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BALDASSARE CASTIGLIONE
164 | Sonetto | 1478-†1529 |
Che ’l nome sol di Roma ancor tenete,
Ahi che reliquie miserande avete
4Di tant’anime eccelse e pellegrine!
Colossi, archi, teatri, opre divine,
Trionfal pompe gloïiose e liete,
In poco cener pur converse siete,
8E fatte al vulgo vil favola al fine.
Così se ben un tempo al tempo guerra
Fanno l’opre famose, a passo lento
11E l’opre e i nomi il tempo invido atterra.
Vivrò dunque fra’ miei martir’ contento;
Che, se il tempo dà fine a ciò ch’è in terra,
14Darà forse ancor fine al mio tormento.
VERONICA GAMBARA
165 | Sonetto | 1485-†1550 |
(All' imperatore Carlo V e al re Francesco I di Francia)
Carlo e Francesco, il nome sacro e santo
Di Cristo, e di sua fè vi caglia tanto,
4Quanto a voi più d’ogni altro è stato amico.
L’arme vostre a domar l’empio nemico
Di Lui sian pronte, e non tenete in pianto
Non pur l’Italia ma l’Europa, e quanto
8Bagna il mar, cinge valle o colle aprico.
II gran Pastor, a chi le chiavi date
Furon dal Cielo, a voi si volge e prega
11Che delle greggi sue pietà vi prenda.
Possa più dello sdegno in voi pietate,
Coppia reale, e un sol desio v’accenda,
14Di conquistar chi Cristo sprezza e nega.
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