sua ingiuria, e questa cosa fosse cagione di battaglia. Ma Aderbale, perocché non si sentia eguale d’arme con lui, e perchè era più guernito dell’amistà1 del popolo di Roma che non era di sua gente, mandò ambasciadori a Giugurta per lamentarsi della ingiurìa ricevuta: i quali, ritornati, ridissono la molta villania, come loro era suto risposto. Ma pertanto2
Aderbale pensò di prima sostenere tutte cose, che battaglia: perocché, avendo egli innanzi cercato via di battaglia3, ne gli era male avvenuto. E non però si menomava il desiderio di Giugurta: perchè certamente tutto il suo reame avea già assalito con pensieri e con voglia. Sicché egli, non, come avea fatto prima, con poca gente, a far preda, ma, con grande oste diligentemente apparecchiato, cominciò a fare la guerra, e apertamente lo imperio di tutta Numidia a domandare; e, là ovunque andasse, le città e le ville guastava, e menava prede, crescendo l’animo a’suoi e la paura a* nimici. Aderbale, poiché si vide a tanto condotto4 che gli convenia lasciar lo reame, o con arme ritenere, per necessità s’apparecchiò alla battaglia, e andò contra Giugurta. E posonsi le due osti non di lungi dal mare presso a una città eh’avea nofne Cirta: e, perocché era sera, non s’incominciò la battaglia; ma, poiché fu passata gran parte di notte, essendo grande oscurità, li militi giugurtini a certo segno dato assalirono l’oste de’nimici5: e alcuni di loro essendo quasi sonnolosi6, alcuni altri prendendo arme, furono cacciati e sconfìtti. Aderbale con pochi cavalieri fuggì a Cirta: e, se non fosse la moltitudine7 de’ mercatanti romani, la quale alli Numidi perseguitanti vietò l’entrata, in un dì fra gli due re sarebbe stata la battaglia cominciata e finita, (a)8 In tal modo Giugurta si pose all’assedio della terra, e con gatti e con torri e con dificii9
- ↑ era più guernito delP amistà ec. ) 11 teste qui ha ami citi a pop ali romani magis quan ti ami dis fretus erat; onde pare che f. Barto Ioni meo dia alla parola guernito la forza di munito, provveduto, afforzato.
- ↑ pertanto vale propriamente perciò; ma fu adoperato in sentimento di non pertanto, non di meno, come in questo luogo, ed in altri molti ancora del nostro autore; ma noi non consiglieremmo i giovani di usarlo oggi a questo modo.
- ↑ avendo egli innanzi cercato via di battaglia ) Così traduce il latino tentatum antea (bel lumi; e però quel via sta in sentimento di modo, di maniera, mezzo: ed è bene vederlo nel Vocabolario.
- ↑ poiché si vide a tanto condotto ec.) A tanto è modo proprio di nostra lingua, e vale a tal termine, a tal condizione; proprio l’eo de* Latini, come si può vedere nel testo: e si dice anche a tale, che vale lo stesso.— Condotto qui sta in iscambio di ridotto: e questa voce molto elegantemente si adopera pure in questo sentimento.Cosi nella Tavola Hitonda leggiamo: Si lo feria arditamentef e avealo già a tale condotto, che Lancillotto non si potea quasi più veramente difendere.
- ↑ assalirono Poste de*nemici) Oste, come altre volte abbiamo avvertilo, vale anche esercito, e talvolta vale ancora il campo nel quale è radunato l’esercito, gli alloggiamenti; ed in questo sentimento è da intendere in questo luogo, Quest’esempio potrebbe aggiungersi al Vocabolario, dove è stato aggiunto con due esempii tolti dalla versione di Vegeiio.
- ↑ sonnoloso è lo stesso ehe sonnacchioso, ma è voce antica da non adoperare.
- ↑ e se non fosse la moltitudine ec. ) Se non fosse qui sta in luogo di se non fosse statof come dovrebbesi dire oggi che è ben fermata la grammatica; ed e questo un bel modo di nostra lingua breve e riciso . il quale l’abbiamo pure nel nostro dialetto, dicendosi, per modo di esempio: se non era per tuo padre, per tef io sarei morto, ec.
- ↑ (li detti Romani «hiama Sallustio togati per certo vestimento eh* usavano ).
- ↑ e con gatti e con torri e con dificii) Gatto e una specie di macchina da guerra che usavano gli antichi, Di fido è voce antica ed è lo stesso che edificio, e qui sia ancora per macchina da guerra; ma o^gi in questo sentimento non è da adoperare.