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MAZZEO RICCO
28Sì fortemente abbonda
De la gran gioi’, che mena
Per voi, madonna, tanta,
Che certamente è tanta,
32Non ha dove s’asconda;
E più che augello in frondo — son gioioso.
E bene posso cantare più amoroso
Che non cantar giammai null’altro amante
36Uso di ben amare, o trapassante.
Ben mi deggio allegrare
D’Amor, che ’mprimamente
Ristrinse la mia mente
40D’amar voi, donna fina.
Ma più deggio laudare
Voi, donna conoscente,
Donde lo mio cor sente
44La gio’ che mai non fina.
Chè se tutta Messina — fosse mia,
Senza voi, donna, niente mi saria.
Quando con voi a sol mi sto, avvenente,
48Ogn’altra gioi’ mi par che sia niente.
La vostra gran beltate
M’ha fatto, donna, amare;
E lo vostro ben fare
52M’ha fatto cantadore.
Che s’io canto la state
Quando lo fior appare,
Non poría ubriare
56Di cantare — al freddore.
Così mi tene Amore — ’l cor giulente,
Chè voi siete la mia donna valente.
Sollazzo e gioco mai non vene mino:
60Così v’adoro, come servo, e ’nchino.
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