Coordinate: 44°24′37.84″N 8°56′06.58″E

Palazzo Ayrolo Negrone

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Palazzo Ayrolo Negrone
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
RegioneLiguria
LocalitàGenova
IndirizzoPiazza delle Fontane Marose, 3-4
Coordinate44°24′37.84″N 8°56′06.58″E
Informazioni generali
CondizioniIn uso
CostruzioneXVIII secolo
InaugurazioneXVIII secolo
Realizzazione
ArchitettoAntonio Barabino
 Bene protetto dall'UNESCO
Le Strade Nuove e il Sistema dei Palazzi dei Rolli di Genova
 Patrimonio dell'umanità
TipoCulturali
Criterio(ii) (iv)
PericoloNon in pericolo
Riconosciuto dal2006
Scheda UNESCO(EN) Genoa: Le Strade Nuove and the system of the Palazzi dei Rolli
(FR) Scheda

Il palazzo Ayrolo Negrone, noto anche come palazzo Agostino Ayrolo o palazzo Negrone, è un edificio storico italiano, sito in piazza delle Fontane Marose 3 e 4, nel centro storico di Genova. È uno dei Palazzi dei Rolli che furono designati, al tempo della Repubblica di Genova, a ospitare gli ospiti di alto rango durante le visite di stato per conto del governo genovese.

L'edificio è fra i 42 palazzi dei rolli selezionati e dichiarati Patrimonio dell'umanità dall'UNESCO il 13 luglio 2006.[1]

Dal 2000 è sottoposto a vincolo di tutela da parte della soprintendenza.[2]

Storia e descrizione

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L'aspetto moderno è il frutto di una riedificazione di prospetti (numeri civici 3 e 4) realizzata alla fine del XVIII secolo da Antonio Barabino, padre del più celebre architetto Carlo Barabino, per il marchese Negrone, incorporando una costruzione eretta tra il 1560 e il 1562 per Francesco De Ugarte, ambasciatore della Corona spagnola presso la Repubblica di Genova.[3]

Divenne poi di proprietà Spinola, Ayrolo (XVII secolo) e successivamente Negroni.[3]

Con l'allargamento e il riordino altimetrico di salita di Santa Caterina, oltre all'adeguamento del raccordo tra questa strada, piazza delle Fontane Marose e via Carlo Felice (poi via XXV Aprile), si rese necessaria la sistemazione dei portali marmorei che vennero rialzati nel 1870 con un ulteriore assestamento compositivo dei prospetti.[3]

Galleria d'immagini

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