Blues
Il blues è la versione Gangsta del jazz.
Caratteristiche generali
La caratteristica fondamentale del blues è di essere triste. No, non triste, ma proprio guarda proprio una cosa tristissimoooooooooo. Per darvi un'idea di quanto sia triste, immaginate una giornata di sole, in tarda primavera: gli uccellini che cinguettano sui rami, i fiori non ancora seccati dal caldo che ondeggiano cullati da una gentile brezza, ragazze in minigonna e sandali in motorino dirette al mare per fare il primo bagno della stagione, giovani uomini e giovani donne mano nella mano per i campi coperti di margherite a cercare un cespuglio complice in cui dare sfogo al reciproco amore con baci, coccole e altre amenità, una natura in piena esplosione di vita, gioia, luce e calore di cui godere fino a essere sazi. E ora immaginate voi stessi che guardate tutto questo dalla finestra sbarrata di una galera, mentre i secondini vi pisciano addosso e il vostro compagno di cella, un albanese di tre metri per due, vi usa come giocattolo sessuale. Questo, più o meno, è il blues.
Blue note
Il blues è caratterizzato dall'utilizzo di sole quattro note sulle sette totali: Mib, Fa, Re e Do#, le cosiddette blue note. Queste, come è noto[citazione necessaria], sono le note più tristi del pentagramma, e contribuiscono a dare ai pezzi blues quel senso di struggente malinconia, tristezza abominevole e depressione cosmica che appassionano tanto gli intellettuali. Più in dettaglio, le blue note sono:
- Mib (che in gergo musicale significa mio padre è morto in una piantagione di cotone, suo padre in una nave schiavi e il mio trisnonno cacciava gazzelle nell'Africa nera, come sono triste)
- Fa (la biondina in prima fila mi guarda ma tanto so che non me la darà mai perché sono brutto e nero, ho un pennellone di 30cm che uso solo come appendiabiti ed è ormai pieno di ragnatele e ho l'AIDS anche senza aver scopato mai. I miei prozii cacciavano elefanti nell'Africa nera, come sono triste)
- Re (ho aperto un mutuo ottantennale per comprarmi la Duna e ieri l'ho sfasciata contro un castagno, mi hanno sfrattato di casa e per campare suono in un locale sfigato dove nessuno mi ascolta per 3 euro l'ora. I miei cugini raccoglievano bacche nell'Africa nera, come sono triste)
- Do# (l'eroina è finita e non ho i soldi per comprarla, non posso sniffare cocaina perché ho il raffreddore e il naso attapato, e la marijuana ormai non mi fa più un cazzo neanche a fumarne una tonnellata. I miei antenati leccavano rane nell'Africa nera, come sono triste)
Talvolta qualche musicista, magari con trascorsi jazzistici, prova a svicolare da questa ferrea impostazione e a inserire un Sol tanto per stemperare, o perlomeno un Si leggermente allegro, ma tali soggetti vengono immediatamente scoperti dagli altri bluesmen, picchiati e torturati con ore e ore di ascolto forzato di Raffaella Carrà e/o degli Aqua.
Bluesman
Si possono avere due tipi di cantanti blues o, in gergo, Bluesman: il cantante bianco magro o il cantante ciccione nero.
- Cantante bianco magro: di una magrezza impressionante, gli occhi infossati, le guance scavate di un pallore mortale. Porta i capelli lunghi e sporchi, oppure corti e sporchi, e abiti da straccione il cui significato è: anche se non sono nero, ho anche io i miei problemi. Indossa occhiali, manco a dirlo, scuri, tondi e di taglia ciclopica che coprono fronte e mento, e il cui scopo è occultare le guance scavate e gli occhi iniettati di sangue da drogato all'ultimo stadio. Il cantante blues magro, infatti, consuma eroina, tanta eroina: da solo copre metà del fatturato della Cosa Nostra statunitense, e non è un caso che fra coloro che vengono a sentirlo suonare ci siano sempre quattro o cinque uomini perfettamente rispettabili, in gessato blu e con grosse borse a tracolla
- Cantante grasso nero: sembra un incrocio tra Giampiero Galeazzi e Shaquille O'Neal che abbia mangiato Luciano Pavarotti. È così grasso che spesso non passa per le porte dei locali, ed è quindi costretto a esibirsi unicamente in strada o nelle piazze. Quando canta vibra come un malato di Parkinson, perché la pancia gli fa da cassa di risonanza, e può provocare piccoli terremoti. Nel caso in cui sia di sesso femminile, è caratterizzato da due mammelle gigantesche, delle dimensioni di una mucca indiana, corna comprese; due adiposi blob che attraggono oggetti e persone nell'abominevole scollatura. Come per un buco nero, ciò che vi cade dentro è perduto per sempre, sebbene si racconti di un palpeggiatore ardito sparito fra le tette di una cantante Soul ad Orlando, sparito misteriosamente e riapparso dieci anni dopo in Giappone, e qui subito arrestato.
