Museo nazionale etrusco di Villa Giulia
Museo nazionale etrusco | |
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La facciata del palazzo di Villa Giulia, sede del museo | |
Ubicazione | |
Stato | Italia |
Località | Roma |
Indirizzo | piazzale di Villa Giulia, 9 |
Coordinate | 41°55′07.09″N 12°28′34.55″E |
Caratteristiche | |
Tipo | Archeologia |
Istituzione | 1889 |
Fondatori | Felice Barnabei[1] |
Apertura | 1889 |
Direttore | Luana Toniolo |
Visitatori | 80 266 (2023)[2] |
Sito web | |
Il Museo nazionale etrusco di Villa Giulia, noto anche come ETRU, è un museo statale italiano dedicato alle civiltà etrusca e falisca ospitato negli ambienti di villa Giulia e villa Poniatowski a Roma. Di proprietà del Ministero della cultura esso è annoverato dal 2016 tra gli istituti museali dotati di autonomia speciale.[3]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Con la sede nella villa rinascimentale di Papa Giulio III[4] (costruita come residenza suburbana fra il 1551 e il 1553 da un progetto di Jacopo Barozzi detto il Vignola, Giorgio Vasari e Bartolomeo Ammannati[5]), il museo nazionale etrusco è stato fondato nel 1889 per raccogliere insieme tutte le antichità pre-Romane del Lazio, dell'Etruria meridionale e dell'Umbria appartenenti alle civiltà etrusca e falisca. Nel 2012, il Museo nazionale etrusco di Villa Giulia ha aperto alcuni ambienti anche all'interno della vicina villa Poniatowski, storica dépendance papale. Gli interventi di ampliamento e adeguamento sono stati realizzati anche grazie al Gioco del Lotto, in base a quanto stabilito dalla legge 662/96[6].
Attraverso un bando internazionale istituito in seguito alla Riforma Franceschini, a maggio 2017 il direttore del museo è diventato l’archeologo umbro Valentino Nizzo[7], riconfermato nel 2021. Dal 22 dicembre 2023, il direttore ad interim è l'archeologo Vincenzo Bellelli. Dal 16 maggio 2024 è stata nominata come direttrice l'archeologa Luana Toniolo.
Il museo rappresenta la storica sede della finale del Premio Strega[7].
Collezione
[modifica | modifica wikitesto]L'opera più famosa custodita nel museo è il monumento funerario di terracotta noto come il Sarcofago degli Sposi[8], che rappresenta una coppia di sposi a grandezza quasi naturale adagiata in una luminosa posa conviviale o simposiale.
Gli altri tesori custoditi sono[9]:
- le Lamine di Pyrgi, un testo etrusco-fenicio
- l'Apollo di Veio
- i resti del tempio etrusco di Alatri e sua ricostruzione
- un altorilievo proveniente dal frontone del tempio "A" di Pyrgi[10] con scene tratte dal mito dei Sette contro Tebe con Tideo che mangia il cervello di Melanippo.
- le collezioni Barberini, Castellani e Pesciotti
- la Cista Ficoroni, cofanetto portagioielli in bronzo
- l'Olpe Chigi[11]
Collegamenti
[modifica | modifica wikitesto]È facilmente raggiungibile tramite le seguenti linee tranviarie di ATAC.
- Linea 3: fermata “Flaminia/Belle Arti”
- Linea 19: fermata “Museo Etrusco Villa Giulia”
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Storia del museo, su villagiulia.beniculturali.it. URL consultato il 14 ottobre 2019 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
- ^ Ministero della Cultura, Visitatori e introiti dei musei
- ^ Cfr. DM 23 gennaio 2016, n. 43.
- ^ Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, su museionline.info. URL consultato il 26 settembre 2018 (archiviato il 27 settembre 2018).
- ^ Museo nazionale etrusco di Villa Giulia, su beniculturali.it. URL consultato il 26 settembre 2018 (archiviato il 26 settembre 2018).
- ^ Il nuovo museo etrusco apre villa Poniatowski, su roma.repubblica.it. URL consultato il 30 novembre 2016 (archiviato il 30 novembre 2016).
- ^ a b Bella iniziativa al Museo Etrusco di Villa Giulia a Roma. Porte aperte a esercenti e commercianti, su Art Tribune. URL consultato il 26 settembre 2018 (archiviato il 26 settembre 2018).
- ^ Capolavori che “parlano”. Il Sarcofago degli Sposi al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, su artslife.com. URL consultato il 26 settembre 2018 (archiviato il 26 settembre 2018).
- ^ Selezione di opere, su villagiulia.beniculturali.it. URL consultato il 14 ottobre 2019 (archiviato dall'url originale il 16 marzo 2019).
- ^ Anche con i denti fu combattuta la celebre sfida dei sette contro Tebe, su repubblica.it. URL consultato il 26 settembre 2018 (archiviato il 26 settembre 2018).
- ^ OLPE CHIGI, Pittore dell', su treccani.it. URL consultato il 26 settembre 2018 (archiviato il 26 settembre 2018).
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sul Museo nazionale etrusco di Villa Giulia
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su museoetru.it.
- Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. Soprintendenza archeologica per l'Etruria meridionale, La collezione Augusto Castellani, Roma, 2000, su books.google.it.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 138196945 · ISNI (EN) 0000 0001 2167 6753 · BAV 494/10592 · ULAN (EN) 500311294 · LCCN (EN) n50054635 · GND (DE) 4135619-6 · BNF (FR) cb123124749 (data) |
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