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FRANCESCO PETRARCA
Del bavarico inganno,
Che alzando ’l dito con la morte scherza.
Peggio è lo strazio, al mio parer, che ’l danno.
Ma ’l vostro sangue piove
70Più largamente, ch’altra ira vi sferza.
Dalla mattina a terza
Di voi pensate, e vederete come
Tien caro altrui chi tien sè così vile.
Latin sangue gentile
75Sgombra da te queste dannose some:
Non far idolo un nome
Vano, senza soggetto:
Che ’l furor di lassù, gente ritrosa
Vincerne d’intelletto,
80Peccato è nostro, e non natural cosa.
Non è questo il terren ch’i’ toccai pria?
Non è questo ’l mio nido,
Ove nudrito fui sì dolcemente?
Non è questa la patria in ch’io mi fido,
85Madre benigna e pia,
Che copre l’uno e l’altro mio parente?
Per Dio, questo la mente
Talor vi mova; e con pietà guardate
Le lagrime del popol doloroso,
90Che sol da voi riposo
Dopo Dio spera; e pur che voi mostriate
Segno alcun di pietate,
Virtù contra furore
Prenderà l’arme, e fia ’l combatter corto:
95Chè l’antico valore
Negl’italici cor non è ancor morto.
Signor, mirate come ’l tempo vola,
E sì come la vita
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