Junior Eurovision Song Contest 2011

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Junior Eurovision Song Contest 2011
Le vincitrici della manifestazione, le Candy con il trofeo
EdizioneIX (9ª)
Periodo3 dicembre 2011
SedeArena Demircian, Erevan, Armenia (bandiera) Armenia
PresentatoreGohar Gasparyan
Avet Barseghyan
Emittente TVARMTV in Eurovisione
Partecipanti13
RitiriMalta (bandiera) Malta
Serbia (bandiera) Serbia
RitorniBulgaria (bandiera) Bulgaria
VincitoreGeorgia (bandiera) Georgia (2º)
con la canzone:
Candy Music
SecondoPaesi Bassi (bandiera) Paesi Bassi
TerzoBielorussia (bandiera) Bielorussia
Cronologia
20102012

La nona edizione del Junior Eurovision Song Contest si è svolta il 3 dicembre 2011 presso l'Arena Demircian di Erevan, in Armenia.

Il concorso si è articolato in un'unica finale condotta da Gohar Gasparyan e Avet Barseghyan, ed è stato trasmesso in 15 paesi (inclusa l'Australia). La durata totale del concorso è stata di 2 ore.

In questa edizione è stato confermato il ritorno della Bulgaria, mentre Malta e Serbia hanno annunciato il proprio ritiro.

Le vincitrici sono state le Candy per la Georgia con Candy Music.

Organizzazione

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La città che ha ospitato il Junior Eurovision Song Contest 2011

L'emittente televisiva armena ARMTV è stata incaricata dal comitato dell'Unione europea di radiodiffusione (UER) a ricevere l'onore di organizzare la manifestazione, diventando il primo paese a vincere il concorso, ed automaticamente organizzare l'edizione successiva.[1]

L'Arena Demircian, sede del Junior Eurovision Song Contest 2011.

Scelta della sede

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Il 18 gennaio 2011, l'UER e ARMTV confermarono che la sede sarebbe stata l'Arena Demircian, collocata nella capitale Erevan. L'arena, con una capienza di circa 7.000 persone, include una sala riservata ai concerti, una sala per gli eventi sportivi ed una sala conferenze.

Cambio superiore esecutivo

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Per il ruolo di supervisore esecutivo del concorso è stato designato l'olandese Sietse Bakker,[2] che succede allo svedese dimissionario Svante Stockselius.[3] Bakker lavorerà in stretta collaborazione con il nuovo supervisore esecutivo dell'Eurovision Song Contest, il norvegese Jon Ola Sand.[4]

In base alle dichiarazioni di Sietse Bakker l'evento è stato trasmesso in Eurovisione e sul sito web del JESC a partire dalle 19:30 CET ossia con 45 minuti di anticipo rispetto all'anno precedente. La decisione di anticipare l'evento è dovuta al fuso orario armeno. Infatti quando è cominciato lo show in Armenia erano le 22:30 e senza quell'anticipo, l'evento si sarebbe svolto in orari poco adeguati considerando il target giovanile della manifestazione.

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Il logo ufficiale dell'evento è stato reso noto il 15 luglio 2011. È stato disegnato da un team composto da professionisti di ARMTV, l'UER, in collaborazione con l'islandese Guðmundur Þór Kárason, già creatore del logo della serie per bambini Lazy Town.

Il logo rappresenta delle barre equalizzartici disposte a forma di montagna che alludono al Monte Ararat; monte che può essere facilmente scorto in tutta Erevan. Bakker durante la presentazione dello slogan e del logo ha affermato:

(EN)

«The logo is vibrant, young and playful. The slogan "Reach For The Top!" really reflects the ambition of the contestants, and hopefully inspires a young generation of Armenians to do the same.»

(IT)

«Il logo è vivace, giovanile e allegro. Lo slogan Reach For The Top! riflette davvero l'ambizione dei concorrenti e si spera che ispiri una giovane generazione di armeni a fare lo stesso.»

Come tradizione, tra una esibizione e l'altra sono state trasmesse le così chiamate cartoline. In questa edizione sono state tutte dedicate all'Armenia e alla sua gente ed in particolare ai sogni dei bambini armeni ed al loro realizzo. Diversamente da come è accaduto nelle scorse edizioni, i partecipanti del JESC non sono stati presenti nelle cartoline.

Di seguito sono elencati i contenuti delle cartoline di alcuni paesi:[5]

Presentatori ed ospiti

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A presentare lo spettacolo sono stati gli armeni Gohar Gasparyan e Avet Barseghyan.[6]

Ospiti speciali sono stati Sirusho e Vladimir Arzumanyan, quest'ultimo noto per aver dato la vittoria all'Armenia nella scorsa edizione del contest.[7] L'UER ha inoltre confermato la presenza di Molly Sandén come ospite speciale. In passato ha partecipato all'edizione 2006 del concorso in rappresentanza della Svezia, oltre ad aver partecipato a diverse edizioni del Melodifestivalen.

