Marvin Hagler

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Marvin Hagler
Hagler nel 1989
NazionalitàStati Uniti (bandiera) Stati Uniti
Altezza174 cm
Pugilato
CategoriaPesi medi
Termine carriera6 aprile 1987
Carriera
Incontri disputati
Totali67
Vinti (KO)62 (52)
Persi (KO)3 (0)
Pareggiati2
Palmarès
1980-87 Titolo mondiale WBC medi
1980-87 Titolo mondiale WBA medi
1983-87 Titolo mondiale IBF medi
 

Marvelous Marvin Nathaniel Hagler (Newark, 23 maggio 1954Bartlett, 13 marzo 2021) è stato un pugile e attore statunitense, campione del mondo dei pesi medi unanimemente riconosciuto dal 1980 al 1987.

Nel 1982, siccome i commentatori di boxe rifiutavano di chiamarlo con l'appellativo marvelous ("meraviglioso"), datogli dai suoi fan, cambiò legalmente il suo nome in Marvelous Marvin Hagler. La International Boxing Hall of Fame lo ha riconosciuto fra i più grandi pugili di ogni tempo.

Gli inizi e la carriera dilettantistica

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Hagler nasce il 23 maggio 1954 a Newark nel New Jersey, dove cresce allevato dalla sola madre. A seguito delle sommosse accadute a Newark nell'estate del 1967, la famiglia di Hagler si trasferisce a Brockton (Massachusetts), città natale dell'altrettanto celebre peso massimo Rocky Marciano. Qui nel 1969 il giovane Marvin conosce l'arte del pugilato presso la palestra dei fratelli Petronelli. Nel 1973 Hagler diviene il campione nazionale per la categoria 165 libbre con la vittoria su Terry Dobbs di Atlanta. In quell'occasione Hagler viene nominato il miglior pugile del torneo, vincendo quattro incontri, due dei quali per KO.

Carriera professionistica

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Nel 1973 passa al professionismo combattendo soprattutto nel Massachusetts e scalando rapidamente le classifiche. Per trovare avversari di livello, va a combattere contro i migliori pugili di Filadelfia, città con una grande tradizione per il pugilato negli Stati Uniti. Qui la carriera di Hagler ha un rallentamento a causa di due sconfitte ai punti contro Bobby Watts (il 13 gennaio 1976 allo Spectrum di Filadelfia) e contro Willie Monroe (il 9 marzo 1976 sempre allo Spectrum).

In questo periodo Hagler soffre vedendo pugili meno validi di lui avere occasioni di incontri validi per il titolo mondiale contro Carlos Monzón e Hugo Corro. Tuttavia queste momentanee difficoltà servono a fortificare il carattere del giovane Hagler, che vendica rapidamente le due sconfitte battendo per KO nelle rivincite sia Monroe sia Watts. Hagler diviene un idolo sia per gli appassionati del Massachusetts sia per quelli di Filadelfia e viene notato dal promoter Bob Arum con il quale firma un contratto.

Da questo momento Hagler diviene per alcuni anni il numero 1 nella classifica degli sfidanti per il titolo mondiale dei pesi medi senza avere l'occasione di combattere per il titolo.

Hagler-Antuofermo

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Finalmente Hagler ha la sua occasione per il titolo mondiale dei pesi medi WBC e WBA e il 30 novembre 1979 incontra il campione Vito Antuofermo a Las Vegas. L'incontro diventa subito durissimo. Dopo 10 riprese Hagler conduce ma non riesce a finire l'avversario, si limita a gestire il match. Antuofermo ne approfitta per gettarsi coraggiosamente all'attacco nel tentativo di riaprire l'incontro. Alla fine la giuria emette un verdetto di parità (141-145, 144-142, 143-143) che consente ad Antuofermo di mantenere la cintura di Campione del Mondo[1]. Dopo il match, Antuofermo fu costretto a sottoporsi a ben settanta punti di sutura per le ferite riportate[2]. L'incontro è dichiarato Sorpresa dell'anno 1979 dalla rivista specializzata Ring Magazine[3]. Hagler deve ancora attendere per il titolo mondiale.

