Paul Ricœur

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«Raccontiamo delle storie perché [...] le vite umane hanno bisogno e meritano d'essere raccontate. [...] Tutta la storia della sofferenza grida vendetta e domanda d'esser raccontata.»

Premio Premio Hegel 1985[2].
Premio Premio Leopold Lucas 1989[3].
Premio Premio Karl Jaspers 1989[4].
Premio Grand Prix de Philosophie 1991[5].
Premio Premio Balzan 1999[6].

Paul Ricœur (Valence, 27 febbraio 1913Châtenay-Malabry, 20 maggio 2005) è stato un filosofo francese e uomo di fede protestante[1].

Paul Ricœur (1999)

Suo padre, Jules Ricœur, originario della Normandia, era professore d'inglese al liceo e morì nel 1915 in battaglia durante la prima guerra mondiale, mentre di sua madre, Florentine Favre, si sa solo che morì nel settembre del 1913 quando Paul aveva solo sette mesi. Proveniente da una famiglia di Ugonotti, fu cresciuto ed educato dai nonni paterni e da una zia a Rennes, grazie anche a un piccolo sussidio per gli orfani di guerra. Precoce negli studi, con Roland Dalbiez (colui che per primo fece conoscere la psicoanalisi di Freud in Francia) si appassionò alla filosofia. La sua adolescenza fu influenzata dalla lettura della rivista (cattolica) Esprit e dalle riunioni del venerdì sera nella casa parigina di Gabriel Marcel (cui partecipavano anche personaggi del calibro di Merleau-Ponty, Levinas, Pareyson, Berdjaev, Landsberg e Sartre)[7], dove strinse amicizia con Emmanuel Mounier, accostandosi agli scritti di Husserl.[8]

Compie i suoi studi di filosofia prima all'Università di Rennes, poi alla Sorbona, dove nel 1935, passa l'agrégation. Mobilitato nel 1939, viene fatto prigioniero e trasferito nel campo Oflag 83 di Wietzendorf in Bassa Sassonia dove comincia a tradurre con Mikel Dufrenne le Idee per una fenomenologia pura e per una filosofia fenomenologica di Husserl. Dal 1945 al 1948 insegna al Collège Cévenol di Chambon-sur-Lignon, e successivamente Filosofia morale all'Università di Strasburgo, sulla cattedra che era stata di Jean Hyppolite, e dal 1956 Storia della filosofia a «La Sorbona». Amico di Emmanuel Mounier, collabora alla rivista Esprit. Dal 1966 al 1970 insegna nella nuova Università di Nanterre, di cui è rettore tra il marzo 1969 e il marzo 1970, con il proposito di realizzare le riforme necessarie a fronteggiare la contestazione studentesca e, contemporaneamente, presso la Divinity School dell'Università di Chicago. Nel 1978 ha realizzato per conto dell'UNESCO una grande inchiesta sulla filosofia nel mondo. Nel giugno 1985 ha ricevuto il premio «Hegel» a Stoccarda.

Nel 1974 assume la direzione della "Revue de métaphysique et de morale" e fonda il "Centre de recherches phénoménologiques et herméneutiques". Dopo aver insegnato per tre anni a Lovanio, termina la sua carriera di docente universitario nel 1980. Successivamente insegna in modo stabile dal 1980 al 1990 alla Divinity School dell'Università di Chicago. Legato all'Italia da intensi rapporti intellettuali stabiliti con gli studiosi della sua opera filosofica ed ermeneutica, partecipa ai colloqui filosofici organizzati a Roma da Enrico Castelli e alle attività culturali dell'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli. Ha vissuto per 63 anni con la moglie Simone; muore nel 2005.

Lo stesso argomento in dettaglio: Ermeneutica § Paul_Ricoeur.

Ricœur, nella sua prolifica attività intellettuale, ha sviluppato la fenomenologia e l'ermeneutica creando un dialogo costante fra queste e le scienze umane e sociali. Si è interessato di logica, di esistenzialismo cristiano e teologia protestante, di politica e di storia. Le sue opere si sviluppano intorno al concetto di senso, di soggettività, di funzione euristica dell'immaginazione.

Ricœur prende le mosse da Karl Jaspers e Edmund Husserl per analizzare la cruciale tematica del linguaggio come luogo in cui si pone il problema del senso, e a cui è strettamente connessa l'interpretazione, che è comunque interpretazione del mondo. Interpretazione che per lui è intesa in due modi: il primo è quello dell'esegesi, il secondo l'ermeneutica demistificante.

