Scaramacai
Scaramacai | |
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Il pagliaccio Scaramacai | |
Lingua orig. | italiano |
Autore | Umberto Simonetta e Guglielmo Zucconi |
1ª app. | 1955 |
1ª app. in | Carosello |
Interpretato da | Pinuccia Nava |
Caratteristiche immaginarie | |
Sesso | Maschile |
Scaramacai è un personaggio televisivo italiano della metà del XX secolo, interpretato da Pinuccia Nava[1]. Fece la sua prima apparizione in televisione nel 1955, per comparire in diverse trasmissioni fino al 1966.
Caratteristiche
[modifica | modifica wikitesto]«Mi sun Scaramacai, nel bel mezzo dei suoi guai. Mi sun Scaramacai, cumbinu sempre guai. Mi sun un pagliaccettu senza casa e senza tetto.»
Scaramacai era un pagliaccio biondo, dall’accento ligure[senza fonte], caratterizzato da una maglia a righe orizzontali gialle e rosse, un giubbino verde, un paio di guanti grigi e il "sorriso triste"; la maglia e il trucco erano colorati, ma le trasmissioni a quell'epoca erano in bianco e nero. L'origine del nome sarebbe dovuta ad un termine che veniva usato per indicare guitti e saltimbanchi.[3]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Pinuccia Nava, attrice di rivista molto famosa negli anni Quaranta, è stata l'esclusiva interprete del personaggio, inventato da Umberto Simonetta e Guglielmo Zucconi. Tra gli anni Cinquanta e Sessanta, Scaramacai ottiene grande successo nel pubblico dei ragazzi, diventando così famoso da far assumere al nome valore di antonomasia per indicare una persona abbigliata o truccata in modo appariscente, ma sciatto e ridicolo[senza fonte].
Scaramacai venne creato per la TV dei ragazzi e in seguito fu protagonista di due serie di Carosello tra il 1957 e il 1967 per le caramelle Golia per l'agenzia Clan.[4] La prima serie, Scaramacai, prodotta dalla General Film, diretta da Mario Fattori e scritta dalla stessa Nava, venne trasmessa dal 1957 al 1958 e poi ripresa dal 1965 al 1966.[4] La prima messa in onda, nel 1957, vedeva Scaramacai in alcune scenette da circo impegnato a confrontarsi con il clown bianco interpretato da Tonino Micheluzzi.[4] Quella successiva del 1958 vedeva Scaramacai spartire la scena con il domatore tedesco impersonato da Aldo Giuffré.[4] Nella serie trasmessa tra il 1965 e il 1966, l'atmosfera cambia: Scaramacai viene trasportato in altre ambientazioni, come ad esempio una guerra imprecisata tra due paesi confinanti o sulla Luna dove incontra una selenita interpretata da Talita Pool.[4] In tutti questi caroselli alla fine Scaramacai pronunciava sempre lo slogan «Per la voce e per la gola di Golia ce n'è una sola!».[4]
Una serie di Carosello successiva, intitolata Galateo per i più piccini, sempre per l'agenzia Clan, venne prodotta da Nino e Toni Pagot[N 1] e messa in onda nel 1967. La serie vede Scaramacai impegnato a insegnare le buone maniere ai bambini, coadiuvato dal suo aiutante professor De Michelangelis, interpretato da Elio Crovetto.[4]
Scaramacai fu inoltre protagonista del film Scaramacai e la Befana (1962), diretto da Gianni Serra, e della serie di sei puntate Scaramacai e l'isola beata, diretta da Alda Grimaldi.
L'archivio online delle trasmissioni Rai comprende due puntate della Tv dei ragazzi interpretate dal personaggio.[5]
Storie illustrate
[modifica | modifica wikitesto]Il personaggio di Scaramacai apparve anche in alcuni volumi della collana cartonata di grande formato Le pietre preziose di Mondadori, a partire dal 1960, su testi di Guglielmo Zucconi e con i disegni di Manlio Amodeo e Grazia Nidasio[6][7]. Venne pubblicato anche sul Corriere dei Piccoli dal 1961 in poi[8].
Filmografia
[modifica | modifica wikitesto]Televisione
[modifica | modifica wikitesto]- Le avventure di un pagliaccio - miniserie TV (1961)
- Scaramacai e la Befana, regia di Gianni Serra - film TV (1962)
- Scaramacai e l'isola beata, regia di Alda Grimaldi - miniserie TV (1963)
Discografia parziale
[modifica | modifica wikitesto]Singoli
[modifica | modifica wikitesto]- 1960 - Pinuccia Nava Scaramacai N. 1
- 1960 - Pinuccia Nava Scaramacai N. 2
- 1961 - Pinuccia Nava Scaramacai
- 1963 - Pinuccia Nava Le canzoni di scaramacai
- 1963 - Pinuccia Nava Le canzoni di scaramacai
Libri
[modifica | modifica wikitesto]- Guglielmo Zucconi, Scaramacai e la donna baronessa, Grazia Nidasio (illustrazioni), Milano, Mondadori, 1963, SBN IT\ICCU\SBL\0255139.
Influenze nella cultura
[modifica | modifica wikitesto]Il personaggio di Scaramacai è stato fonte di ispirazione per Sandra Mondaini nella creazione del personaggio di Sbirulino[9].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- Esplicative
- ^ Nello stesso anno i Pagot danno vita per Carosello, sempre per la Caremoli, ma per le caramelle Menta Fredda, al celebre personaggio di Draghetto Grisù.
- Fonti
- ^ Enrico Lancia e Roberto Poppi, 2003, p. 260.
- ^ Vittorio Ferorelli, I segni sulla mappa, su Regione Emilia-Romagna - Istituto per i beni artistici culturali e naturali.
- ^ Luca Boschi, 2007, p. 28.
- ^ a b c d e f g Marco Giusti, 1995, p. 131.
- ^ https://www.raiplay.it/programmi/scaramacai-lastoriadiunpagliaccio
- ^ Luca Boschi, Fininvest condannata (con sconto) per il lodo Mondadori (aggiornato al 10 luglio), su Cartoonist globale, Il Sole 24 Ore - Nova, 10 luglio 2011.
- ^ Guglielmo Zucconi, 1963.
- ^ Scaramacai, su Corrierino e Giornalino, Blogspot.
- ^ Intervista a Lisetta Nava, su Vigro, Libero.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Luca Boschi, Irripetibili. Le grandi stagioni del fumetto italiano, Coniglio, 2007.
- Marco Giusti, Il grande libro di Carosello. E adesso tutti a nanna..., Sperling & Kupfler Editori, 1995, ISBN 88-200-2080-7.
- Aldo Grasso, Enciclopedia della televisione Garzanti, Garzanti, 1996.
- Enrico Lancia e Roberto Poppi (a cura di), Le attrici. Dal 1930 ai giorni nostri, Gremese, 2003.
- Angelo Olivieri e Alberto Castellano, Le Stelle del Varietà. Rivista, avanspettacolo e cabaret dal 1936 al 1966, Gremese Editore, 1989.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Mauro Guidi, Scaramacai, su Teatro.it, 27 febbraio 2008.
- Scaramacai, su Pensalibero.it, 26 ottobre 2007.
- Scaramacai, su opac sbn.