Campione del mondo

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Alcuni mesi dopo Antuofermo perde il titolo con l'inglese Alan Minter. Hagler è il primo sfidante e sfida il campione in trasferta a Londra il 27 settembre 1980. Dopo avergli aperto una profonda ferita al sopracciglio già alla prima ripresa, lo statunitense batte il britannico per KOT al 3º round diventando così finalmente campione del mondo dei pesi medi per la WBC e la WBA[4].

Hagler difende il titolo in due incontri disputati al Garden di Boston contro il futuro campione dei supermedi Fulgencio Obelmejias (vittoria per KOT all'8º round) e contro l'ex-campione Vito Antuofermo. Il match termina con un verdetto in favore di Hagler per ferita al 5º round, quando il viso dell'italo-americano è divenuto una maschera di sangue[5].

Seguono altre vittoriose difese del titolo contro Mustafa Hamsho, William Lee, Obelmejias in una rivincita svoltasi a Sanremo in Italia, Tony Sibson[6]. Tutte vittorie ottenute per atterramenti prima del limite.

Il 27 maggio 1983 incontra Wilford Scypion e vince per KO alla 4ª ripresa nell'incontro inaugurale per l'attribuzione del titolo mondiale dei medi della nuova federazione IBF[7]. Hagler, pertanto, aggiunge al suo palmares una nuova cintura e continua ad essere l'unico campione del mondo dei pesi medi, possedendo le cinture di tutte le federazioni internazionali riconosciute (WBC, WBA, IBF).

Hagler-Durán

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Il 10 novembre 1983 presso il Caesars Palace di Las Vegas, Hagler incontra Roberto Durán, il celebre campione panamense soprannominato "Mani di pietra". Durán è il primo sfidante al titolo di Hagler che riesce a concludere in piedi l'incontro dopo 15 round: Hagler mantiene il titolo con una vittoria ai punti con verdetto unanime sebbene di misura (144-142, 146-145, 144-143 i cartellini dei tre giudici). Anche se in evidente sovrappeso il pugile panamense fu l'unico dei 12 sfidanti a impensierire seriamente il Campione del Mondo dei medi[8]. Hagler fu dichiarato Fighter of the year per il 1983 dalla rivista Ring Magazine[3].

Hagler-Roldán

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Il 30 marzo 1984 a Las Vegas c'è la difesa del titolo contro l'argentino Juan Domingo Roldán: Hagler vince per KOT al 10º round, tuttavia l'incontro rimane celebre perché Hagler subisce al primo round l'unico knockdown della sua carriera, anche se pare evidente che sia solo scivolato[9].

Hagler-Hearns

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Lo stesso argomento in dettaglio: Marvin Hagler vs. Thomas Hearns.

Il 15 aprile 1985 Hagler difende le sue cinture contro Thomas Hearns per l'incontro che viene pubblicizzato dai media come The War ("La Guerra"). L'incontro, nonostante si sia risolto in tre round a favore di Hagler, viene ricordato come uno tra i più violenti e spettacolari tra pesi medi, anche per il valore dei due pugili. Hearns ebbe la meglio nel primo round sfruttando il suo gancio destro essendo dotato di superiore allungo rispetto ad Hagler più basso di statura. Tuttavia la differenza tra i due pugili fu la capacità di incassare i colpi: Hearns, di mascella più fragile rispetto ad Hagler, fu colpito con un largo destro e messo KO alla terza ripresa. Va ricordato che Thomas Hearns riportò una frattura alla mano destra nel primo round a seguito di un colpo fortissimo portato a segno e dovette quindi continuare il match utilizzando solo la mano sinistra per colpire l'avversario[10]. Il match fu dichiarato fight of the year 1985 dalla rivista specializzata Ring Magazine[3] e, nel 1996, fu inserito al 7º posto nella lista dei 100 più grandi combattimenti di tutti i tempi con titolo in palio[11]. Hagler fu dichiarato Fighter of the year per il 1985[3].

