Utente:RennyDJ/Chiesa di Gesù e Maria (Crotone)
Chiesa di Gesù e Maria | |
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Stato | Italia |
Regione | Calabria |
Località | Crotone |
Religione | cattolica di rito romano |
Titolare | Gesù e Maria |
Ordine | Gaetanini (1963-2006) |
Diocesi | Crotone-Santa Severina |
Consacrazione | 1° novembre 2021 |
Architetto | Antonio Romanò |
Stile architettonico | moderno |
Inizio costruzione | 2007 |
Completamento | 2010 |
Sito web | Sito ufficiale |
La chiesa di Gesù e Maria è un luogo di culto cattolico situato a Crotone, all'ingresso del rione Fondo Gesù.
Edificato tra il 2007 e il 2010, l'edificio costituisce un tipico e raro esempio di riqualificazione moderna di manufatti della cosiddetta archeologia industriale, o comunque di fabbricati precedentemente destinati ad attività produttive[1].
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1962 il vescovo Pietro Raimondi chiese a don Ottorino Zanon, fondatore della Pia società di San Gaetano, di mandare in città alcuni missionari per colmare l'assenza di sacerdoti nei rioni periferici (tra i quali, appunto, quello di Fondo Gesù), fortemente bisognosi di assistenza spirituale in quanto proprio in queste zone non vi era presente alcun luogo di culto[2]; nel luglio 1963 i missionari Gaetanini giunsero a Crotone stabilendosi nei quartieri di Fondo Gesù, San Francesco e Sant'Antonio, portando così avanti la loro missione di evangelizzazione (che durerà fino al 2006, anno in cui i missionari Gaetanini verranno trasferiti alla diocesi di Locri-Gerace[2]). Dal 1969 si stabilirono in questi quartieri anche le missionarie della congregazione delle Suore della divina volontà[3].
Nell'ottobre 1974 il quartiere di Fondo Gesù venne elevato a parrocchia, ereditando il beneficio parrocchiale dell'antica chiesa del Santissimo Salvatore[4]; non avendo però mai avuto a disposizione una chiesa i fedeli dovettero celebrare le funzioni liturgiche all'interno di una struttura prefabbricata di circa 200 m² realizzata dai Gaetanini vicina al fiume Esaro[5], consacrata all'epoca dal vescovo Giuseppe Agostino e che verrà utilizzata per molti anni[1].
Il 2 maggio 2000 viene siglato un protocollo d'intesa tra il Ministero dei lavori pubblici e il Comune di Crotone, che prevede tra gli altri interventi[6] anche la realizzazione di un edificio religioso[7] facente capo alla parrocchia istituita anni prima[4]: l'immobile individuato per tale scopo fu un capannone di 1289 m², costruito intorno agli anni '50[8] e di proprietà di un ex-consorzio agricolo cooperativo[9], precedentemente adibito a granaio per lo stoccaggio del grano[10] e in seguito abbandonato[8][11]. L'apertura del cantiere per il restauro e la ristrutturazione dell'ex granaio, inizialmente prevista per il 2003[12], ebbe luogo in realtà solo nel 2007[8]. Per la sua realizzazione sono stati impiegati i contributi provenienti dalla Conferenza Episcopale Italiana e dalle donazioni all'8xmille, oltre ai fondi della parrocchia e dell'arcidiocesi di Crotone-Santa Severina[8].
Ultimata a metà del 2010, il 20 dicembre dello stesso anno la nuova chiesa viene benedetta e consegnata alla parrocchia con una celebrazione eucaristica presieduta dall'arcivescovo Domenico Graziani[1]; a quasi undici anni di distanza dalla sua istituzione, il 1° novembre 2021 l'arcivescovo Angelo Raffaele Panzetta presiede la Messa di consacrazione della chiesa di Fondo Gesù, intitolandola a Gesù e Maria[13] (titolo precedentemente appartenuto all'ex convento dei Minimi di San Francesco di Paola, esistente dal 1460 e soppresso nel 1783 a causa del terremoto[14][15]): durante la funzione liturgica sono state tumulate all'interno dell'altare le reliquie di Maria Bambina, dei beati Pino Puglisi e Rosa Gattorno, di san Costantino martire e una pietra del Santo Sepolcro di Gerusalemme[13].
