Nella teoria quantistica dei campi lo spazio di Fock è uno spazio di Hilbert usato nel formalismo della seconda quantizzazione per descrivere stati quantistici a numero variabile di particelle.
Lo spazio di Fock è stato introdotto dal fisico Vladimir Fock, che lo descrisse nel testo Konfigurationsraum und zweite Quantelung[1][2].
Matematicamente è definito come lo spazio di Hilbert risultante dalla somma diretta del prodotto tensoriale di spazi di Hilbert di singola particella:
dove è l'operatore di simmetrizzazione o antisimmetrizzazione, dipendentemente dal tipo di particelle descritte: nel caso di bosoni si ha , nel caso di fermioni .
La base dello spazio di Fock è costituita dagli stati di Fock.
Lo spazio di Fock è definito come lo spazio di Hilbert risultante dalla somma diretta del prodotto tensoriale di spazi di Hilbert di singola particella:
Dove rappresentano gli stati privi di particelle, gli stati di una particella, stati di due particelle identiche, e così via.
Un generico stato in è dato da:
dove è un numero complesso, , , e così via.
Per
il prodotto interno su è definito come
dove si è usato il prodotto interno su ognuno degli spazi di Hilbert di ognuna delle particelle.
- ^ V. Fock, Z. Phys. 75 (1932), 622-647
- ^ M.C. Reed, B. Simon, "Methods of Modern Mathematical Physics, Volume II", Academic Press 1975. Page 328.