Marvelous vs The Beast (Hagler-Mugabi)

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L'avversario successivo l'anno seguente diviene John Mugabi (soprannominato The Beast, "La Bestia") un pugile di origine ugandese che si presenta alla sfida con il campione con il record immacolato di 26 incontri vinti su 26 disputati, tutti incontri conclusi per atterramento dell'avversario prima del limite. L'incontro si svolge a Las Vegas il 10 marzo 1986 ed è passato alla storia come uno tra i più violenti incontri dell'epoca moderna della boxe: i due pugili si affrontano in una battaglia a chi picchia più duro arrivando a trascurare in alcuni momenti ogni tipo di difesa. Hagler vince, in quello che risulterà essere l'ultimo suo incontro vittorioso, per KO all'11º round[12].

Hagler-Leonard: The Super Fight

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Lo stesso argomento in dettaglio: Marvin Hagler vs. Sugar Ray Leonard.

Il 6 aprile 1987 Hagler incontra Sugar Ray Leonard in un match riconosciuto valido per il titolo dalla sola WBC. Perde l'incontro ai punti per decisione non unanime dei giudici. L'esito dell'incontro rimane molto controverso e fa discutere gli appassionati di pugilato ancora oggi. Alcuni sostengono che Hagler abbia patito in quell'incontro la tecnica sopraffina (per quanto anche Hagler non fosse poi da meno) e soprattutto la personalità di Leonard, ma di fatto pagò forse l'errore d'aver accettato un incontro sulle 12 riprese anziché sulle ancora previste 15, distanza questa che gli avrebbe probabilmente fatto avere la meglio sull'avversario. Le statistiche dell'incontro riportano che Leonard portò a segno 306 colpi contro i 291 di Hagler, a dimostrazione dell'estremo equilibrio tra i due pugili[13]. Di fatto, Hagler non ha mai accettato il verdetto dell'incontro con Leonard, ritenendo la sconfitta immeritata e decidendo di conseguenza di abbandonare il pugilato definendosi stanco della politica che manovra lo sport. Ritirandosi, Hagler rinunciò a borse di milioni di dollari già prospettate dagli organizzatori americani che volevano lanciare una rivincita con Leonard.[14][15][16] L'incontro fu dichiarato contemporaneamente combattimento dell'anno e Sorpresa dell'anno 1987 dalla rivista specializzata Ring Magazine[3] e, nel 1996, fu inserito all'88º posto nella lista dei 100 più grandi combattimenti di tutti i tempi con titolo in palio[11].

