È compreso tra 70,6 ± 0,6 e 65,5 ± 0,3 milioni di anni fa (Ma),[1] preceduto dal Campaniano e seguito dal Daniano, che è il primo piano della successiva epoca del Paleocene, nonché inizio del periodo del Paleogene e dell'era cenozoica.
Il Maastrichtiano prende il nome dalla città olandese di Maastricht, nei pressi della quale furono identificate le prime rocce rappresentative di questo piano.
Il Maastrichtiano fu introdotto nella letteratura scientifica dal geologo belga André Dumont nel 1849, dopo aver studiato gli strati rocciosi di calcare del Chalk Group, vicino alla città olandese di Maastricht. Questi strati sono ora chiamati Formazione di Maastricht e sono noti per il contenuto di fossili del periodo, in particolare il gigantesco rettile marino Mosasaurus.
La base del Maastrichtiano è fissata dalla prima comparsa negli orizzonti stratigrafici di ammoniti della specie Pachydiscus neubergicus.
La successione sedimentaria delle rocce di Maastricht, originariamente scelta come località tipo, fu successivamente considerata incompleta.
Come GSSP,[2] il profilo stratigrafico di riferimento della Commissione Internazionale di Stratigrafia, fu quindi scelta la sezione della Grande Carrière affiorante lungo il corso del fiume Adour, vicino al villaggio di Tercis-les-Bains, nel sud-ovest della Francia.[3][4]
Esistevano già parecchie delle linee dei moderni uccelli, anche se molte differivano profondamente dai loro discendenti odierni, tanto che non possono essere considerati loro antenati, ma forme che si estinsero nel Cenozoico. Ad esempio il Vegavis iaai indica che c'erano almeno quattro distinte linee di Anseriformes: Anhimidae, Anatidae, Anseranatidae e Presbyornithidae (e forse Dromornithidae); c'era almeno una linea di Galliformes e anche i Gastornithiformes erano separati. È anche molto probabile che ci fosse almeno una linea di Charadriiformes, che i pinguini si stessero per separare dai loro parenti più prossimi o già lo avessero fatto, e che se i Metaves sono un gruppo valido, che fossero anch'essi distinti. Inoltre i Paleognathae erano già distinti dai Neognathae.
Genere di uccelli simili alle attuali anatre e oche, trovati nella Hornerstone Formation del New Jersey. È la più antica delle due specie note di Anatalavis. La specie più giovane è dell'Eocene inferiore ed è chiamata A. oxfordi.
Genere di uccelli carnivori. Solo una delle due specie note era presente nel Maastrichtiano. La specie tipo, A. archibaldi, fu scoperta nella Formazione Hell Creek, nel Montana.
Genere di uccelli non volatori con becco dentato, simili all'Hesperornis. La sola specie nota, Canadaga arctica, che viveva nelle acque basse del Canada settentrionale, era un uccello di grande taglia lungo più di un metro e mezzo[9] .
Caradriforme della Lance Creek Formation. Noto solo da frammenti di coracoide, le sue correlazioni evolutive non sono chiare. Una sola specie, C. major, è assegnata al genere Ceramornis.
Uccello non volatore simile ai ratiti. È possibile che le uova inizialmente attribuite al Titanosauro appartengano a questo genere. La sola specie nota proviene dalla Francia.
Parente primitivo dell'Hesperornis, questo non volatore dotato di denti viveva in acque dolci. La sola specie nota viveva negli estuari dei fiumi della Formazione Nmegt, in Mongolia.
Genere di uccelli della Lance Creek Formation, correlato all'Hesperornis. Noto solo da pochi frammenti del cranio; l'epiteto della specie è in onore di A. Skutch.
Genere poco noto di predatore troodontide della Mongolia, lungo poco meno di due metri. Il nome del genere deriva dai "borogoves", creature del poema Jabberwocky di Lewis Carroll. Noto solo da frammenti degli arti posteriori.
Ritenuto inizialmente un gufo gigante, i suoi resti sono stati trovati in Transilvania, per questo il nome della specie fa riferimento al conte Dracula.
Grande predatore argentino lungo fino a dieci metri. Aveva un muso corto e corna sopra gli occhi. Noto da un campione completo di tracce della pelle, che mostrano l'assenza di penne.
Piccolo dromaeosauride, uno tra i più iconici ( si suppone da dei resti,di incerta classificazione, di tale dinosauro che sarebbe sopravvissuto sino al Maastrichtiano)
^ab Commissione internazionale di stratigrafia, International Chronostratigraphic Chart, su stratigraphy.org, Unione internazionale di scienze geologiche. URL consultato l'8 marzo 2024.
^Odin G.S.; 2001: Numerical age calibration of the Campanian-Maastrichtian succession at Tercis-les-Bains (Landes, France) and in the Bottaccione Gorge (Italy), in: Odin G.S. (ed.): Characterisation and correlation from Tercis-les-Bains (Landes, SW France) to Europe and other continents, IUGS Special Publication (Monograph) Series 36; Developments in Palaeontology and Stratigraphy 19, Elsevier, p. 775-782.
^ab Weishampel, D. B.; Barrett, P. M.; Coria, R. A.; Le Loeuff, J.; Xu X.; Zhao X.; Sahni, A.; Gomani, E. M. P.; Noto, C. R., Dinosaur Distribution, in Weishampel, D. B.; Dodson, P.; Osmolska, H.. (a cura di), The Dinosauria (2nd), University of California Press, 2004, pp. 517–606, ISBN0-520-24209-2.
^Henderson (2005). Nano No More: The death of the pygmy tyrant. In "The origin, systematics, and paleobiology of Tyrannosauridae”, a symposium hosted jointly by Burpee Museum of Natural History and Northern Illinois University.
Odin G.S.; 2001: Numerical age calibration of the Campanian-Maastrichtian succession at Tercis-les-Bains (Landes, France) and in the Bottaccione Gorge (Italy), in: Odin G.S. (ed.): Characterisation and correlation from Tercis-les-Bains (Landes, SW France) to Europe and other continents, IUGS Special Publication (Monograph) Series 36; Developments in Palaeontology and Stratigraphy 19, Elsevier, p. 775-782.