Pradleves
Pradleves comune | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Piemonte |
Provincia | Cuneo |
Amministrazione | |
Sindaco | Marco Marino (lista civica) dall'8-6-2009 (3º mandato dal 27-5-2019) |
Territorio | |
Coordinate | 44°25′N 7°17′E |
Altitudine | 822 m s.l.m. |
Superficie | 19,29 km² |
Abitanti | 240[1] (30-6-2024) |
Densità | 12,44 ab./km² |
Frazioni | Fodone, Rionero, Funse, Riosecco, Ubaio, Garaccio, Follia, Pratorosso, Sciugliere, Costabella, Pentenera, Scaletta, Motrua, Cialancia, Fugirosso, Grange, Sagnetta, Comune, Presa, Cogno, Gerbido, Teiè, Cappella, Balmarossa, Seviana, Balma, Campaccio, Raméi. |
Comuni confinanti | Castelmagno, Demonte, Dronero, Monterosso Grana |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 12027 |
Prefisso | 0171 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 004173 |
Cod. catastale | G970 |
Targa | CN |
Cl. sismica | zona 3s (sismicità bassa)[2] |
Cl. climatica | zona F, 3 334 GG[3] |
Nome abitanti | pradlevesi |
Patrono | san Ponzio |
Giorno festivo | 19 maggio |
Cartografia | |
Posizione di Pradleves nella provincia di Cuneo | |
Sito istituzionale | |
Pradleves (Pradleves in occitano, Pra dj'Eve in piemontese; dal 1940 al 1956 Pradleve) è un comune italiano di 240 abitanti della provincia di Cuneo in Piemonte. Si trova in Valle Grana.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il nome locale significa "prato delle acque, delle sorgenti". Nel 1940 il nome del comune venne italianizzato in Pradleve[4]; nel 1956 riprese il nome originario[5].
Simboli
[modifica | modifica wikitesto]Lo stemma è stato concesso con il regio decreto del 7 febbraio 1929, poi sostituito dal DPR del 4 maggio 1998 con cui viene concesso anche il gonfalone.[6]
«D'argento, al castello formato dalle due torri riunite dalla cortina di muro, merlato alla guelfa, le torri merlate di tre, la cortina merlata di quattro, esso castello di rosso, mattonato di nero, chiuso dello stesso, finestrato di sei, di nero, due finestre nella cortina, ordinate in fascia, due finestre in ogni torre, ordinate in palo, esso castello fondato sulla riviera di azzurro, fluttuosa di argento, la porta munita di ponte levatoio, abbassato sulla riviera, di legno al naturale, munito di catene, di nero; il tutto sotto il capo di azzurro, caricato dall'aquila d'oro. Ornamenti esteriori da Comune.»
Il gonfalone è un drappo partito di bianco e di rosso.
Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica | modifica wikitesto]Aree naturali
[modifica | modifica wikitesto]Nel territorio del comune si trova la zona speciale di conservazione Stazione di Linum narbonense (IT1160017) che tutela uno dei rari siti in Italia di presenza del Linum narbonense.
Società
[modifica | modifica wikitesto]Evoluzione demografica
[modifica | modifica wikitesto]Abitanti censiti[7]
Amministrazione
[modifica | modifica wikitesto]Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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31 luglio 1985 | 17 luglio 1990 | Bruno Simondi | lista civica | Sindaco | [8] |
17 luglio 1990 | 24 aprile 1995 | Bruno Simondi | - | Sindaco | [8] |
24 aprile 1995 | 14 giugno 1999 | Marco Marino | centro-sinistra | Sindaco | [8] |
14 giugno 1999 | 14 giugno 2004 | Marco Marino | lista civica | Sindaco | [8] |
14 giugno 2004 | 8 giugno 2009 | Patrizia Simondi Fiore | lista civica | Sindaco | [8] |
8 giugno 2009 | 26 maggio 2014 | Marco Marino | lista civica | Sindaco | [8] |
26 maggio 2014 | 27 maggio 2019 | Marco Marino | lista civica Insieme per crescere | Sindaco | [8] |
27 maggio 2019 | in carica | Marco Marino | lista civica Insieme per crescere | Sindaco | [8] |
Altre informazioni amministrative
[modifica | modifica wikitesto]Il comune faceva parte della comunità montana Valli Grana e Maira[9].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Dato Istat - Popolazione residente al 30 giugno 2024 (dato provvisorio).
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ R.D. 20 marzo 1940, n. 249
- ^ Decreto del presidente della Repubblica 23 gennaio 1956, n. 102, in materia di "Cambiamento della denominazione del comune di Pradleve, in provincia di Cuneo, in quella di "Pradleves"."
- ^ Pradleves, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 6 gennaio 2024.
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
- ^ a b c d e f g h http://amministratori.interno.it/
- ^ Comunità montana Valli Grana e Maira- Amministrazione - Statuto, su vallemaira.cn.it. URL consultato il 29 giugno 2011 (archiviato dall'url originale il 21 luglio 2009).
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Pradleves
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su comune.pradleves.cn.it.
- Pradlèves, su sapere.it, De Agostini.