Risultati nel pugilato

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N. Risultato Record Avversario Tipo Round, tempo Data Località Note
67 Sconfitta 62-3-2 Stati Uniti (bandiera) Sugar Ray Leonard SD 12 6 aprile 1987 Stati Uniti (bandiera) Caesars Palace, Paradise, Nevada, U.S. Perde titoli WBC, The Ring, e Lineare dei pesi medi
66 Vittoria 62–2–2 Uganda (bandiera) John Mugabi KO 11 (12), 1:29 10 marzo 1986 Stati Uniti (bandiera) Caesars Palace, Paradise, Nevada, U.S. Difende titoli WBA, WBC, IBF, The Ring, e Lineare dei pesi medi
65 Vittoria 61–2–2 Stati Uniti (bandiera) Thomas Hearns TKO 3 (12), 1:52 15 aprile 1985 Stati Uniti (bandiera) Caesars Palace, Paradise, Nevada, U.S. Difende titoli WBA, WBC, IBF, The Ring, e Lineare dei pesi medi
64 Vittoria 60–2–2 Siria (bandiera) Mustafa Hamsho TKO 3 (15), 2:31 19 ottobre 1984 Stati Uniti (bandiera) Madison Square Garden, New York, New York, U.S. Difende titoli WBA, WBC, IBF, The Ring, e Lineare dei pesi medi
63 Vittoria 59–2–2 Argentina (bandiera) Juan Roldán TKO 10 (15), 0:39 30 marzo 1984 Stati Uniti (bandiera) Riviera, Winchester, Nevada, U.S. Difende titoli WBA, WBC, IBF, The Ring, e Lineare dei pesi medi
62 Vittoria 58–2–2 Panama (bandiera) Roberto Durán UD 15 10 novembre 1983 Stati Uniti (bandiera) Caesars Palace, Paradise, Nevada, U.S. Difende titoli WBA, WBC, IBF, The Ring, e Lineare dei pesi medi
61 Vittoria 57–2–2 Stati Uniti (bandiera) Wilford Scypion KO 4 (15), 2:47 27 maggio 1983 Stati Uniti (bandiera) Civic Center, Providence, Rhode Island, U.S. Difende titoli The Ring e Lineare dei pesi medi;
Vince titolo IBF dei pesi medi
60 Vittoria 56–2–2 Regno Unito (bandiera) Tony Sibson TKO 6 (15), 2:40 11 febbraio 1983 Stati Uniti (bandiera) Centrum, Worcester, Massachusetts, U.S. Difende titoli WBA, WBC, The Ring, e Lineare dei pesi medi
59 Vittoria 55–2–2 Venezuela (bandiera) Fulgencio Obelmejias TKO 5 (15), 2:35 30 ottobre 1982 Italia (bandiera) Teatro Ariston, Sanremo, Italia Difende titoli WBA, WBC, The Ring, e Lineare dei pesi medi
58 Vittoria 54–2–2 Stati Uniti (bandiera) William Lee TKO 1 (15), 1:07 7 marzo 1982 Stati Uniti (bandiera) Bally's Park Place, Atlantic City, New Jersey, U.S. Difende titoli WBA, WBC, The Ring, e Lineare dei pesi medi
57 Vittoria 53–2–2 Siria (bandiera) Mustafa Hamsho TKO 11 (15), 2:09 3 ottobre 1981 Stati Uniti (bandiera) Horizon, Rosemont, Illinois, U.S. Difende titoli WBA, WBC, The Ring, e Lineare dei pesi medi
56 Vittoria 52–2–2 Italia (bandiera) Vito Antuofermo RTD 4 (15), 3:00 13 giugno 1981 Stati Uniti (bandiera) Boston Garden, Boston, Massachusetts, U.S. Difende titoli WBA, WBC, The Ring, e Lineare dei pesi medi
55 Vittoria 51–2–2 Venezuela (bandiera) Fulgencio Obelmejias TKO 8 (15), 0:20 17 gennaio 1981 Stati Uniti (bandiera) Boston Garden, Boston, Massachusetts, U.S. Difende titoli WBA, WBC, The Ring, e Lineare dei pesi medi
