Guido Pedroni

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Guido Pedroni
NazionalitàItalia (bandiera) Italia
Altezza164 cm
Calcio
RuoloAttaccante
Termine carriera1906
Carriera
Squadre di club1
1902-1906Milan11 (3)
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Guido Pedroni (Milano, 21 agosto 1883Milano, 6 febbraio 1964) è stato un calciatore italiano, di ruolo ala destra.

Nel maggio 1902 partecipa con i rossoneri al torneo calcistico del campionato nazionale di ginnastica. Dopo aver superato il L.R. Vicenza in semifinale, si aggiudica la vittoria ad ex aequo con l'Andrea Doria al termine della finale contro i genovesi, terminata a reti bianche, ed il titolo di campione d'Italia, la Coppa Forza e Coraggio e la Corona di Quercia.[1]

Ottenne un posto da titolare fra i rossoneri nel 1904, segnalandosi per la sua agilità ed il suo scatto. Nel 1906 fu capocannoniere della formazione che vinse il secondo scudetto per i meneghini. A fine stagione dovette lasciare l'attività agonistica per dedicarsi alla distilleria di famiglia; il suo posto in squadra venne quindi preso dal fratello Vittorio.[2]

I fratelli Pedroni riposano al Cimitero Monumentale di Milano, nell'edicola familiare.[3]

Presenze e reti nei club

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Stagione Club Campionato
Comp Pres Reti
1903-1904 Italia (bandiera) Milan PC 3 0
1904-1905 PC 2 0
1905-1906 PC 6 3
Totale 11 3
Competizioni nazionali
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Milan: 1906
Altre Competizioni
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Milan: 1902, 1904, 1905, 1906
1906 (4 gol)
  1. ^ CAMPIONATO NAZIONALE DI GINNASTICA, su Magliarossonera.it. URL consultato l'8 agosto 2014.
  2. ^ A Guido è stata erroneamente attribuita la fondazione dell'Associazione Goliardica del Calcio progenitrice del Pavia e la successiva iscrizione negli annali dell'Associazione Italiana Arbitri. I libri "Profilo storico del calcio pavese" di Natalino Gaiotti e Tino Schinelli a pagina 19 (in "Le origini" e paragrafo "Da Milano i pionieri") e l'"Annuario Italiano del Football" della stagione 1913-14 curato da Guido Baccani in "Arbitri ufficiali" da p. 101 a p. 106 (B.N.C.F. di Firenze e B.U.Estense di Modena) smentiscono l'affermazione citando entrambi Vittorio Pedroni.
  3. ^ Comune di Milano, App di ricerca defunti Not 2 4get.

Collegamenti esterni

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