Oenomys hypoxanthus
Ratto dal naso rosso comune | |
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Stato di conservazione | |
Rischio minimo[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Mammalia |
Superordine | Euarchontoglires |
Ordine | Rodentia |
Sottordine | Myomorpha |
Superfamiglia | Muroidea |
Famiglia | Muridae |
Sottofamiglia | Murinae |
Genere | Oenomys |
Specie | O.hypoxanthus |
Nomenclatura binomiale | |
Oenomys hypoxanthus Pucheran, 1855 | |
Sinonimi | |
O.bacchante editus, Mus marungensis, O.bacchante maerens, O.oris, Mus rufinus, O.h.vallicola |
Il ratto dal naso rosso comune (Oenomys hypoxanthus Pucheran, 1855) è un roditore della famiglia dei Muridi diffuso nell'Africa subsahariana.[1][2]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Roditore di medie dimensioni, con la lunghezza della testa e del corpo tra 105 e 180 mm, la lunghezza della coda tra 140 e 205 mm, la lunghezza del piede tra 24 e 35 mm, la lunghezza delle orecchie tra 17 e 21 mm e un peso fino a 121 g.[3]
La pelliccia è lanosa, cosparsa di peli più lunghi. Le parti superiori sono brunastre. Il muso ed il fondoschiena sono fulvi. Le parti inferiori e gli arti sono bianchi. Le zampe sono bruno-grigiastre scure. La coda è più lunga della testa e del corpo, è marrone scuro sopra e grigio chiaro sotto.
Biologia
[modifica | modifica wikitesto]Comportamento
[modifica | modifica wikitesto]È una specie semi-arboricola sia diurna che notturna. Costruisce nidi nella vegetazione alta, al suolo tra vari detriti o in buche nel terreno. Raggiunge una densità di 17,3 individui per ettaro in prossimità degli acquitrini.
Alimentazione
[modifica | modifica wikitesto]Si nutre di foglie verdi, steli d'erba, germogli, semi e insetti. Danneggia colture di riso, miglio e altri sementi.
Riproduzione
[modifica | modifica wikitesto]Si riproduce tutto l'anno. Le femmine danno alla luce fino a 6 piccoli alla volta. Lo svezzamento avviene dopo 30 giorni. Raggiungono la maturità sessuale dopo 100-130 giorni.
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]Questa specie è diffusa nell'Africa centrale e orientale, dalla Nigeria meridionale all'Etiopia sud-occidentale e a sud fino all'Angola settentrionale.
Vive nei prati di erba alta e densa, nelle boscaglie e lungo i margini di foreste, paludi, fattorie, piantagioni e campi agricoli abbandonati tra i 2.000 e 3.000 metri di altitudine.
Tassonomia
[modifica | modifica wikitesto]Sono state riconosciute 6 sottospecie[4]:
- O.h.hypoxanthus: Camerun centrale e meridionale, Repubblica Centrafricana meridionale, Gabon, Rio Muni, Congo, Repubblica Democratica del Congo;
- O.h.albiventris (Eisentraut, 1968): Nigeria meridionale, Camerun occidentale;
- O.h.anchietae (Bocage, 1890): Angola settentrionale e nord-occidentale;
- O.h.bacchante (Thomas, 1903): Kenya sud-occidentale;
- O.h.talangae (Setzer, 1956): Sudan del Sud meridionale e sud-orientale, Etiopia sud-occidentale;
- O.h.unyori (Thomas, 1903): Uganda, Ruanda, Burundi, Repubblica Democratica del Congo orientale, Tanzania occidentale.
Conservazione
[modifica | modifica wikitesto]La IUCN Red List, considerato il vasto areale, la tolleranza a molteplici habitat e la popolazione numerosa, classifica O.hypoxanthus come specie a rischio minimo (Least Concern).[1]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c (EN) Dieterlen, F., Kerbis Peterhans, J. & Agwanda, B. 2008, Oenomys hypoxanthus, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
- ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Oenomys hypoxanthus, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
- ^ Kingdon, 1997.
- ^ Glover M.Allen, A checklist of African Mammals, in Bulletin of the Museum of Comparative Zoology at Harvard College, vol. 83, 1939.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Jonathan Kingdon, East African Mammals: An Atlas of Evolution in Africa, Volume 2, Part B, University of Chicago Press, 1974, ISBN 978-0-226-43720-0.
- Jonathan Kingdon, The Kingdon Field Guide to African Mammals, A&C Black Publishing, London, 1997, ISBN 978-0-7136-6513-0.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Oenomys hypoxanthus
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