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Il sagrato è collegato alla piazza sottostante mediante una gradinata e una rampa per l'abbattimento delle barriere architettoniche.
L'interno della chiesa si presenta a campata unica, sviluppata su tre piani e con travi portanti in legno lamellare posti all'altezza di 11 metri dall'intradosso del colmo; il manto di copertura, invece, è in legno lamellare e tegole canadesi. L'aula centrale giunge fino al presbiterio, delimitato da una parete curva: questa parete svolge la funzione di separare il presbiterio dagli spazi destinati alla sagrestia e agli uffici parrocchiali.
Sulla parete in cemento armato dietro al presbiterio vi è collocato un trittico di Kiko Argüello, iniziatore del Cammino neocatecumenale, voluto dal precedente parroco don Girolamo Ronzoni.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c Angela De Lorenzo, Dopo 52 anni una vera chiesa a Fondo Gesù, su ilcrotonese.it, 21/12/2010. URL consultato il 28 febbraio 2023.
- ^ a b Anna Melillo, I padri gaetanini lasciano il Gesù, su ilcrotonese.it, 15/09/2006. URL consultato il 28 febbraio 2023.
- ^ Angela De Lorenzo, Quelle compagne di quotidianità, su ilcrotonese.it, 23/10/2009. URL consultato il 28 febbraio 2023.
- ^ a b Parrocchia del SS. Salvatore di Crotone, su siusa.archivi.beniculturali.it. URL consultato il 28 febbraio 2023.
- ^ Angela De Lorenzo, Don Ruggero ritorna tra i suoi "ragazzi", su ilcrotonese.it, 16/11/2010. URL consultato il 28 febbraio 2023.
- ^ Chiara Panini, Quartiere Fondo Gesù a Crotone, su urbanistica.unipr.it, 21/07/2008. URL consultato il 28 febbraio 2023.
- ^ Domenico Napolitano, Contratto di quartiere, firmata l'intesa, su ilcrotonese.it, 03/05/2000. URL consultato il 28 febbraio 2023.
- ^ a b c d Giuseppe Pipita, Il granaio si trasforma nella chiesa di Fondo Gesù, su ilcrotonese.it, 29/06/2007. URL consultato il 26 febbraio 2023.
- ^ Lepore-Turi, p. 232.
- ^ Attività peraltro presente in quest'area sin dal XVII secolo, cfr. Settore Storia e Beni Culturali (a cura di), Fondo Gesù - I Santuari, su comune.crotone.it, 08/08/2017. URL consultato il 28 febbraio 2023.
- ^ Si veda anche la voce di riferimento sulla tematica: archeologia industriale.
- ^ A Fondo Gesù alloggi costruiti su misura, su ilcrotonese.it, 27/06/2003. URL consultato il 28 febbraio 2023.
- ^ a b Danilo Ruberto, La Chiesa di Fondo Gesù consacrata a Gesù e Maria: "Uno sguardo verso questo quartiere", su crotoneok.it, 01/11/2021. URL consultato il 28 febbraio 2023.
- ^ Martire, p. 395.
- ^ Russo, p. 622.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Domenico Martire, La Calabria sacra e profana, vol. I, Cosenza, Migliaccio, 1877.
- Francesco Russo, Storia della Chiesa in Calabria. Dalle origini al Concilio di Trento, vol. I, Soveria Mannelli, Rubbettino, 1982, ISBN 978-88-728-4052-8.
- Fulvio Mazza (a cura di), Crotone. Storia, cultura, economia, presentazione di Francesco Antonio Lucifero, Soveria Mannelli, Rubbettino, 1992, ISBN 978-88-728-4121-1, OCLC 49031662. URL consultato il 28 febbraio 2023. Ospitato su Google Libri.
- Lucia Lepore, Paola Turi (a cura di), Caulonia tra Crotone e Locri. Atti del convegno internazionale, Firenze, 30 maggio-1° giugno 2007, Firenze, University Press, 2010, ISBN 978-88-845-3930-4.
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