Subhas Chandra Bose
Subhas Chandra Bose | |
---|---|
Capo dello Stato e del governo del Governo dell'India Libera | |
Durata mandato | 21 ottobre 1943 – 18 agosto 1945 |
Predecessore | carica istituita |
Successore | carica abolita |
Presidente del Congresso Nazionale Indiano | |
Durata mandato | 1938 – 1939 |
Predecessore | Jawaharlal Nehru |
Successore | Rajendra Prasad |
5° Sindaco di Calcutta | |
Durata mandato | 22 agosto 1930 – 15 aprile 1931 |
Predecessore | Jatindra Mohan Sengupta |
Successore | Bidhan Chandra Roy |
Dati generali | |
Partito politico | Congresso Nazionale Indiano e All India Forward Bloc |
Professione | Militare |
Firma |
Subhas Chandra Bose | |
---|---|
Nascita | Cuttack, 23 gennaio 1897 |
Morte | sconosciuto, Unknown |
Dati militari | |
Paese servito | India Britannica Governo dell'India Libera |
Forza armata | Azad Hind Fauj |
Guerre | Seconda guerra mondiale |
Campagne | Campagna della Birmania |
Battaglie | Battaglia di Imphal |
Comandante di | Azad Hind Fauj |
voci di militari presenti su Wikipedia | |
Subhas Chandra Bose (Hindi: सुभाष चन्द्र बोस; Bengali: সুভাষচন্দ্র বসু) (Cuttack, 23 gennaio 1897 – Taihoku, 18 agosto 1945) è stato un politico e militare indiano, figura centrale della lotta per l'indipendenza dell'India e presidente e capo politico durante la Seconda guerra mondiale di un governo filo-giapponese alleato dell'Asse.
Attualmente Bose è considerato un eroe nazionale, come testimoniano le statue per lui allestite a Kolkata e in tutta l'India.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Conosciuto con il nome di Netaji (Condottiero), Bose fu presidente del Partito del Congresso Indiano e fautore dell'indipendenza dell'India dal Raj Britannico. Condivideva le idee di indipendenza del Mahatma Gandhi, ma non i suoi metodi di lotta non-violenta[1][2]. Per raggiungere il suo ideale, un'India libera dal dominio dell'Impero Britannico, cercò ed ottenne alleanze con i nemici dell'Impero britannico, Benito Mussolini e Adolf Hitler. Senza esito fu il suo tentativo di allacciare rapporti con Stalin e l'Unione Sovietica. Ciò lo portò ad inserirsi nel contesto della seconda guerra mondiale appoggiando la politica delle potenze dell'Asse.
Dopo l'accordo con Himmler, Ministro degli Interni nella Germania nazista, Bose partì a bordo di un sommergibile tedesco alla volta del Giappone, dove intendeva spingere alla diserzione i soldati indù arruolati nell'Esercito anglo-indiano. Uno dei suoi motti principali era "Lottare per l'India libera è meglio che lottare per i britannici che l'hanno resa schiava". A seguito della conquista della Birmania e di parte del Bengala, formò un "governo dell'India Libera" (chiamato "Azad Hind"), con sede prima a Singapore e poi a Port Blair nelle isole Andamane e Nicobare occupate dai giapponesi; prese quindi parte, nel novembre 1943, alla "Conferenza della Grande Asia orientale" con gli altri leader dei governi manovrati dal Giappone in Asia.
Sostenne l'alleanza con l'Asse, promuovendo in Germania la creazione di battaglioni di volontari indiani disertori dall'esercito britannico, che furono inquadrati nella Legione SS "India Libera", operante in Europa ed Africa, e dell'esercito nazionale indiano nel Sud est asiatico.
Ci sono molti misteri attorno alla morte di Bose. Alcune credono che sia morto in un incidente aereo il 18 agosto 1945 all'aeroporto di Taihoku, ma non è stata confermata. La Commissione Mukherjee (1999) nominata dal governo indiano ha concluso nel 2005 che Bose non morì nell’incidente aereo di Taihoku del 1945.
In suo onore è stato nominato l'Aeroporto Internazionale di Calcutta (Aeroporto Internazionale Netaji Subhash Chandra Bose).
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Subhas Chandra Bose, The Indian Struggle 1920-1942, Sisir Kumar Bose and Sugata Bose.
- Manfredi Martelli, L'India e il fascismo. Chandra Bose, Mussolini e il problema del Nazionalismo indiano, Settimo Sigillo.
- Alfiero Massimiliano, La Legione SS Indiana di Subhas Chandra Bose, Marvia.
- Maria Tumiotto, I soggiorni in Italia e Germania di Subhas Chandra Bose, Bonomo
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikisource contiene una pagina in lingua bengali dedicata a Subhas Chandra Bose
- Wikisource contiene una pagina in lingua inglese dedicata a Subhas Chandra Bose
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Subhas Chandra Bose
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Print VOUL 1.tif (334 pages) (mha.gov.in)
- (EN) Sito ufficiale, su netaji.org.
- Bose, Subhas Chandra, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Bose, Subhas Chandra, in Dizionario di storia, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2010.
- Bose, Subhas Chandra, su sapere.it, De Agostini.
- (EN) Subhas Chandra Bose, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Opere di Subhas Chandra Bose, su Open Library, Internet Archive.
- (EN) Opere riguardanti Subhas Chandra Bose, su Open Library, Internet Archive.
- (EN) Subhas Chandra Bose, su IMDb, IMDb.com.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 29572002 · ISNI (EN) 0000 0001 0718 2343 · BAV 495/90791 · LCCN (EN) n80089836 · GND (DE) 118662066 · BNF (FR) cb12153094j (data) · J9U (EN, HE) 987007274798805171 · NSK (HR) 000113089 · NDL (EN, JA) 00512154 · CONOR.SI (SL) 295301987 |
---|