Questi due orientamenti sono propri della tensione della modernità, ovvero della tensione tra volontà di sospetto e volontà di ascolto, che assieme animano l'Ermeneutica.

Ricœur ritiene fondamentali i tre maestri del sospetto, Marx, Nietzsche e Freud, che hanno definito come falsa scienza quella di origine cartesiana, proprio quella che avrebbe dovuto invece fugare ogni dubbio. Questi tre maestri hanno mostrato che dietro alle grandi certezze sussistono rispettivamente valori economico-sociali, la volontà di potenza e l'inconscio.

Al centro della riflessione ermeneutica vi è il simbolo, valorizzato attraverso l'emblema del sogno di provenienza freudiana, sogno che è “regione del senso duplice” e che dunque chiama in causa l'interpretazione, poiché in ogni simbolo vi è un significato manifesto ed uno latente. L'interpretazione è il passaggio dall'uno all'altro.

Ricœur distingue tra segni e simboli linguistici: i primi hanno funzione solo nel linguaggio comunicativo, mentre i simboli permettono di esplorare il senso dell'esperienza umana, hanno un senso figurato verso cui il senso manifesto costituisce comunque una via d'accesso, come accade ad esempio nella metafora. La ricerca di questi sensi va effettuata, ad esempio, nelle opere letterarie, cercando di coglierne il senso profondo e l'intenzionalità da cui sono guidate. Quindi egli indica i limiti dello strutturalismo e di una parte delle neuroscienze moderne. Il compito della filosofia è infatti riaprire il linguaggio alla realtà riscoprendo il ruolo del soggetto (fenomenologia). La premessa dello strutturalismo, in merito alla divisione tra significato e significante, infatti nega qualsiasi possibilità di un'analisi extra-linguistica. Queste sono le premesse filosofiche di un'ermeneutica fenomenologica.

Secondo Ricoeur, l'obiettivo dell'ermeneutica è quello di recuperare e ripristinare il significato. Il filosofo francese sceglie il modello della fenomenologia della religione in relazione alla psicoanalisi, evidenziando che la fenomenologia della religione è caratterizzata da una preoccupazione per l'oggetto. Questo oggetto è il sacro, che si vede in relazione al profano.[9] Il sacro è visto come una manifestazione del potere spirituale da parte del fenomenologo olandese della religione, Gerardus van der Leeuw.[10] Il fenomenologo rumeno della religione, Mircea Eliade, segue l'approccio proposto per Ricœur, scrivendo dei tre riduzionisti: Karl Marx riduce la società a economia, in particolare a mezzi di produzione; Friedrich Nietzsche riduce l'uomo a un concetto arbitrario di superuomo; Sigmund Freud riduce la natura umana a istinto sessuale.[11] Ricœur li chiama «i tre grandi distruttori», «i maestri del sospetto».[12].

Premi e riconoscimenti

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Nel 1985 premio Hegel. Nel 1999 premio Balzan per la filosofia.

Testi originali

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Per l'elenco completo, cf Frans D. Vansina (ed.), Paul Ricoeur. Bibliographie primaire et secondaire. 1935-2008, Peeters, Leuven 2008.

La bibliografia dei numerosi articoli e saggi si può reperire in Articles, textes, entretiens de Paul Ricœur Archiviato il 2 aprile 2015 in Internet Archive.

In ordine di pubblicazione:

  • (con Mikel Dufrenne): Karl Jaspers et la philosophie de l'existence, Le Seuil 1947.
  • Gabriel Marcel et Karl Jaspers. Philosophie du mystère et philosphie du paradoxe, Temps présent 1948.
  • Philosophie de la volonté. Tome I: Le volontaire et l'involontaire, Aubier 1950.
  • Histoire et vérité, Le Seuil 1955.
  • Philosophie de la volonté. Finitude et culpabilité. I. L'homme faillible, Aubier 1960.
  • Philosophie de la volonté. Finitude et culpabilité. II. La symbolique du mal, Aubier 1960.
  • De l'interprétation. Essai sur Sigmund Freud, Le Seuil 1965.
  • Entretiens avec Gabriel Marcel, Aubier 1968.
  • Le conflit des interprétations. Essais d'herméneutique I, Le Seuil 1969.
  • La métaphore vive, Le Seuil 1975.
  • La sémantique de l'action. I: Le discours de l'action, Editions du Centre National de la Recherche Scientifique 1977.
  • Temps et récit. Tome I: L'intrigue et le récit historique, Le Seuil 1983.
  • Temps et récit. Tome II: La configuration dans le récit de fiction, Le Seuil 1984.
  • Temps et récit. Tome III: Le temps raconté, Le Seuil 1985.
  • Du texte à l'action. Essais d'herméneutique II, Le Seuil 1986.
  • À l'école de la phénoménologie, Vrin 1986.
  • Le mal. Un défi à la philosophie et à la théologie, Labor & Fides 1986.
  • Lectures on Ideology and Utopia, Columbia University Press 1986.
  • Liebe und Gerechtigkeit. Amour et justice, J.C.B. Mohr (Paul Siebeck), 1990.
  • Soi-même comme un autre, Le Seuil 1990.
  • Lectures. Tome I: Autour du politique, Le Seuil, 1991.
  • Lectures. Tome II : La contrée des philosophes, Le Seuil 1992.
  • Lectures. Tome III: Aux frontières de la philosophie, Le Seuil 1994.
  • Réflexion faite. Autobiographie intellectuelle, Esprit, 1995.
  • La Critique et la Conviction. Entretiens avec François Azouvi et Marc de Launay, Calmann-Lévy 1995.
  • Le juste, Esprit, 1995.
  • (con Jean-Pierre Changeux): Ce qui nous fait penser. La nature et la règle, Odile Jacob 1998.
  • (con André LaCocque): Penser la Bible, Le Seuil 1998.
  • La mémoire, l'histoire, l'oubli, Le Seuil 2000.
  • L'herméneutique biblique, Le Cerf 2000.
  • Le juste. II, Esprit, 2001.
  • Parcours de la reconnaissance. Trois études, Stock 2004.
  • Sur la traduction, Bayard 2004.
  • Vivant jusqu'à la mort. Suivi de Fragments, Le Seuil 2007.
  • Écrits et conférences. Tome I: Autour de la psychanalyse, Le Seuil 2008.
  • Écrits et conférences. Tome II: Herméneutique, Le Seuil 2010.
  • Écrits et conférences. Tome III: Anthropologie philosophique, Le Seuil 2013.

Traduzioni in italiano

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In ordine alfabetico:

  • Altrimenti. Lettura di «Altrimenti che essere o al di là dell'essenza» di Emmanuel Levinas, Morcelliana, Brescia 2007.
  • Amore difficile, Morcelliana, Brescia 2000.
  • Amore e giustizia, Morcelliana, Brescia 2000.
  • L'attestazione tra fenomenologia e ontologia, Biblioteca dell'Immagine, Pordenone 1993 (or. 1991).
  • Conferenze su ideologia e utopia, Jaca Book, Milano 1994.
  • Il conflitto delle interpretazioni, Jaca Book, Milano 1977 (or. 1969).
  • La critica e la convinzione. A colloquio con François Azouvi e Marc de Launay, Jaca Book, Milano 1997 (or. 1995).
  • Dal testo all'azione. Saggi di ermeneutica, Jaca Book, Milano 1989.
  • Della interpretazione. Saggio su Freud, Il Melangolo, Genova 1991.
  • Emmanuel Mounier. L'attualità di un grande testimone, Città Aperta, Troina (En) 2005.
  • Ermeneutica filosofica ed ermeneutica biblica, Paideia, Brescia 19832.
  • Etica e morale, Morcelliana, Brescia 2007.
  • Filosofia della volontà. 1. Il volontario e l'involontario, Marietti, Genova 1990.
  • Filosofia e linguaggio, Guerini, Milano 1994.
  • Finitudine e colpa, Il Mulino, Bologna 1970; Morcelliana, Brescia 2021.
  • Gabriel Marcel e Karl Jaspers. Filosofia del mistero e filosofia del paradosso, Tab edizioni, Roma 2021.
  • Il giusto, SEI, Torino 1998.
  • Il giusto. Vol. 2, Effatà, Cantalupa (To) 2007.
  • Kierkegaard. La filosofia e l'«eccezione», Morcelliana, Brescia 1995. ISBN 88-372-1576-2
  • Il male. Una sfida alla filosofia e alla teologia, Morcelliana, Brescia 1993.
  • La memoria, la storia, l'oblio, Cortina, Milano 2003.
  • La metafora viva. Dalla retorica alla poetica: per un linguaggio di rivelazione Jaca Book, Milano 1981.
  • La natura e la regola (con Changeux), Cortina, Milano 1999.
  • Percorsi del riconoscimento. Tre studi, Cortina, Milano 2005.
  • La persona, Morcelliana, Brescia 1997.
  • Persona, comunità e istituzioni. Dialettica tra giustizia e amore, ECP - Cultura della Pace, San Domenico di Fiesole 1994.
  • La questione del potere. L'uomo non-violento e la sua presenza nella storia, Marco, Lungro di Cosenza 1992.
  • Ricordare, dimenticare, perdonare. L'enigma del passato, Il Mulino, Bologna 2004.
  • Sé come un altro, Jaca Book, Milano 1993.
  • La semantica dell'azione. Discorso e azione, Jaca Book, Milano 1998.
  • La sfida semiologica, Armando, Roma 2006.
  • Storia e verità, Marco, Lungro di Cosenza 1994.
  • Studi di fenomenologia, Sortino, Messina 1979.
  • Tempo e racconto, Jaca Book, Milano 1991, vol. I.
  • Tempo e racconto, Jaca Book, Milano 1999, vol. II. La configurazione nel racconto di finzione.
  • Tempo e racconto, Jaca Book, Milano 1999, vol. III. Il tempo raccontato.
  • Testimonianza parola e rivelazione, Dehoniane, Roma 1997.
  • Tradizione o alternativa. Tre saggi su ideologia ed utopia, Morcelliana, Brescia 1980.
  • La traduzione fra etica ed ermeneutica, Morcelliana, Brescia 2001.
  • La sofferenza non è il dolore, traduzione italiana in P. Bianchini e S. Peronaci, La sofferenza non è il dolore. Intorno a Paul Ricoeur, Chieti, Solfanelli, 2017.
Commendatore dell'Ordine delle Palme accademiche (Francia) - nastrino per uniforme ordinaria
Premio Kyōto per le arti e la filosofia (Giappone) - nastrino per uniforme ordinaria
Docteur honoris causa - nastrino per uniforme ordinaria
Docteur honoris causa - nastrino per uniforme ordinaria
Docteur honoris causa - nastrino per uniforme ordinaria
Docteur honoris causa - nastrino per uniforme ordinaria
Docteur honoris causa - nastrino per uniforme ordinaria
  1. ^ (FR) Paul Ricœur : "Je ne suis pas un philosophe protestant", su radiofrance.fr, Radio France, 13 gennaio 2016.
    «Je suis irrité lorsqu’on me présente comme philosophe protestant, je suis philosophe et protestant»
  2. ^ Hegel-Preis der Landeshauptstadt Stuttgart, su Offizielles Internetangebot der Stadt Stuttgart. URL consultato il 23 marzo 2016.
  3. ^ Leopold Lucas Prizewinner [collegamento interrotto], su Universität Tübingen. URL consultato il 24 marzo 2016.
  4. ^ Karl Jaspers Preis, su Heidelberg.de. URL consultato il 24 marzo 2016.
  5. ^ Grand Prix de Philosophie: Paul Ricœur, su Académie française. URL consultato il 23 marzo 2016.
  6. ^ Paul Ricœur, su Fondazione Internazionale Balzan. URL consultato il 23 marzo 2016.
  7. ^ dalla fenomenologia l'ermeneutica: così Ricoeur sposò la causa esistenziale, su avvenire.it.
