Rete filoviaria di Alessandria
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Un Fiat 668F Casaro CGE in piazza della Libertà nel 1952 | |||
Tipo | rete filoviaria urbana | ||
Stati | Italia | ||
Città | Alessandria | ||
Apertura | 1952 | ||
Chiusura | 1974 | ||
Linee impiegate | 4 | ||
Gestore | SAA (1952-1954) ARFEA (1954-1972) ATM (1973-1974) | ||
Mezzi utilizzati | vedi | ||
Lunghezza | 14 km | ||
Elettrificazione | 600 V cc | ||
Trasporto pubblico | |||
La rete filoviaria di Alessandria fu in esercizio nella città piemontese dal 1952 al 1974.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La rete fu progettata per sostituire le tranvie urbane, giudicate obsolete e la cui concessione sarebbe scaduta nel 1949[1]. Nel 1951 il comune di Alessandria approvò il capitolato per la trasformazione della rete tranviaria in filoviaria[2]. Le prime due linee, il cui servizio regolare iniziò nel marzo 1952[2] percorrevano infatti lo stesso tragitto delle vecchie linee tranviarie:
- 1 Stazione FS - rione Orti - Sanatorio Borsalino
- 2 piazza Libertà - quartiere Cristo
Nel 1955[2] le due linee furono fuse nell'unica linea diametrale 1/2 (Sanatorio Borsalino-stazione-Casermette); furono poi attivate le nuove linee circolari 3 e 4. Problemi di natura finanziaria e sindacale, oltre al fatto che il servizio veniva considerato di intralcio alla motorizzazione privata e poco rispondente agli accresciuti bisogni di mobilità[3], portarono nel 1972 il comune a municipalizzare i trasporti urbani, istituendo l'Azienda Trasporti Municipali (ATM)[4], che entrò in funzione dal 1º gennaio 1973[5]. Dopo l'acquisizione della rete da parte dell'ATM, l'esercizio filoviario fu giudicato troppo oneroso e cessato il 2 giugno 1974; il bifilare fu smantellato entro l'anno seguente[3].
Mezzi
[modifica | modifica wikitesto]Numeri sociali | Costruzione | Radiazione | Telaio | Carrozzeria | Equipaggiamento elettrico | Note |
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31-38 | 1951 | 1974 | Fiat 668F | Casaro | CGE | |
39-40 | 1957 | 1974 | Fiat 2401F | Borsani | Marelli | |
41 | 1949 | 1974 | Fiat 668F | Cansa | CGE | Proveniente da Catania, in servizio dal 1970 |
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Paolo Gregoris, Francesco Rizzoli, Claudio Serra, Giro d'Italia in filobus, Cortona, Calosci, 2003 - pp. 56–58
- Orazio Messina, Valentino Ricci, Marco Gandini, Storia dei trasporti alessandrini, SOGED-ATM, Alessandria, 1998.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
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