54 Vittoria 50–2–2 Regno Unito (bandiera) Alan Minter TKO 3 (15), 1:45 27 settembre 1980 Regno Unito (bandiera) Wembley Arena, Londra, Inghilterra Vince titoli WBA, WBC, The Ring, e Lineare dei pesi medi
53 Vittoria 49–2–2 Messico (bandiera) Marcos Geraldo UD 10 17 maggio 1980 Stati Uniti (bandiera) Caesars Palace, Paradise, Nevada, U.S.
52 Vittoria 48–2–2 Stati Uniti (bandiera) Bobby Watts TKO 2 (10) 19 aprile 1980 Stati Uniti (bandiera) Cumberland County Civic Center, Portland, Maine, U.S.
51 Vittoria 47–2–2 Algeria (bandiera) Loucif Hamani KO 2 (10), 1:42 16 febbraio 1980 Stati Uniti (bandiera) Cumberland County Civic Center, Portland, Maine, U.S.
50 Pareggio 46–2–2 Italia (bandiera) Vito Antuofermo SD 15 30 novembre 1979 Stati Uniti (bandiera) Caesars Palace, Paradise (Nevada), U.S. Per i titoli WBA, WBC, The Ring, e Lineare dei pesi medi
49 Vittoria 46–2–1 Argentina (bandiera) Norberto Rufino Cabrera TKO 8 (10) 30 giugno 1979 Monaco (bandiera) Esplanade de Fontvieille, Monte Carlo, Monaco
48 Vittoria 45–2–1 Stati Uniti (bandiera) Jamie Thomas TKO 3 (10), 2:38 26 maggio 1979 Stati Uniti (bandiera) Cumberland County Civic Center, Portland, Maine, U.S.
47 Vittoria 44–2–1 Stati Uniti (bandiera) Bob Patterson TKO 3 (10), 1:00 12 marzo 1979 Stati Uniti (bandiera) Civic Center, Providence, Rhode Island, U.S.
46 Vittoria 43–2–1 Stati Uniti (bandiera) Sugar Ray Seales TKO 1 (10), 1:26 3 febbraio 1979 Stati Uniti (bandiera) Boston Garden, Boston, Massachusetts, U.S.
45 Vittoria 42–2–1 Stati Uniti (bandiera) Willie Warren TKO 7 (10) 11 novembre 1978 Stati Uniti (bandiera) Boston Garden, Boston, Massachusetts, U.S.
44 Vittoria 41–2–1 Stati Uniti (bandiera) Bennie Briscoe UD 10 24 agosto 1978 Stati Uniti (bandiera) Spectrum, Filadelfia, Pennsylvania, U.S.
43 Vittoria 40–2–1 Regno Unito (bandiera) Kevin Finnegan TKO 7 (10) 13 maggio 1978 Stati Uniti (bandiera) Boston Garden, Boston, Massachusetts, U.S.
42 Vittoria 39–2–1 Stati Uniti (bandiera) Doug Demmings TKO 8 (10) 7 aprile 1978 Stati Uniti (bandiera) Grand Olympic Auditorium, Los Angeles, California, U.S.
41 Vittoria 38–2–1 Regno Unito (bandiera) Kevin Finnegan TKO 9 (10) 4 marzo 1978 Stati Uniti (bandiera) Boston Garden, Boston, Massachusetts, U.S.
40 Vittoria 37–2–1 Stati Uniti (bandiera) Mike Colbert TKO 12 (15) 26 novembre 1977 Stati Uniti (bandiera) Boston Garden, Boston, Massachusetts, U.S. Vince il titolo vacante dei pesi medi del Massachusetts
39 Vittoria 36–2–1 Canada (bandiera) Jim Henry UD 10 15 ottobre 1977 Stati Uniti (bandiera) Marvel Gymnasium, Providence, Rhode Island, U.S.
38 Vittoria 35–2–1 Stati Uniti (bandiera) Ray Phillips TKO 7 (10), 1:11 24 settembre 1977 Stati Uniti (bandiera) Boston Garden, Boston, Massachusetts, U.S.
