Galagoides rondoensis
Galagone di Rondo | |
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Stato di conservazione | |
Critico[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Mammalia |
Superordine | Euarchontoglires |
(clade) | Euarchonta |
Ordine | Primates |
Sottordine | Strepsirrhini |
Infraordine | Lorisiformes |
Superfamiglia | Lorisoidea |
Famiglia | Galagidae |
Genere | Galagoides |
Specie | G. rondoensis |
Nomenclatura binomiale | |
Galagoides rondoensis Honess, 1997 | |
Sinonimi | |
Galagoides rondoensis |
Il galagone di Rondo (Galagoides rondoensis Honess, 1997) è un primate strepsirrino della famiglia dei Galagidi, endemico della Tanzania.[2]
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]È una specie endemica dell'altopiano di Rondo, nella zona sud-orientale della Tanzania.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Dimensioni
[modifica | modifica wikitesto]È il più piccolo galagone vivente: misura una ventina di cm di lunghezza, per un peso di 60 g.[senza fonte]
Aspetto
[modifica | modifica wikitesto]Il pelo è grigio dorsalmente e biancastro ventralmente: la coda è bruna, mentre sulla fronte è presente una banda bianca che corre fino alla punta del muso.
La testa è di forma triangolare ed inusualmente grande, con grandi orecchie ed occhi a mandorla.
Biologia
[modifica | modifica wikitesto]Si tratta di animali arboricoli, notturni ed insettivori, che di giorno dormono in cavità di tronchi d'albero e al calar della sera si destano, spendendo prima un po' di tempo per il grooming e poi avviandosi ognuno per proprio conto in cerca di cibo. Grazie alle lunghe zampe posteriori possono spiccare lunghi salti: in fase d'atterraggio allargano tutte le zampe per avere un effetto paracadute, per poi poggiare prima le zampe anteriori sul luogo d'atterraggio, in modo che siano queste ultime ad assorbira gran parte dell'urto.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Perkin, A., Bearder, S., Honess, P. & Butynski, T.M. 2008, Galagoides rondoensis, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020. URL consultato il 26 gennaio 2016.
- ^ (EN) Kingdon J., Galagoides rondoensis, in The Kingdon Field Guide to African Mammals, Bloomsbury Publishing, 2015, p.199.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Colin Groves, Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, a cura di D.E. Wilson e D.M. Reeder, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, 118, ISBN 0-8018-8221-4.
Altri progetti
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