Helgoland
Helgoland comune | |
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Veduta aerea dell'arcipelago di Helgoland | |
Localizzazione | |
Stato | Germania |
Land | Schleswig-Holstein |
Distretto | Non presente |
Circondario | Pinneberg |
Amministrazione | |
Sindaco | Thorsten Pollmann (indipendente) |
Territorio | |
Coordinate | 54°10′57″N 7°53′07″E |
Altitudine | 40 m s.l.m. |
Superficie | 4,21 km² |
Abitanti | 1 284[2] (31-12-2021) |
Densità | 304,99 ab./km² |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 27498 |
Prefisso | 04725 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice Destatis | 01 0 56 025 |
Targa | AG[1] |
Cartografia | |
Sito istituzionale | |
Helgoland (che in tedesco significa letteralmente "terra sacra"; Helgolân o Hilgelân in frisone, Deät Lun o It Lân, che significa "la terra", in frisone settentrionale) è un arcipelago tedesco che costituisce un comune di 1 284 abitanti[2], situato nel land dello Schleswig-Holstein, nella parte sud-orientale del Mare del Nord.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Appartenuto alla Danimarca e successivamente al Regno Unito, che lo cedette alla Germania nel 1890 in virtù del trattato di Helgoland-Zanzibar, l'arcipelago è composto da due isole (Helgoland e Helgoland-Düne), delle quali nessuna supera 1 km² di superficie. Il motivo dell'interesse tedesco al controllo di queste isole, tanto da concedere molto in cambio, risiedeva nella loro posizione strategica, che avrebbe permesso a chi le occupava di dominare e controllare gli accessi ai principali porti tedeschi sul Mare del Nord. Infatti la marina tedesca provvide immediatamente a fortificare pesantemente queste isole, trasformandole in un punto di difesa chiave contro eventuali attacchi da parte della flotta britannica in caso di guerra.
Tale posizione strategica fu largamente confermata dal ruolo che queste isole ebbero successivamente nell'impedire che la flotta britannica potesse avvicinarsi indisturbata ai porti germanici sul Mare del Nord. Fu, infatti, il teatro del primo scontro navale della prima guerra mondiale. Alla fine della seconda guerra mondiale gli inglesi provvidero infatti a far smantellare completamente le attrezzature militari presenti sulle isole.
Il 18 aprile 1947 la marina britannica eliminò alcune migliaia di tonnellate di dinamite, abbandonate dall'esercito tedesco, con una esplosione controllata, ritenuta la più grande non-nucleare della storia [3][4].
Nella cultura di massa
[modifica | modifica wikitesto]Cinema
- È il luogo principale dov'è stata tratta la storia della serie televisiva Helgoland 513.
Letteratura
[modifica | modifica wikitesto]- La principessa di Helgoland è un romanzo per ragazzi di Giovanni Rossi pubblicato da Fabbri Editori nel 1995.
- Molti fan della saga di Harry Potter hanno identificato l'isola come il luogo in cui potrebbe sorgere la prigione di Azkaban; questa deduzione è stata data dalla descrizione geografica fatta dall'autrice:
«"Arrivo or ora da Azkaban" aveva detto Caramell ansante, rovesciandosi in tasca un bel po' d'acqua dal bordo della bombetta, "in mezzo al Mare del Nord, sa, un volo orribile… i Dissennatori sono in tumulto…"»
Musica
[modifica | modifica wikitesto]L'isola dà il nome a una cantata composta da Anton Bruckner nel 1893 per grande orchestra e coro maschile e a un disco del 2010 dei Massive Attack.
Scienza
[modifica | modifica wikitesto]Carlo Rovelli ha intitolato Helgoland un saggio dedicato alla meccanica quantistica (Adelphi, 2020), in quanto Werner Heisenberg soggiornava nell'isola quando ebbe la prima intuizione sulla nuova teoria.
Economia
[modifica | modifica wikitesto]Dal punto di vista economico l'arcipelago è, al giorno d'oggi, un porto franco[5].
Galleria d'immagini
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L'Hummerbuden, la strada principale di Helgoland
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La grande scalinata tra il 1890 e il 1900
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Vista delle scogliere dalla parte alta dell'isola
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Nell'arcipelago possono circolare solamente carrelli elettrici con licenza speciale (Ausnahmegenehmigung).
- ^ a b Ente statistico dello Schleswig-Holstein - Dati sulla popolazione
- ^ Annalisa Lo Monaco, Helgoland: l'isola che Sopravvisse alla più grande Esplosione non-Nucleare della Storia, su Vanilla Magazine, 7 agosto 2017. URL consultato il 20 dicembre 2020.
- ^ Rovelli, Carlo, 1956-, Helgoland, Adelphi, 2020, ISBN 978-88-459-3505-3, OCLC 1202600593. URL consultato il 20 dicembre 2020.
- ^ Common system of value added tax (VAT) (‘the VAT Directive’), su europa.eu, 28 novembre 2006. URL consultato l'11 giugno 2014.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Helgoland
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (DE) Sito ufficiale, su helgoland.de.
- (EN) Helgoland, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 133719208 · LCCN (EN) n82151430 · GND (DE) 4024291-2 · J9U (EN, HE) 987007566954705171 |
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