37 Vittoria 34–2–1 Stati Uniti (bandiera) Willie Monroe TKO 2 (10), 1:46 23 agosto 1977 Stati Uniti (bandiera) Spectrum, Filadelfia, Pennsylvania, U.S. Vince il titolo vacante North American dei pesi medi
36 Vittoria 33–2–1 Stati Uniti (bandiera) Roy Jones TKO 3 (10), 2:10 10 giugno 1977 Stati Uniti (bandiera) Civic Center, Hartford, Connecticut, U.S.
35 Vittoria 32–2–1 Guyana (bandiera) Reggie Ford KO 3 (10), 2:14 16 marzo 1977 Stati Uniti (bandiera) Boston Arena, Boston, Massachusetts, U.S.
34 Vittoria 31–2–1 Stati Uniti (bandiera) Willie Monroe TKO 12 (12), 1:20 15 febbraio 1977 Stati Uniti (bandiera) John B. Hynes Memorial Auditorium, Boston, Massachusetts, U.S.
33 Vittoria 30–2–1 Stati Uniti (bandiera) George Davis TKO 6 (10), 2:56 21 dicembre 1976 Stati Uniti (bandiera) John B. Hynes Memorial Auditorium, Boston, Massachusetts, U.S.
32 Vittoria 29–2–1 Stati Uniti (bandiera) Eugene Hart RTD 8 (10) 14 settembre 1976 Stati Uniti (bandiera) Spectrum, Philadelphia, Pennsylvania, U.S.
31 Vittoria 28–2–1 Stati Uniti (bandiera) DC Walker TKO 6 (10) 3 agosto 1976 Stati Uniti (bandiera) Schneider Arena, North Providence, Rhode Island, U.S.
30 Vittoria 27–2–1 Stati Uniti (bandiera) Bob Smith TKO 5 (10), 2:05 2 giugno 1976 Stati Uniti (bandiera) Roseland Ballroom, Taunton, Massachusetts, U.S.
29 Sconfitta 26–2–1 Stati Uniti (bandiera) Willie Monroe UD 10 9 marzo 1976 Stati Uniti (bandiera) Spectrum, Filadelfia, Pennsylvania, U.S.
28 Vittoria 26–1–1 Stati Uniti (bandiera) Matt Donovan TKO 2 (10), 2:40 7 febbraio 1976 Stati Uniti (bandiera) Boston Arena, Boston, Massachusetts, U.S.
27 Sconfitta 25–1–1 Stati Uniti (bandiera) Bobby Watts MD 10 13 gennaio 1976 Stati Uniti (bandiera) Spectrum, Filadelfia, Pennsylvania, U.S.
26 Vittoria 25–0–1 Stati Uniti (bandiera) Johnny Baldwin UD 10 20 dicembre 1975 Stati Uniti (bandiera) John B. Hynes Memorial Auditorium, Boston, Massachusetts, U.S.
25 Vittoria 24–0–1 Stati Uniti (bandiera) Lamont Lovelady TKO 7 (10) 30 settembre 1975 Stati Uniti (bandiera) Boston Garden, Boston, Massachusetts, U.S.
24 Vittoria 23–0–1 Stati Uniti (bandiera) Jesse Bender KO 1 (10), 1:38 7 agosto 1975 Stati Uniti (bandiera) Exposition Building, Portland, Maine, U.S.
23 Vittoria 22–0–1 Stati Uniti (bandiera) Jimmy Owens DQ 6 (10) 24 maggio 1975 Stati Uniti (bandiera) Brockton High School Gymnasium, Brockton, Massachusetts, U.S. Owens squalificato per ripetuti abbracci
22 Vittoria 21–0–1 Stati Uniti (bandiera) Jimmy Owens SD 10 14 aprile 1975 Stati Uniti (bandiera) Boston Arena, Boston, Massachusetts, U.S.
21 Vittoria 20–0–1 Stati Uniti (bandiera) Joey Blair KO 2 (10), 2:22 31 marzo 1975 Stati Uniti (bandiera) Harvard Club, Boston, Massachusetts, U.S.
20 Vittoria 19–0–1 Stati Uniti (bandiera) Dornell Wigfall KO 6 (10), {1:25 15 febbraio 1975 Stati Uniti (bandiera) Brockton High School Gymnasium, Brockton, Massachusetts, U.S.