Vendita biglietti

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L'Unione europea di radiodiffusione ha fatto sapere che si potevano comprare i biglietti sia per il 3 dicembre, giorno in cui si è tenuto lo spettacolo in diretta, sia per il 2 dicembre, giorno in cui si è tenuta la seconda prova generale. La vendita dei biglietti del JESC 2011 è cominciata il 12 ottobre ed il costo del biglietto dello spettacolo è oscillato tra i 5 000 ed i 75 000 dram armeni (tra i 10 ed i 150 euro), mentre, per i biglietti della seconda prova generale il prezzo è oscillato tra i 2 000 ed i 15 000 dram armeni (dai 4 ai 30 euro).

Sistema di voto

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I cittadini di ogni stato partecipante hanno potuto votare chiamando da telefono fisso oppure tramite SMS, e conta per il 50% dei voti totali. Ogni Stato ha 10 preferiti e in base ai voti espressi si aggiudicano i punti: 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 10 e 12 per il preferito. Inoltre ogni paese ha una giuria che conta per il restante 50% dei voti. All'inizio, come ogni anno, tutti i paesi hanno ricevuto automaticamente 12 punti.

Come per l'Eurovision Song Contest 2012, a partire da questa edizione, è stata ripristinata la finestra-televoto. I telespettatori non hanno potuto più votare sin da prima che cominciassero le esibizioni, ma solo dopo che l'esecuzione di tutte le canzoni in concorso. La finestra televoto ha avuto una durata di 15 minuti.[8] I ricavi sono andati ad un'associazione onlus denominata World Vision. Inoltre, a causa del basso numero di paesi partecipanti, i portavoce di ciascun paese hanno letto tutti i risultati del televoto, non più, quindi, solo i punti da 8 a 12.

Stati partecipanti

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     Stati partecipanti

     Stati che hanno partecipato in passato ma non nel 2011

Stato[9] Artista[9] Brano[9] Lingua Processo di selezione
Armenia (bandiera) Armenia
(organizzatore)
Dalita Welcome to Armenia Armeno,
inglese
Junior Eurosong 2011, 17 settembre 2011
Belgio (bandiera) Belgio Femke Een kusje meer Olandese Junior Eurosong 2011, 30 settembre 2011
Bielorussia (bandiera) Bielorussia Lidzija Zablockaja Angely dobra Russo The Republican Children’s Contest, 23 settembre 2011
Bulgaria (bandiera) Bulgaria Ivan Ivanov Superhero Bulgaro Konkurs za detska pesen na Evroviziya 2011, 2 ottobre 2011
Georgia (bandiera) Georgia Candy Candy Music Georgiano,
inglese
Junior Eurovision 2011, 9 luglio 2011
Lettonia (bandiera) Lettonia Amanda Bašmakova Moondog Lettone Balss Pavēlnieks 2011
Lituania (bandiera) Lituania Paulina Skrabytė Debesys Lituano Vaikų Eurovizijos nacionalinė atranka 2011, 18 settembre 2011
Macedonia (bandiera) Macedonia Dorijan Dlaka Žimi ovoj frak Macedone Junior EuroSong 2011
Moldavia (bandiera) Moldavia Lerika No, No Rumeno,
inglese
Eurovisionul copiilor 2011, 6 ottobre 2011
Paesi Bassi (bandiera) Paesi Bassi Rachel Teenager Olandese,
inglese
Junior Songfestival 2011, 1º ottobre 2011
Russia (bandiera) Russia Ekaterina Rjabova Romeo and Juliet Russo Junior EuroSong 2011, 29 maggio 2011[10]
Svezia (bandiera) Svezia Erik Rapp Faller Svedese Interno; 11 ottobre 2011 per l'artista; 12 ottobre 2011 per il brano
Ucraina (bandiera) Ucraina Kristall Jevropa Ucraino Nacvidbir 2011[11]

La manifestazione si è svolta il 3 dicembre 2011 alle 19:30 CET; vi hanno gareggiato 13 paesi.

Nell'Interval Act si sono esibiti Molly Sandén con Spread a Little Light, Sirusho con una versione remix di Qélé, qélé ed infine il vincitore dell'edizione precedente Vladimir Arzumanyan con Mama.[7]

Stato Artista Brano Punti Posizione
1 Russia (bandiera) Russia Ekaterina Rjabova Romeo and Juliet 99 4
2 Lettonia (bandiera) Lettonia Amanda Bašmakova Moondog 31 13
3 Moldavia (bandiera) Moldavia Lerika No, No 78 6
4 Armenia (bandiera) Armenia Dalita Welcome to Armenia 85 5
5 Bulgaria (bandiera) Bulgaria Ivan Ivanov Superhero 60 8
6 Lituania (bandiera) Lituania Paulina Skrabytė Debesys 53 10
7 Ucraina (bandiera) Ucraina Kristall Jevropa 42 11
8 Macedonia (bandiera) Macedonia Dorijan Dlaka Žimi ovoj frak 31 12
09 Paesi Bassi (bandiera) Paesi Bassi Rachel Teenager 103 2
10 Bielorussia (bandiera) Bielorussia Lidzija Zablockaja Angely dobra 99 3
11 Svezia (bandiera) Svezia Erik Rapp Faller 57 9
12 Georgia (bandiera) Georgia Candy Candy Music 108 1
13 Belgio (bandiera) Belgio Femke Een kusje meer 64 7

