Giovanna di Holstein-Gottorp

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Giovanna Elisabetta di Holstein-Gottorp
Un ritratto di Giovanna Elisabetta probabilmente eseguito da Antoine Pesne attorno al 1746
Principessa consorte di Anhalt-Zerbst
In carica1742 –
1747
Altri titoliprincipessa di Holstein-Gottorp
NascitaGottorp, 24 ottobre 1712
MorteParigi, 30 maggio 1760
PadreCristiano Augusto, Principe di Eutin
MadreAlbertina Federica di Baden-Durlach
ConsorteCristiano Augusto, Principe di Anhalt-Zerbst
FigliCaterina II di Russia
Federico Augusto, Principe di Anhalt-Zerbst

Giovanna Elisabetta di Holstein-Gottorp (Gottorp, 24 ottobre 1712Parigi, 30 maggio 1760) fu una principessa del Casato di Holstein-Gottorp e successivamente principessa di Anhalt-Zerbst. È nota per esser la madre dell'imperatrice Caterina la Grande.

Nacque a Gottorp, figlia di Cristiano Augusto, Duca di Holstein-Gottorp e Albertina Federica di Baden-Durlach. Fu la reggente di Anhalt-Zerbst dal 1747 al 1752 per la minore età del figlio, Federico Augusto.

Matrimonio e discendenza

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A 15 anni si sposò con Cristiano Augusto di Anhalt-Zerbst (1690 – 1747), di ventidue anni più vecchio di lei, e andò a vivere nella desolata Stettino, ai confini della Pomerania, dove il marito si trovava di stanza con il suo reggimento.

Diede alla luce cinque figli, di cui solo due che raggiunsero l'età adulta:

La cura dei figli

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Caterina II, primogenita di Giovanna

Il principe regnante di Anhalt-Zerbst, cugino di Cristiano Augusto, sembrava non potesse avere figli e suo fratello maggiore Ludovico era scapolo. Ciò significava che se Giovanna avesse dato al marito un figlio maschio, la loro posizione sarebbe certamente cambiata e avrebbero potuto finalmente lasciare la noiosa Stettino.

Ossessione di Giovanna divenne allora quella di dare ai suoi figli un futuro più dignitoso di quello che era toccato a lei, nonostante fosse pronipote del re Federico III di Danimarca, costretta a sposare un uomo di rango inferiore. Periodicamente raggiungeva quindi la corte di Federico Guglielmo I di Prussia per mantenere relazioni e contatti importanti per la sua causa.

Sia Sofia che Guglielmo però furono fonti di ansia: la prima, già non bella di viso, soffriva di una grave scoliosi; il secondo invece aveva una gamba atrofizzata. Per la figlia, Giovanna si rivolse segretamente ad un boia che consigliò di stringere attorno alla schiena della bambina un bustino strettissimo. Per l'adorato figlio maschio invece fu tentato di tutto ma senza successo. I bagni termali a cui era sottoposto ebbero come esito quello di farlo ammalare e indebolire sempre di più finché morì. Per Giovanna fu un duro colpo in quanto fin dalla nascita Guglielmo fu il figlio prediletto.

Alla morte del principe di Anhalt-Zerbst, Ludovico di Anhalt-Zerbst gli succedette e, a sua volta, nominò suo erede il nipote Federico. La famiglia di Giovanna si trasferì quindi a Zerbst.

Il matrimonio di Sofia

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Quando suo fratello Adolfo Federico fu incoronato re di Svezia, Giovanna iniziò ad accarezzare l'idea di poter far sposare la figlia ad un partito di alto lignaggio. Le sue speranze divennero realtà quando l'imperatrice Elisabetta di Russia scelse la giovane Sofia come moglie per il nipote e suo erede Carlo Ulrico, futuro Pietro III di Russia.

Madre e figlia partirono allora per Mosca. Qui Sofia dovette convertirsi alla fede ortodossa e cambiò nome in Caterina. Giovanna, che all'inizio fu accolta con tutti gli onori dall'imperatrice, successivamente venne messa sempre più in disparte e venne fatta allontanare dalla figlia, il cui rango a corte invece era ormai quasi pari alla zarina.

Giovanna volle comunque rimanere alla corte almeno fino al matrimonio della figlia. Trovò ospitalità presso il principe e la principessa di Assia-Homburg. A corte però le voci la davano come amante del conte Beckij, e non aveva un buon rapporto con la zarina, dato che non solo era fredda, amante dei pettegolezzi, spesso coinvolta in intrighi e invadente, specialmente negli affari della figlia, ma agì anche come spia per Federico II di Prussia, che le chiese di aiutarlo a screditare e soppiantare il diplomatico Bestužev, che non amava l'idea di un'alleanza con la Prussia suggellata dal matrimonio tra Caterina e Pietro e avrebbe preferito un'alleanza con l'Austria, ma l'intrigo fallì quando le lettere tra lei e Federico II vennero intercettate. Elisabetta, furiosa, minacciò di esiliarla dal paese. Inoltre, le frequenti lamentele di Giovanna la resero impopolare nella corte russa. Alla fine, l'imperatrice decise che sarebbe rimasta a corte per il momento, ma in un ruolo più marginale, e che avrebbe lasciato la Russia dopo le nozze della figlia.

Dopo il matrimonio tra Caterina e Pietro, Giovanna fu mandata via e fu vietato a madre e figlia perfino di mantenere rapporti epistolari, ma Caterina riuscì comunque a inviare clandestinamente alcune lettere.

Divenuta vedova, Giovanna andò a vivere a Parigi.

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Federico III di Holstein-Gottorp Giovanni Adolfo di Holstein-Gottorp  
 
Augusta di Danimarca  
Cristiano Alberto di Holstein-Gottorp  
Maria Elisabetta di Sassonia Giovanni Giorgio I di Sassonia  
 
Maddalena Sibilla di Hohenzollern  
Cristiano Augusto di Holstein-Gottorp  
Federico III di Danimarca Cristiano IV di Danimarca  
 
Anna Caterina del Brandeburgo  
Federica Amalia di Danimarca  
Sofia Amelia di Brunswick e Lüneburg Giorgio di Brunswick-Lüneburg  
 
Anna Eleonora di Assia-Darmstadt  
Giovanna di Holstein-Gottorp  
Federico VI di Baden-Durlach Federico V di Baden-Durlach  
 
Barbara di Württemberg  
Federico VII di Baden-Durlach  
Cristina Maddalena del Palatinato-Zweibrücken-Kleeburg Giovanni Casimiro del Palatinato-Zweibrücken-Kleeburg  
 
Caterina di Svezia  
Albertina Federica di Baden-Durlach  
Federico III di Holstein-Gottorp Giovanni Adolfo di Holstein-Gottorp  
 
Augusta di Danimarca  
Augusta Maria di Holstein-Gottorp  
Maria Elisabetta di Sassonia Giovanni Giorgio I di Sassonia  
 
Maddalena Sibilla di Hohenzollern  
 

Onorificenze russe

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Dama di Gran Croce dell'Ordine di Santa Caterina - nastrino per uniforme ordinaria

Altri progetti

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