19 Vittoria 18–0–1 Stati Uniti (bandiera) DC Walker TKO 2 (10), 2:58 20 dicembre 1974 Stati Uniti (bandiera) Boston Garden, Boston, Massachusetts, U.S.
18 Pareggio 17–0–1 Stati Uniti (bandiera) Sugar Ray Seales MD 10 Nov 26, 1974 Stati Uniti (bandiera) Center Coliseum, Seattle, Washington, U.S.
17 Vittoria 17–0 Stati Uniti (bandiera) George Green KO 1 (10), 0:30 16 novembre 1974 Stati Uniti (bandiera) Brockton High School Gymnasium, Brockton, Massachusetts, U.S.
16 Vittoria 16–0 Stati Uniti (bandiera) Morris Jordan TKO 4 (10), 2:20 29 ottobre 1974 Stati Uniti (bandiera) Brockton High School Gymnasium, Brockton, Massachusetts, U.S.
15 Vittoria 15–0 Stati Uniti (bandiera) Sugar Ray Seales UD 10 30 agosto 1974 Stati Uniti (bandiera) WNAC-TV Studio, Boston, Massachusetts, U.S.
14 Vittoria 14–0 Stati Uniti (bandiera) Peachy Davis KO 1 (10), 1:00 13 agosto 1974 Stati Uniti (bandiera) Sargent Field, New Bedford (Massachusetts), U.S.
13 Vittoria 13–0 Stati Uniti (bandiera) Bobby Williams TKO 3 (10), 1:11 16 luglio 1974 Stati Uniti (bandiera) Boston Arena, Boston, Massachusetts, U.S.
12 Vittoria 12–0 Stati Uniti (bandiera) Curtis Phillips TKO 5 (10) 30 maggio 1974 Stati Uniti (bandiera) Exposition Building, Portland, Maine, U.S.
11 Vittoria 11–0 Stati Uniti (bandiera) James Redford TKO 2 (10) 4 maggio 1974 Stati Uniti (bandiera) Brockton High School Gymnasium, Brockton, Massachusetts, U.S.
10 Vittoria 10–0 Stati Uniti (bandiera) Tracy Morrison TKO 8 (10), 2:04 5 aprile 1974 Stati Uniti (bandiera) WNAC-TV Studio, Boston, Massachusetts, U.S.
9 Vittoria 9–0 Stati Uniti (bandiera) Bob Harrington KO 5 (10), 2:00 5 febbraio 1974 Stati Uniti (bandiera) Boston Garden, Boston, Massachusetts, U.S.
8 Vittoria 8–0 Stati Uniti (bandiera) James Redford KO 4 (8) 18 dicembre 1973 Stati Uniti (bandiera) John B. Hynes Memorial Auditorium, Boston, Massachusetts, U.S.
7 Vittoria 7–0 Stati Uniti (bandiera) Manny Freitas TKO 1 (8), 1:33 6 dicembre 1973 Stati Uniti (bandiera) Exposition Building, Portland, Maine, U.S.
6 Vittoria 6–0 Stati Uniti (bandiera) Cocoa Kid KO 2 (8) 17 novembre 1973 Stati Uniti (bandiera) Brockton, Massachusetts, U.S.
5 Vittoria 5–0 Stati Uniti (bandiera) Cove Green TKO 4 (8), 1:27 26 ottobre 1973 Stati Uniti (bandiera) Brockton High School Gymnasium, Brockton, Massachusetts, U.S.
4 Vittoria 4–0 Stati Uniti (bandiera) Dornell Wigfall PTS 8 6 ottobre 1973 Stati Uniti (bandiera) Brockton High School Gymnasium, Brockton, Massachusetts, U.S.
3 Vittoria 3–0 Stati Uniti (bandiera) Muhammed Smith KO 2 (6) 8 agosto 1973 Stati Uniti (bandiera) Boston Arena, Boston, Massachusetts, U.S.
2 Vittoria 2–0 Stati Uniti (bandiera) Sonny Williams UD 6 25 luglio 1973 Stati Uniti (bandiera) Boston Arena, Boston, Massachusetts, U.S.
1 Vittoria 1–0 Stati Uniti (bandiera) Terry Ryan KO 2 (4) 18 maggio 1973 Stati Uniti (bandiera) Brockton High School Gymnasium, Brockton, Massachusetts, U.S.