  8. ^ Arduino Luca, Enrico Berto e Antonio Pavan`pagina=5, Logica ermeneutica e dialettica del sé (PDF), su research.unipd.it, Università di Padova (archiviato il 23 gennaio 2024).
    «...e partecipa ai venerdì di Gabriel Marcel»
    (tesi di dottorato)
  9. ^ (en) Mircea Eliade, The Sacred and the Profane: The Nature of Religion, tradotto in inglese da Willard R. Trask, San Diego, Harcourt Brace Jovanovich, Inc., 1987.
  10. ^ (en) Gerardus van der Leeuw, Religion in Essence and Manifestation: A Study in Phenomenology, tradotto in inglese da John Evan Turner, New York, Macmillan, 1933.
  11. ^ (ro) Mircea Itu, Introducere în hermeneutică «Introduzione all'ermeneutica», Brașov, Orientul latin, 2002, p. 63.
  12. ^ (fr) Paul Ricœur, Paul, De l'interprétation: Essai sur Freud, Paris, Editions du Seuil. 1965.
  • Francesca Brezzi, Filosofia e interpretazione: saggio sull'ermeneutica restauratrice di Paul Ricoeur, Bologna, Società editrice il Mulino, 1969.
  • Osvaldo Rossi, Introduzione alla filosofia di Paul Ricoeur: dal mito al linguaggio, Bari, Edizioni Il Levante, 1984.
  • Pierpaolo Marrone, Studi sul pensiero di Paul Ricoeur, Trieste, CLUET, 1986.
  • Laura Boella (a cura di), Seminario. Letture e discussioni intorno a Levinas, Jankelevitch, Ricoeur, Milano, Edizioni Unicopli, 1988.
  • Attilio Danese (a cura di), L'io dell'altro: confronto con Paul Ricoeur, Genova, Marietti Editore, 1993.
  • Attilio Danese, Persona, comunità e istituzioni. La dialettica ricoeuriana della giustizia, Firenze. ECP, 1994.
  • Domenico Jervolino, Ricoeur: l'amore difficile, Roma, Edizioni Studium, 1995.
  • Iolanda Poma, Le eresie della fenomenologia: itinerario tra Merleau-Ponty, Ricoeur e Levinas, Napoli, Edizioni Scientifiche Italiane, 1996.
  • Daniella Iannotta, Frammenti di lettura: percorsi dell'altrimenti con Paul Ricoeur, con una prefazione di Francesca Brezzi, Roma, Aracne Editrice, 1998.
  • Laura Pialli, Fenomenologia del fragile: fallibilità e vulnerabilità tra Ricoeur e Lévinas, Napoli, Edizioni Scientifiche Italiane, 1998.
  • Pierluigi Malavasi, L'impegno ontologico della pedagogia: in dialogo con Paul Ricoeur, Brescia, Editrice La Scuola, 1998.
  • Angelo Bruno, Un'etica per la finitezza: saggio su Paul Ricoeur, Lecce, Edizioni Milella, 2000.
  • Fabrizio Turoldo, Verità del metodo: indagini su Paul Ricoeur, Padova, Il Poligrafo Editore, 2000.
  • Elena Būgaitė, Linguaggio e azione nelle opere di Paul Ricoeur dal 1961 al 1975, Roma, PUG-Pontificia Università Gregoriana Edizioni, 2002.
  • Domenico Jervolino, Introduzione a Ricoeur, Brescia, Editrice Queriniana, 2003.
  • Luca Margaria, Passivo e/o attivo: l'enigma dell'umano tra Lévinas e Ricoeur, Roma, A. Armando Editore, 2005.
  • Emilio Renzi, Caro Ricoeur, mon cher Paci: dialogo in cinque scene, Milano, CUEM Edizioni, 2006.
  • Marco Salvioli, Il tempo e le parole: Ricoeur e Derrida a margine della fenomenologia, Bologna, ESD, 2006.
  • Domenico Jervolino, Giuseppe Martini (a cura di), Ricoeur e la psicoanalisi: testi scelti, Milano, FrancoAngeli, 2007.
  • Oreste Aime, Senso e essere: la filosofia riflessiva di Paul Ricoeur, Assisi (PG), La Cittadella Editrice, 2007.
  • Giuseppe D'Acunto, L'etica della parola: la riflessione sul linguaggio di Paul Ricoeur, Pisa, ETS Edizioni, 2009.
  • Vereno Brugiatelli, La relazione tra linguaggio ed essere in Ricoeur, Trento, UNI-Service Edizioni, 2009.
  • Valentina Patruno, La via lunga di Paul Ricoeur: psicologia, psicoanalisi e neurobiologia, con un'intervista al neurobiologo Jean-Pierre Changeux; prefazione di Ferruccio De Natale, Bari, Progredit Edizioni, 2010.
  • Emilio Renzi, Enzo Paci e Paul Ricoeur: in un dialogo e dodici saggi, Milano, ATI Edizioni, 2010.
  • Vinicio Busacchi, Per un'emerneutica critica: studi su Paul Ricoeur, Soveria Mannelli (CZ), Rubbettino Editore, 2010.
  • Francesca Brezzi, Introduzione a Ricoeur, Bari-Roma, Editori Laterza, 2012.
  • Franco Sarcinelli, Paul Ricoeur, filosofo del '900: una lettura critica delle opere, Milano, Mimesis Edizioni, 2013.
  • Jean Grondin, Leggere Paul Ricoeur, Brescia, Editrice Queriniana, 2014. ISBN 978-88-39-90870-4
  • Vereno Brugiatelli, Ermeneutica, linguaggio ed essere in Paul Ricoeur, Trento, Tangram Edizioni, 2018.

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Collegamenti esterni

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