Return of the Invaders
Return of the Invaders videogioco | |
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Schermata di gioco | |
Titolo originale | リターン•オブ•ザ•インべーダー? |
Piattaforma | Arcade |
Data di pubblicazione | marzo 1985[1] 1985 |
Genere | Sparatutto a schermata fissa |
Tema | Fantascienza |
Origine | Giappone |
Sviluppo | UPL |
Pubblicazione | Taito |
Modalità di gioco | Giocatore singolo, due giocatori alternati |
Preceduto da | Space Invaders Part II |
Seguito da | Super Space Invaders '91 |
Specifiche arcade | |
CPU | Tre Z80 a 3 MHz[2] |
Processore audio | Sound chip: 2xSN76496 |
Schermo | Raster verticale |
Periferica di input | Joystick 2 direzioni, 1 pulsante |
Return of the Invaders (リターン•オブ•ザ•インべーダー?, Ritān obu za Inbēdā) è uno sparatutto a schermata fissa per arcade, sviluppato da UPL e pubblicato dalla Taito nel 1985. Fa parte della serie di Space Invaders ed è il terzo capitolo in ordine di produzione, nella quale stati aggiunti vari sistemi come potenziamenti e livelli impegnativi.
Il titolo non ebbe alcuna conversione a suo tempo, ma venne emulato e incluso all'interno di Taito Legends, raccolta per PlayStation 2, Xbox e PC.
Modalità di gioco
[modifica | modifica wikitesto]Il gameplay è tale e quale Space Invaders. Il giocatore controlla la torretta "XEROVY" con il joystick a due direzioni e usa il pulsante d'attacco per sparare agli invasori che scendono nelle varie formazioni. La partita termina quando tutte le torrette vengono distrutte o quando un solo invasore occupa la parte inferiore dello schermo, indipendentemente dal numero di vite rimaste. Ci sono venti livelli in totale, i quali vengono ripetuti ciclicamente fino al numero 99, dopodiché si riparte dal primo.[3]
Quando alcuni invasori vengono colpiti, verranno buttati fuori dalla formazione e cadranno, ma se il giocatore li colpisce di nuovo riceve punti bonus. Minore è l'altitudine a cui li abbatte, maggiore sarà il punteggio.
La "XERO-GUARD", che corrisponde ai fortini del gioco originale, non può più essere parzialmente distrutta e perderà la sua durata dopo essere stata colpita da un certo numero di proiettili propri o nemici, oppure verrà completamente distrutta se un l'invasore lo tocca anche leggermente. Tuttavia, solo la parte di collegamento sul lato destro del centro può essere parzialmente distrutta e, colpendo solo questa parte con il tuo proiettile e rompendola, puoi creare un foro verticale. A seconda della fase, essa si muove avanti e indietro da un lato all'altro, scorrendo a intervalli regolari.
Accoglienza
[modifica | modifica wikitesto]In Giappone, la rivista Game Machine elencò Return of the Invaders nel numero del 15 aprile 1985 come il gioco arcade di maggior successo del mese.[4]
Nel complesso però non ebbe il successo che gli operatori si aspettavano, forse per la difficoltà o per il formato troppo datato.[5]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (JA) Masumi Akagi, アーケードTVゲームリスト 国内•海外編 (1971-2005), Nishinomiya, Amusement Tsūshin-sha, 2006, p. 42, ISBN 9784990251215.
- ^ (EN) Taito Z80 Based Hardware (Taito), su system16.com. URL consultato il 21 settembre 2024.
- ^ Videogiochi & Computer 30, p. 59.
- ^ (JA) Best Hit Games 25 (JPG), in Game Machine, n. 258, Osaka, Amusement Press, 15 aprile 1985, p. 19.
- ^ Videogiochi & Computer 30, p. 61.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Return of the Invaders (JPG), in Videogiochi & Computer, n. 30, Milano, Gruppo Editoriale Jackson, ottobre 1985, pp. 58-61, ISSN 0392-8918 .
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Return of the Invaders, su The Encyclopedia of Science Fiction.
- (EN) Return of the Invaders, su MobyGames, Blue Flame Labs.
- (EN) Return of the Invaders, su GameFAQs, Red Ventures.
- Return of the Invaders, su adb.arcadeitalia.net.
- (EN) Return of the Invaders, su Killer List of Videogames, The International Arcade Museum.