Caratteristiche tecniche

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Da un punto di vista stilistico la boxe di Hagler era quella di un forte aggressore, focalizzata a mettere una costante e feroce pressione sull'avversario tramite continue e potenti raffiche di colpi. Caratteristica non comune però per un pugile con questo stile di combattimento era la sua capacità di esercitare efficacemente tale pressione tanto all'interno quanto all'esterno della guardia dell'avversario, grazie a un bagaglio tecnico tale da consentirgli di poter combattere indifferentemente con guardia destrorsa o mancina. Altra peculiarità di Hagler legata al suo notevole bagaglio tecnico era la sua capacità di eludere i colpi avversari che lo rendeva, nonostante il suo approccio solitamente molto aggressivo agli incontri, un bersaglio difficile da colpire. In aggiunta a questo, Hagler disponeva di una mascella solida che gli consentiva di incassare notevoli quantità di colpi: a riprova di questo è il fatto di aver subito un unico atterramento in carriera durante l'incontro con Juan Domingo Roldán, seppur dovuto con molta evidenza ad una scivolata e che Hagler ha più volte sminuito definendolo "un episodio senza importanza".

Carriera cinematografica e televisiva

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Durante e dopo la carriera pugilistica Hagler girò alcuni spot pubblicitari. In seguito si trasferì in Italia, a Rozzano, ed intraprese la carriera di attore, venendo accreditato come Marvelous Marvin Hagler. In particolare interpretò il personaggio di un marine nei film Indio ed Indio 2. Nel 1997 fu al fianco di Terence Hill nel film Potenza virtuale[17].

Hagler svolse il ruolo di commentatore tecnico di pugilato per la televisione britannica.

L'ex pugile dei mediomassimi Robbie Sims è il fratello di Hagler.[18] Hagler ebbe cinque figli dalla sua prima moglie Bertha: Charelle, Celeste, James, Marvin Jr. e Gentry. Anche se possedeva una casa a Bartlett, New Hampshire, Hagler viveva abitualmente in Italia a Quinto de' Stampi, frazione del comune di Rozzano[19] Nel maggio 2000, ha sposato in seconde nozze una ragazza italiana di nome Kay, a Pioltello.[20] Era un grande tifoso della Sampdoria.

Il 13 marzo 2021, la moglie di Hagler, Kay, ha annunciato che era morto per cause naturali nella sua casa nel New Hampshire all'età di 66 anni. Suo figlio James ha detto che suo padre è stato portato in un ospedale del New Hampshire dopo aver avvertito dolori al petto e difficoltà respiratorie.[21][22]

Riferimenti nella cultura di massa

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  1. ^ Antuofermo e quella battaglia con Hagler, a Las Vegas
  2. ^ 70 punti di sutura al volto del pugile che ha fermato Hagler, su dabitonto.com.
  3. ^ a b c d e Premiati dalla rivista Ring Magazine, su ringtv.craveonline.com. URL consultato il 29 gennaio 2013 (archiviato dall'url originale il 7 marzo 2013).
  4. ^ Alan Minter vs. Marvin Hagler
  5. ^ Marvin Hagler vs. Vito Antuofermo (secondo incontro)
  6. ^ Marvin Hagler vs. Tony Sibson
  7. ^ Marvin Hagler vs. Wilford Scypion
  8. ^ Marvin Hagler vs. Roberto Durán
  9. ^ Marvin Hagler vs. Juan Domingo Roldán
  10. ^ Marvin Hagler vs. Thomas Hearns
  11. ^ a b I 100 migliori match di pugilato con il titolo in palio
  12. ^ Marvin Hagler vs. John Mugabi
  13. ^ Marvin Hagler vs. Sugar Ray Leonard
  14. ^ Emanuela Audisio, Leonard, è vera gloria?, in la Repubblica, 8 aprile 1987.
  15. ^ Gianni Minà, La boxe perduta, in la Repubblica, 9 aprile 1987.
  16. ^ "Non ci sarà rivincita tra Leonard e Hagler", in la Repubblica, 18 aprile 1987.
  17. ^ Marvelous Marvin Hagler su IMDb, su imdb.com.
  18. ^ Damian & Brian Hughes, The Marvelous Marvin Hagler Story (PDF), su p21. The Marvin Hagler Story, 23 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 23 agosto 2018).
  19. ^ Boxing—Then & Now[collegamento interrotto]
  20. ^ Marvin Hagler – Corriere.it News Article, su archiviostorico.corriere.it. URL consultato il 16 maggio 2014.
  21. ^ Boxer Marvelous Marvin Hagler dead at 66, wife says, New York Daily News, 13 marzo 2021. URL consultato il 14 marzo 2021.
  22. ^ (EN) Boxing legend Hagler dies aged 66, in BBC Sport. URL consultato il 14 marzo 2021.
  23. ^ Riccardo Crivelli, Hagler gira il mondo per il bene dei bambini, in La Gazzetta dello Sport, 14 febbraio 2008.
  24. ^ Gabriele Anello, Hagler, cuore blucerchiato: «La Samp è la mia squadra», su sampnews24.com, 16 dicembre 2016.

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