Preghiere dai libri
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Raccolta di preghiere tratte dai libri.
- Ah ma «non so, chi se ne frega, non importa» sarà l'estrema preghiera umana. (Jack Kerouac)
- Aprilina, preghi per me, perché io continui a stare al mondo, se non altro, ormai, per i miei gattini... Perché per l'inverno non li aspetta altro che l'allevamento al freddo, preghi per noi qui, per le ragazzine, le tre mamme gatte, preghi per Cassius. (Bohumil Hrabal)
- Distante da lui per non farsi sentire, padre Giacomo supplicò segretamente Dio con una preghiera:
"Ti prego ancora una volta, Dio, di mettercela tutta. Vientene con noi ma continua anche a dare un'occhiata qui. Non so se lo puoi fare di andare e venire da un posto, non so nemmeno se puoi scegliere: la dottrina è molto incerta al riguardo e io non mi ricordo più un granché di quello che ho studiato. Vedi solo se puoi farcela, e di mettercela tutta, come ce la mettiamo tutta noi. Di' a mio padre che mi hai sentito. Amen". (Maurizio Maggiani) - E questa volta pregò Dio con animo più tranquillo.
Disse: "Dio che sei qui, Dio che sei sopra di me e sopra quest'uomo qui con me, Dio sopra quella gente laggiù e sopra tutto quanto qui intorno, ti prego di fare ogni sforzo per mettercela tutta, e ti prego di dire a mio padre che ce la metto tutta anch'io. Per omnia saecula saeculorum, amen". (Maurizio Maggiani) - Fin dalla mia più tenera infanzia ho sentito il bisogno di avere compassione per gli animali. Ancor prima di andare a scuola non riuscivo a capire perché, nella preghiera della sera, dovevo pregare soltanto per delle persone. Per questo, dopo che mia madre mi aveva fatto ripetere la preghiera e mi aveva dato il bacio della buona notte, in segreto aggiungevo una preghiera per tutti gli esseri viventi, composta da me. Diceva così: «Buon Dio, proteggi e benedici tutto ciò che ha respiro, difendili da ogni male e fa' che dormano tranquilli». (Albert Schweitzer)
- Kelderek, che non lo perdeva di vista, pregava in continuazione come aveva pregato cinque anni innanzi nelle tenebre della foresta: «Pace, Shardik, Signore. Dormi, Re Shardik. Il tuo potere viene da Dio. Nulla può nuocerti». (Richard Adams)
- Io non conosco nessuna preghiera più bella di quella che conchiudeva gli antichi spettacoli teatrali dell'India (come anche in altri tempi quelli inglesi terminavano con la preghiera per il re). Dice: «Possano tutti gli esseri viventi restare liberi dal dolore!». (Arthur Schopenhauer)
- L'infermiera entrò nella stanza e chiuse la porta. Sedetti fuori in corridoio. Tutto era finito dentro di me. Non pensavo a niente. Non potevo pensare. Sapevo che sarebbe morta e pregavo che non morisse. Non lasciarla morire. Oh Dio, per favore non lasciarla morire. Farò tutto quello che vuoi se non la lasci morire. Ti prego, ti prego, ti prego, Dio caro, non lasciarla morire. Dio caro, non lasciarla morire. Ti prego, ti prego, ti prego, non lasciarla morire. Dio, ti prego, non farla morire. Farò tutto quello che vuoi se non la lasci morire. Hai preso il bambino ma non lasciarla morire. Hai fatto bene ma non lasciarla morire. Ti prego, ti prego, Dio caro, non lasciarla morire. (Ernest Hemingway)
- «Oh, eccome se sappiamo pregare! Da un pezzo ormai: e io che sono grande prego da sola, mentre Kolja e Lìdočka insieme alla mamma, a voce alta; prima recitano l'Ave Maria, e poi ancora un'altra preghiera: "Dio mio, perdona e benedici nostra sorella Sonja", e poi ancora: "Dio mio, perdona e benedici l'altro nostro papà", perché il nostro vecchio papà ormai è morto, e questo qui per noi è un altro papà, e noi preghiamo anche per quello.»
«Pòlen'ka, io mi chiamo Rodiòn; pregate qualche volta anche per me: "per il servo Rodiòn", e nient'altro.» (Fëdor Dostoevskij) - – O Signore, – disse, – io ti ringrazio e mio figlio ti ringrazia per le tue grandi e molteplici misericordie. Dacci la pace per un po' di tempo; difendici dal malvagio. Colpiscilo, o Signore, sulla bocca bugiarda! (Robert Louis Stevenson)
- Poi ho preso per cuoco l'ex cuciniere di Lafollone, ve ne ricordate?, l'antico amico del cardinale, quel ghiottone famoso, che dopo pranzo pregava, dicendo: "Dio mio, concedetemi la grazia di ben digerire quel che ho mangiato così bene!" (Alexandre Dumas padre, Vent'anni dopo)
- PREGHIERA PER UN PARCHEGGIO
Dio divino e misericordioso,
Non ho parole per dire quanto potrò adorarTi
dopo che mi avrai donato un posto per parcheggiare.
Perché Tu sei colui che provvede
E Tu sei la fonte.
Tu distribuisci ogni cosa buona.
In Te tutto è sicuro.
Nella Tua cura trovo sollievo. Con la Tua
guida, troverò la pace.
Per fermarmi, per riposare, per rallentare, per parcheggiare.
Tu puoi darmi questo. Questo è ciò che chiedo.
Amen. (Chuck Palahniuk) - Sapevo che se non avessi trovato un modo per affrontarli, la rabbia e l'odio mi avrebbero sopraffatto e sarei stata fagocitata dalla paura, dalla tristezza e dalla frustrazione. Sapevo che l'odio e l'aggressività erano parte della stessa violenza che cercavo di fermare. E così pregai.
«Ti prego, Spirito dell'Universo, ti prego, aiutami a trovare un modo per affrontare tutto questo, perché altrimenti mi consumerà». (Julia Butterfly Hill) - Si fermò, incrociò le braccia sul petto come faceva quando era piccolo, levò in alto gli occhi e disse, rivolto a qualcuno:
– Signore, aiutami, insegnami, vieni a dimorare in me e purificami da ogni sozzura!
Pregava, chiedeva a Dio di aiutarlo, di dimorare in lui e di purificarlo, ma intanto ciò che chiedeva si era già realizzato. Dio, che viveva in lui, si era destato nella sua coscienza. Lo sentì in sé, e perciò sentì non solo libertà, coraggio e gioia di vivere, ma sentì tutta la potenza del bene. Adesso si sentiva capace di fare tutto il meglio che poteva fare un uomo. (Lev Tolstoj) - Signore, abbi pietà del mio sangue, della mia anemia in fiamme! (Emil Cioran)
- Signore, che vedi dove noi umani non sappiamo vedere, ascolta questo discanto laico di un prete di frontiera: che sia pace. Oggi, sempre, ovunque.
E, come dice il mio amico Vinicio Capossela, ovunque proteggici. (Andrea Gallo) - «Signore, perdonami tutto!» ella proferì, sentendo l'impossibilità della lotta. (Lev Tolstoj, Anna Karenina)
- Solo Kelderek, unico fra tutti, sentiva suo dovere andargli vicino, offrirgli la propria vita senza chieder alcun premio, ripetendo di continuo la preghiera dedicatoria: «Senandril, Sommo Shardik. Accetta la mia vita. Sono tuo e non ti chiedo nulla in cambio». (Richard Adams)