Non ostante queste caratteristiche all'apparenza non adatte alla sopravvivenza, il bluesman in genere è un soggeto portato alla violenza, che non perde l'occasione di buttarsi in una rissa di fare a botte per la minima offesa ricevuta
Blue orchestra
Intorno al bluesman, o ai piedi del palco se questo è grasso e lo occupa tutto, c'è la blues orchestra: musicisti professionali, impeccabili, in stato di perenne fattanza da alcol o droghe. Quando steccano, e steccano spesso, dicono che era voluto, era un bending, si accendono una sigaretta e continuano a suonare. Suonano gli strumenti carattestici del blues, ovvero:
- Chitarra: per quanto detto sopra, possiede solo quattro corde, così che al chitarrista non venga la tentazione di aggiungere qualche nota di troppo. In pratica assomiglia a un banjo che abbia appena scoperto che il figlio è omosessuale.
- Basso: se putacaso la chitarra dovesse virare troppo sull'allegro, il basso interviene con le sue potenti tonalità riportando il pezzo in modalità suicidio
- Bassotuba: nessuno sa cosa cazzo sia
- Armonica: rigorosamente in Eb (MI bemolle per i non armonicisti), perché altrimenti non sarebbe abbastanza struggente
- Sassofono: non serve per suonare, ma per sniffare la cocaina al posto della più canonica banconota da 50$. Questo per due motivi: primo: è più capiente, secondo: nessun musicista blues possiederà mai una una banconota da 50$
- Tromba: è bucata, come la marmitta del tuo motorino
- Trombe di falloppio: quelle della cantante cicciona di cui sopra
- Chitarra elettrica con distorsore da 256 effetti e amplificatori da 5000 mH: scordatevela, non siamo mica al Gods of Metal, coglioni!
L'ascoltatore di blues
Visto quanto detto fin'ora, perché qualcuno dovrebbe mai ascoltare il blues? Perché fa figo, nessun altro motivo. Schematicamente, i principali soggetti che potete sicuramente incontrare a un'esibizione di musica blues (occhio a non definirlo concerto, non è cool!) vi sono:
- L'alcolizzato in coma etilico, il blues infatti e un rimedio universale per la perdita di conoscenza.
- Il tossico superstite degli anni 40, quando non c'era ancora il rock'n roll solo due cose erano veramente cool, l'eroina ed il blues.
- L'intellettuale, che con gli occhi chiusi e l'espressione estatica sembra totalmente abbandonato alla musica, come se gli piacesse veramente. Ogni tanto scocca occhiate astiose al resto della sala, come a dire "Cosa ci fanno qui tutti questi stronzi, quando solo io posso capire queste armonie sublimi?". A fine concerto, va a picchiare prostitute.
- Il deluso di sinistra, che, comunque fedele agli insegnamenti del Partito, è costretto suo malgrado a interessarsi a eventi finto-culturali. Lo si riconosce perché, nei passaggi più struggenti, lo si vede saltare in piedi in lacrime e urlare "No! Veltroni! Bertinotti! Pecoraro Scanio! Noooooo!"
- Il falso audiofilo classico, che per ritemprarsi tra una partitura di Mozart (che non capisce) e un brano di Bach (che lo annoia) va a sentire un po' di blues, che lo tira su.
- Il donnaiolo, che pur di mostrarsi interessante è disposto a sorbirsi questa allegra melodia.
Curiosità
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Però è meglio se certe curiosità te le tieni pe' ttìa... o forse vuoi veder crescere le margherite dalla parte delle radici? |
- In teoria, R&B dovrebbe stare per Rhythm & Blues, ma, nonostante ciò, Rihanna non c'entra un cazzo col Blues, Cribbio!
- Già che ci siamo, nonostante il nome i Blue non cantano Blues
- Con l'avvento del Prozac, il Blues è morto
- L'evi metàl è l'antiblues per antonomasia.
- Non sei un vero Bluesman se non veneri il diavolo, ammeno che tu non sia uno dei Blues Brothers.
- Non sei un vero Bluesman se non sei un alcolizzato.
- Non sei un vero Bluesman se non sei un tossico, preferibilmente eroinomane.
- Non sei un vero Bluesman se non ti sbatti almeno 10 tipe alla settimana.
Voci correlate
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