12 punti

N. A Da
3 Bielorussia (bandiera) Bielorussia Moldavia, Russia, Ucraina
Georgia (bandiera) Georgia Armenia, Bielorussia, Lituania
2 Paesi Bassi (bandiera) Paesi Bassi Belgio, Lettonia
Russia (bandiera) Russia Bulgaria, Svezia
1 Belgio (bandiera) Belgio Paesi Bassi
Bulgaria (bandiera) Bulgaria Macedonia
Lituania (bandiera) Lituania Georgia

Trasmissione dell'evento e commentatori

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Televisione e radio

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Paese Emittente Stazione Commentatori Note
Armenia (bandiera) Armenia ARMTV Artak Vandanyan
Marianna Javakhyan
Australia (bandiera) Australia SBS SBS One Sconosciuto [12]
Belgio (bandiera) Belgio VRT Één Kristien Maes
Tom De Cock
Bielorussia (bandiera) Bielorussia BTRC Belarus 1 Denis Kur'jan
Bosnia ed Erzegovina (bandiera) Bosnia ed Erzegovina BHRT BHT1 Sconosciuto [13]
Bulgaria (bandiera) Bulgaria BNT BNT1 Elena Rosberg
Georgi Kušvaliev
Georgia (bandiera) Georgia GPB 1TV Temo Kvirkvelia
Lettonia (bandiera) Lettonia LTV LTV1 Markus Riva
Lituania (bandiera) Lituania LRT LTV 1 Darius Užkuraitis
Macedonia (bandiera) Macedonia MRT MRT 1 Elizabeta Cebova
Moldavia (bandiera) Moldavia TRM TRM1 Rusalina Rusu
Paesi Bassi (bandiera) Paesi Bassi NPO Nederland 3 Marcel Kuijer
Russia (bandiera) Russia VGTRK Rossija 1 Ol'ga Šelest
Svezia (bandiera) Svezia SVT SVT B Edward af Sillén
Ylva Hällen
Ucraina (bandiera) Ucraina NTU UA:Peršyj Timur Mirošnyčenko [14]
Paese Piattaforma
Mondo YouTube

Stati non partecipanti

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  • Malta (bandiera) Malta: la delegazione dell'emittente maltese PBS ha confermato l'assenza dell'isola in quest'edizione, citando gli scarsi risultati ottenuti nella manifestazione.
  • San Marino (bandiera) San Marino: l'emittente San Marino RTV aveva espresso interesse verso l'evento e si era iscritta provvisoriamente per partecipare al concorso. Tuttavia, il successivo 7 ottobre, il capo della delegazione sammarinese Alessandro Capicchioni ha dichiarato che il paese non avrebbe partecipato alla manifestazione poiché l'emittente non è stata capace di trovare il giusto rappresentante entro il tempo stabilito. Inoltre, ha aggiunto che il suo paese si sarebbe concentrato sulla partecipazione all'Eurovision Song Contest 2012 e che avrebbe sperato in un debutto del Titano al JESC nell'edizione successiva.
  • Serbia (bandiera) Serbia: l'emittente RTS, tramite il capo della delegazione Dragoljub Ilić, ha confermato il ritiro dalla manifestazione citando dei problemi finanziari.[15]
  1. ^ Copia archiviata, su eurovision.am. URL consultato il 14 febbraio 2010 (archiviato dall'url originale il 14 febbraio 2010). JESC 2011- ARMTV
  2. ^ Sietse Bakker supervisionerà l'Eurofestival dei più piccoli (EN)
  3. ^ Svante Stockselius dice addio all'Eurofestival (EN)
  4. ^ Jon Ola Sand scelto come nuovo supervisore esecutivo dell'Eurofestival
  5. ^ 3rd dress rehearsal | Live from Yerevan!
  6. ^ Yerevan: Gohar and Avet to host, su junioreurovision.tv.
  7. ^ a b Junior 2011: Sirusho, Vladimir as guests, su junioreurovision.tv.
  8. ^ Voting information | Live from Yerevan!
  9. ^ a b c (EN) Participants of Yerevan 2011, su junioreurovision.tv. URL consultato il 23 agosto 2021.
  10. ^ Katya Ryabova ritorna al JESC Archiviato il 3 giugno 2011 in Internet Archive.
  11. ^ Copia archiviata, su esc-time.com. URL consultato il 22 agosto 2011 (archiviato dall'url originale il 13 novembre 2018).
  12. ^ SBSONE TV Guide. URL consultato il 9 luglio 2021.
  13. ^ Anthony Granger, Where can I watch JESC 2011?, eurovoix.com, 12 marzo 2011. URL consultato il 7 settembre 2021.
  14. ^ ДПКЄ-2011: церемонія відкриття, NTU. URL consultato il 7 settembre 2021 (archiviato dall'url originale il 19 giugno 2013).
  15. ^ Serbia: RTS si ritira dal JESC (EN) Archiviato il 9 luglio 2011 in Internet Archive.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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