GNOME Shell
GNOME Shell software | |
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GNOME Shell in modalità panoramica Attività (overview) | |
Genere | Desktop environment |
Sviluppatore | GNOME Foundation e progetto GNOME |
Data prima versione | 6 aprile 2011 |
Ultima versione | 47.1 (18 ottobre 2024) |
Sistema operativo | Unix-like |
Linguaggio | C[1] JavaScript |
Toolkit | GTK |
Licenza | GNU GPL v2+ (licenza libera) |
Lingua | Multilingua[2] |
Sito web | www.gnome.org |
GNOME Shell è l'interfaccia utente dell'ambiente desktop GNOME, a partire dalla versione 3.[3] È stata distribuita il 6 aprile 2011.
Essa fornisce funzionalità di base come il passaggio tra le finestre e il lancio delle applicazioni. Sostituisce il pannello di GNOME[4] e altri componenti software di GNOME 2 per offrire una esperienza utente che rompa con il modello desktop utilizzato nelle precedenti versioni di GNOME. È in sviluppo una versione di GNOME Shell 2D[5], questo per permettere anche a chi ha schede video datate o non supportate di usufruire della shell grafica GNOME.
Caratteristiche
[modifica | modifica wikitesto]GNOME shell utilizza Mutter, un compositing window manager basato sul window manager Metacity, e il toolkit Clutter per fornire effetti visivi e l'accelerazione hardware[6]. Secondo il maintainer di GNOME Shell[7] Owen Taylor, è impostato come un plugin di Mutter, in gran parte scritto in JavaScript[8].
Elementi principali
[modifica | modifica wikitesto]Gli elementi principali dell'interfaccia utente comprendono:
- Una nuova panoramica delle attività (activity overview): accessibile attraverso il pulsante Attività, l'angolo superiore sinistro dello schermo (hot corner) o il tasto Super/Windows, è la porta d'accesso a tutte le attività svolte al computer; consente di visualizzare in un solo colpo tutte le finestre e può essere utilizzata per passare da un lavoro a un altro e per lanciare le applicazioni[9]; ospita:
- Un dock (chiamato "Dash"): per eseguire e passare rapidamente tra le applicazioni;
- Un selettore di finestre, simile a quello di macOS Mission Control, che incorpora anche un selettore/gestore delle area di lavoro;
- Un selettore di applicazioni;
- Una funzione integrata di ricerca in grado di aprire applicazioni, finestre, documenti recenti e gestire impostazioni di sistema[9];
- Un'area di stato del sistema (system status area): un menu, posizionato nell'angolo superiore destro dello schermo, che consente di ottenere rapidamente una panoramica dello stato del sistema; il menu permette, tra le altre cose, il controllo del volume, della luminosità dello schermo, delle reti Wi-Fi, del Bluetooth, mostra il livello della batteria, le impostazioni di privacy, ecc[10].
- Un'area delle notifiche (notification area, o cassetto dei messaggi'/messaging tray): una zona nella parte inferiore dello schermo utilizzata per l'alloggio di notifiche sia statiche che interattive; è possibile rispondere a un messaggio direttamente dalla sua notifica, così come riprendere una conversazione precedente. In questo modo è possibile comunicare con i propri contatti senza dover passare da una finestra all'altra[9].
- Il magnetismo delle finestre rispetto ai bordi dello schermo, per farle riempire una metà dello schermo oppure lo schermo intero;
- I bottoni delle finestre sono stati ridotti a uno solo (solo quello di chiusura) invece dei canonici tre (massimizza, minimizza, chiusura). Quello di minimizzazione è stato rimosso a causa della mancanza del pannello per ridurre al minimo le finestre, a favore della gestione finestra di lavoro. La massimizzazione può essere ottenuta utilizzando il magnetismo della finestra nei confronti del bordo superiore dello schermo.
Estendibilità
[modifica | modifica wikitesto]Le funzionalità di base di GNOME Shell possono essere modificate o ampliate aggiungendo le estensioni. Le estensioni sono scritte in JavaScript e si trovano sull'apposito sito web di GNOME extensions e possono essere installare direttamente attraverso il browser[11].
Alcune di queste estensioni sono ospitate nel repository git di GNOME, anche se non sono ufficiali[12].
Galleria d'immagini
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GNOME Shell in modalità panoramica Attività (overview)
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Selettore di applicazioni
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) GNOME Shell è scritto in C e JavaScript, su live.gnome.org. URL consultato il 13 maggio 2010.
- ^ Traduzioni di GNOME Shell, su l10n.gnome.org. URL consultato il 13 maggio 2011.
- ^ (EN) GNOME Live!, su live.gnome.org. URL consultato il 13 maggio 2011.
- ^ (EN) Apoorva Sharma, Why does Gnome-shell replace the current gnome-panel., su mail.gnome.org, 23 marzo 2010.
- ^ GNOME Shell will soon work without a 3D graphics driver - The H Open Source: News and Features
- ^ (EN) Mutter: Window Manager in GNOME's Future - Linux Magazine Online, su linuxpromagazine.com. URL consultato il 13 maggio 2011.
- ^ (EN) Paul Cutler, Behind the Scenes with Owen Taylor, su gnome.org, 1º luglio 2009 (archiviato dall'url originale il 21 dicembre 2012).
- ^ (EN) Owen Taylor, Metacity, Mutter, GNOME Shell, GNOME-2.28, su mail.gnome.org, 23 marzo 2009.
- ^ a b c Note di rilascio di GNOME 3.0, su library.gnome.org, gnome.org. URL consultato il 13 maggio 2010.
- ^ (EN) Feature Focus: GNOME 3′s New System Status Area, su afaikblog.wordpress.com, As far as I know. URL consultato il 3 novembre 2013.
- ^ (EN) GNOME Shell extensions, su extensions.gnome.org, gnome.org. URL consultato il 3 novembre 2013.
- ^ (EN) Extensions, su wiki.gnome.org. URL consultato il 3 novembre 2013.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su GNOME Shell
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Sito ufficiale, su gnome.org.
- GNOME Shell, su packages.debian.org.
- Repository sorgenti di GNOME Shell, su gitlab.gnome.org.
- Sito di segnalazione bug, su gitlab.gnome.org.
- (EN) GNOME Shell, su Free Software Directory.
- Note di rilascio di GNOME 3.0, su library.gnome.org.
- Sito ufficiale, su gnome3.org. URL consultato il 13 maggio 2011 (archiviato dall'url originale il 5 maggio 2011).
- Sito ufficiale delle GNOME Extensions, su extensions.gnome.org.