nel mentre, qualsiasi intervento straniero[4][5][6].
Sospensione dei partiti politici e sostegno dell'esercito
[modifica | modifica wikitesto]Il 27 luglio 2023, il colonnello Abdramane ha annunciato in televisione che tutte le attività dei partiti politici nel paese sarebbero state sospese fino a nuovo avviso. La dirigenza delle forze armate del Niger ha diffuso un comunicato, firmato dal capo di stato maggiore dell'esercito, il generale Abdou Sidikou Issa, in cui dichiara il proprio sostegno al golpe, citando la necessità di "preservare l'integrità fisica" del presidente e della sua famiglia ed evitare "uno scontro mortale che potrebbe creare un bagno di sangue e pregiudicare la sicurezza della popolazione"[1][4].
Membri
[modifica | modifica wikitesto]- Abdourahamane Tchiani - Presidente del Niger e Presidente del Consiglio Nazionale per la Salvezza della Patria;
- Ali Lamine Zeine - Primo Ministro
- Amadou Abdramane - Portavoce del Consiglio;
- Salifou Modi - Ambasciatore presso gli Emirati Arabi Uniti;
- Abdou Sidikou Issa - Ex-Capo di stato maggiore dell'esercito;
- Moussa Salaou Barmou - Capo di stato maggiore dell'esercito;
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c Niger soldiers announce coup on national TV, in BBC News, 26 luglio 2023.
- ^ (FR) Coup d'Etat au Niger : Les militaires putschistes suspendent « toutes les institutions » et ferment les frontières, su 20 minutes. URL consultato il 26 luglio 2023.
- ^ Moussa Aksar e Boureima Balima, Niger soldiers say President Bazoum's government has been removed, su Reuters, 27 luglio 2023. URL consultato il 26 luglio 2023 (archiviato dall'url originale il 26 luglio 2023).
- ^ a b Sam Mednick, Mutinous soldiers claim to have overthrown Niger's president, su AP, 27 luglio 2023. URL consultato il 27 luglio 2023.
- ^ Soldiers in Niger claim to have overthrown President Mohamed Bazoum, su Al-Jazeera. URL consultato il 27 luglio 2023.
- ^ Laurence Peter, Niger soldiers announce coup on national TV, su BBC, 27 luglio 2023. URL consultato il 27 luglio 2023.