L'ultimo volo (film 2009)
L'ultimo volo | |
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Titolo originale | Le dernier vol |
Paese di produzione | Francia |
Anno | 2009 |
Durata | 98 min |
Genere | avventura, drammatico, sentimentale |
Regia | Karim Dridi |
Soggetto | Sylvain Estibal |
Sceneggiatura | Karim Dridi, Pascal Arnold, Rémi Waterhouse |
Produttore | Jean Cottin, Sidonie Dumas |
Produttore esecutivo | Souad Lamriki |
Casa di produzione | Gaumont, Les Films du Dauphin, France 3 Cinéma |
Fotografia | Antoine Monod |
Montaggio | Lise Beaulieu |
Musiche | Le Trio Joubran |
Scenografia | Johann George |
Costumi | Emmanuelle Pertus |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
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L'ultimo volo (Le dernier vol) è un film del 2009 diretto da Karim Dridi, basato sul romanzo Le dernier vol de Lancaster di Sylvain Estibal.
Trama
[modifica | modifica wikitesto]1933, deserto del Sahara: il famoso pilota inglese Bill Lancaster è scomparso assieme al suo velivolo, nel tentativo di compiere una traversata da Londra a Città del Capo. La compagna Marie Vallières de Beaumont, anch'essa aviatrice e avventuriera, si reca nel luogo della scomparsa per ritrovarlo.
Costretta a fermare il suo mezzo nel Ténéré, nei pressi di un avamposto di meharisti francesi, tenta senza successo di coinvolgere il capitano Vincent Brosseau e il tenente Antoine Chauvet nella propria ricerca. Così la donna si unisce a una spedizione guidata da Chauvet ed effettuata nel pericoloso territorio dei Tuareg. Le difficoltà incontrate faranno nascere dei sentimenti reciproci tra il tenente e Marie.
Produzione
[modifica | modifica wikitesto]Karim Dridi sviluppò il progetto a seguito della lettura del romanzo Le dernier vol de Lancaster del giornalista Sylvain Estibal. Il regista aveva visitato il deserto del Sahara ed era interessato a dirigere L'ultimo volo perché sentiva che l'adattamento del soggetto non sarebbe stato caratterizzato dal genere epico-romantico.[1]
Marion Cotillard accettò il ruolo di Marie dopo aver parlato con Dridi, che per tale personaggio si ispirò liberamente alla reale compagna di Lancaster, Chubbie Miller. Guillaume Canet dovette imparare la lingua tuareg per rendere credibile l'inserimento nella cultura berbera del tenente Chauvet.[2]
Originariamente, le riprese sarebbero dovute iniziare in Niger,[3] ma per ragioni di sicurezza il set venne trasferito a Merzouga, in Marocco.[4] Come conseguenza, i Tuareg del posto non poterono più prendere parte al film e ne vennero chiamati altri dal Mali.
Critica
[modifica | modifica wikitesto]La pellicola ricevette recensioni contrastanti: il principale motivo di elogio fu la fotografia di Antoine Monod, mentre non piacquero ad alcuni critici le somiglianze con Il tè nel deserto e Il paziente inglese.[1][5]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b (FR) Le dernier vol: retrouvailles du couple Cotillard-Canet sur fond d'ennui désertique, in Associated Press, 14 dicembre 2009. URL consultato il 23 agosto 2012 (archiviato dall'url originale il 23 agosto 2012).
- ^ (FR) Le Dernier Vol - Marion Cotillard et Guillaume Canet: Une romance bien réelle, in France Soir, 15 dicembre 2009. URL consultato il 23 agosto 2012 (archiviato dall'url originale il 23 agosto 2012).
- ^ (FR) Anthony Palou, Marion Cotillard, la passion d'une battante, in Le Figaro, 15 dicembre 2009. URL consultato il 23 agosto 2012.
- ^ (FR) Anthony Palou, Le dernier vol: huis clos en plein désert, in Le Figaro, 15 dicembre 2009. URL consultato il 23 agosto 2012.
- ^ (EN) Jordan Mintzer, The Last Flight, in Variety, 20 dicembre 2009. URL consultato il 23 agosto 2012 (archiviato dall'url originale il 23 agosto 2012).
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (FR) Sito ufficiale, su lederniervol.gaumont.fr. URL consultato il 23 agosto 2012 (archiviato dall'url originale l'11 luglio 2012).
- (EN) L'ultimo volo, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) L'ultimo volo, su AllMovie, All Media Network.
- (EN) Le dernier vol, su Rotten Tomatoes, Fandango Media, LLC.
- (EN, ES) L'ultimo volo, su FilmAffinity.
- (EN) L'ultimo volo, su Box Office Mojo, IMDb.com.
- (EN) L'ultimo volo, su BFI Film & TV Database, British Film Institute (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2018).