Stephen Crane
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Stephen Crane (1871 – 1900), scrittore, poeta e giornalista statunitense.
Il segno rosso del coraggio
[modifica]Il freddo si ritirò con riluttanza dal suolo e le nebbie, diradandosi, rivelarono un'armata attestata lungo la linea delle colline.
[citato in Fruttero & Lucentini, Íncipit, Mondadori, 1993]
Citazioni
[modifica]- Qualcuno aveva acceso la luna e l'aveva appesa alla cima di un albero.
- ...le colline si curvavano nere e misteriose sotto il cielo. Gli insetti della notte cantavano solenni.
- Desiderò vagamente di girare intorno a quel corpo e osservarlo: l'impulso dei vivi di leggere negli occhi dei morti la risposta alla Domanda.
- Stavano per vedere la guerra, la bestia scarlatta; la guerra, il Dio gonfio di sangue.
- Una volta gli sembrò d'aver deciso che era meglio farsi ammazzare subito e farla finita coi suoi guai. Osservando la morte in quel modo con la coda dell'occhio, gli parve che in fondo non era altro che riposo, e per un momento fu stupefatto d'aver potuto agitarsi tanto per una cosa così semplice come l'essere ammazzato. Sarebbe morto; e sarebbe andato in qualche posto dove l'avrebbero capito.
- Era sorprendente che la natura avesse continuato tranquillamente il suo lavoro dorato in mezzo a tanto disastro.
- Un altro aveva già sulla faccia la grigia impronta della morte... Camminava come lo spettro d'un soldato, con lo sguardo acceso di chi ha già potuto dare un'occhiata all'ignoto.
- Mentre avanzava pareva sempre che cercasse un posto, come uno che va a scegliersi la sepoltura.
- A quanto pareva, tutti quelli che incontrava recitavano una parte insopportabile. Non la smettevano di stuzzicare lo spettro della vergogna col bastone della loro curiosità.
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