Di voi, bella, m’ha dato guiderdone:
Guardomi in fin che vegna la speranza, 4Pur aspettando bon tempo e stagione.
Com’om ch’è in mare, ed ha spene di gire,
Quando vede lo tempo, ed ello spanna,
E già mai la speranza no lo ’nganna: 8Così faccio, madonna, in voi venire.
Or potess’eo venire a voi, amorosa,
Come larone ascoso, e non paresse!
Ben lo mi terria’n gioia aventurosa 12Se l’amor tanto bene mi facesse!
Sì bel parlante, donna, con voi fora,
E direi como v’amai lungiamente,
Più ca Piramo Tisbia dolzemente, 16Ed ameraggio, in fin ch’eo vivo, ancora.
Vostro amore e che mi tiene ’n disiro
E donami speranza con gran gioi’,
Ch’io non curo s’eo doglio od ho martiro, 20Membrando l’ora ched eo vegno a voi.
Ca s’eo troppo dimoro, aulente lena,
Pare ch’eo pera, e voi mi perderete:
Adunque, bella, se ben mi volete, 24Guardate ch’eo no mora in vostra spena.
In vostra spena vivo, donna mia,
E lo mio core adesso a voi rimando,
E l’ora tardi mi pare che sia 28Che fino amore a vostro cor dimando.
E guardo tempo vi sia in piacimento