Governo Facta II

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Governo Facta II
StatoItalia (bandiera) Italia
Presidente del ConsiglioLuigi Facta
(Partito Liberale Italiano)
CoalizionePLI-PPI-PSRI-PDSI-PR
LegislaturaXXVI
Giuramento1º agosto 1922
Dimissioni28 ottobre 1922
Governo successivoMussolini
31 ottobre 1922

Il Governo Facta II è stato in carica dal 1º agosto[1] al 31 ottobre 1922[2] per un totale di 91 giorni, ovvero 2 mesi e 30 giorni. Si dimise il 28 ottobre, in seguito al rifiuto del re Vittorio Emanuele III di firmare il decreto sullo stato d'assedio con cui si intendeva contrastare la Marcia su Roma dei gruppi fascisti. Si tratta dell'ultimo governo del Regno d'Italia prima dell'ascesa del Partito Nazionale Fascista e di Benito Mussolini.

Compagine di governo

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Situazione parlamentare

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Camera Collocazione Partiti Seggi
Camera dei deputati[3] Maggioranza PL (101), DS (29), PP (108), PSR e US (12)
250 / 535
Appoggio esterno PLD, PE-PAS (5)
73 / 535
Opposizione PS (123), PRI (6), PC (15), LST (9), AN (12), PNF (37)
202 / 535
Carica Titolare Sottosegretari
Presidenza del Consiglio dei ministri Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio
Presidente del Consiglio dei ministri Luigi Facta (PLI)
Ministero Ministri Sottosegretari di Stato
Affari esteri Carlo Schanzer (PLI)
Interno Paolino Taddei (PLI)
Agricoltura Giovanni Bertini (PPI)
Colonie Giovanni Amendola (PLI)
Finanze Giovanni Battista Bertone (PPI)
Tesoro Giuseppe Paratore (PLI)
Giustizia e Affari di Culto Giulio Alessio (PRI)
Guerra Marcello Soleri (PLI)
Industria, Commercio e Lavoro Teofilo Rossi (PLI)
Lavori Pubblici Vincenzo Riccio (PLI)
Lavoro e Previdenza Sociale Arnaldo Dello Sbarba (PSRI)
Marina Roberto De Vito (PDSI)
Poste e Telegrafi Luigi Fulci (PDSI)
Pubblica Istruzione Antonino Anile (PPI)
Ricostruzione delle terre liberate dal nemico Vito Luciani (PLI)
  1. ^ Il secondo ministero Facta costituito, Corriere della Sera, 2 agosto 1922, p. 1.
  2. ^ I primi atti politici dell'on. Mussolini, su archiviolastampa.it, 1º novembre 1922.
  3. ^ Viene riportata la situazione parlamentare solo di questa camera (e non anche del Senato del Regno) poiché, sebbene entrambe partecipino al processo di controllo del rapporto di fiducia con l'esecutivo, per convenzione costituzionale in caso di disaccordo è la decisione della camera bassa a prevalere, risultando essere la posizione ufficiale del Parlamento nella sua totalità.
  4. ^ Sottosegretario per l'assistenza militare e le pensioni di guerra
  5. ^ Sottosegretario per la Marina Mercantile
  6. ^ a b Sottosegretario per le Antichità e le Belle Arti

Altri progetti

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