Preganziol
Preganziol comune | |
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Chiesa di Sant'Urbano | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Veneto |
Provincia | Treviso |
Amministrazione | |
Sindaco | Elena Stocco (centro-sinistra) dal 10-6-2024 |
Territorio | |
Coordinate | 45°36′N 12°14′E |
Altitudine | 12 m s.l.m. |
Superficie | 23,1 km² |
Abitanti | 16 776[1] (30-4-2024) |
Densità | 726,23 ab./km² |
Frazioni | Frescada, Sambughè, San Trovaso Località: La Boschetta, Alle Grazie, Settecomuni, Case Gatto - Zanetti |
Comuni confinanti | Casale sul Sile, Casier, Mogliano Veneto, Treviso, Zero Branco |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 31022 |
Prefisso | 0422 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 026063 |
Cod. catastale | H022 |
Targa | TV |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 373 GG[3] |
Nome abitanti | preganziolesi |
Patrono | papa Urbano I |
Giorno festivo | 25 maggio |
Cartografia | |
Il territorio comunale nella provincia di Treviso. | |
Sito istituzionale | |
Preganziol (IPA: /preɡanˈtsjɔl/, Preganxiol IPA: /preɡan'zjɔl/ in veneto) è un comune italiano di 16 776 abitanti della provincia di Treviso in Veneto.
Geografia fisica
[modifica | modifica wikitesto]Il territorio di Preganziol è completamente pianeggiante. Il suolo, per lo più argilloso, permette l'esistenza di numerosi corsi d'acqua, comunque di modesta portata e lunghezza: da sud, i principali sono il Zermanson, Serva, il Bigonzo e il Dosson, tutti affluenti del fiume Sile.
Origini del nome
[modifica | modifica wikitesto]La prima parte del nome è sicuramente in relazione al veneto prà che significa "prato" e indicherebbe dunque la presenza di terreni utili al pascolo o, più in generale, di possedimenti. La seconda parte è discussa: forse deriva dal nome dell'antico proprietario (un tale Golza, Galzolo o Granziol quindi); oppure è legato ad un termine veneto, oggi in disuso, che significava "bosco" (da gazo, giagio, gaiolo), quindi indicherebbe un prato protetto da una selva. La presenza di fitti boschi è infatti documentata in vari documenti medievali.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Le tracce più antiche della presenza umana nel territorio risalgono all'epoca romana. Si ritiene che l'attuale comune costituisse l'estremità settentrionale della centuriazione di Altinum, il cui confine con Tarvisium seguiva il corso del Sile.[4]
La prima citazione scritta di Preganziol, indicata come prati Golzoli, è in una bolla del 1170 con la quale papa Alessandro III donava la chiesa locale, già cappella della pieve di San Giovanni di Treviso, al Capitolo dei Canonici di Treviso. La disposizione fu confermata nel 1181 è il paese è menzionato come Pratoganziol.
Come suggerirebbe il toponimo, il territorio era in passato ricco di vegetazione. In un documento del 1317 si osserva la necessità di tagliare le selve che offrivano riparo ai briganti. Dell'anno successivo è un altro scritto in cui è attestato l'utilizzo delle loviere, trappole per catturare i lupi.
Nel 1350 la popolazione fu decimata per l'imperversare della peste. Per favorire il ripopolamento della zona, il comune di Treviso, da cui dipendeva, offrì sgravi fiscali per chi vi si ristabiliva.
Il 22 dicembre del 1807 nascono ufficialmente la municipalità di Preganziol (con l'aggregazione di Settecomuni) e quelle di San Trovaso e Sambughè. Tuttavia già il 6 febbraio 1808 le prime due sono abolite per essere annesse al comune di Treviso, preservando invece quella di Sambughè. Nel 1816 il comune di Preganziol si stacca da Treviso e, inglobando San Trovaso e Sambughè, assume l'odierna configurazione.
Simboli
[modifica | modifica wikitesto]Lo stemma comunale e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica dell'11 ottobre 1983.[5]
«Partito: nel primo d'azzurro, ai nove abeti d'argento terrazzati sulla pianura al naturale; nel secondo di rosso, allo stabilimento industriale costituito da quattro capannoni e dalla ciminiera fumante d'argento; sulla partizione il pastorale d'oro, rivoltato, posto nel capo, e accollato a una pannocchia di granoturco e a una spiga di frumento, entrambe d'oro, passate in decusse. Ornamenti esteriori da Comune.»
Lo stemma è diviso in due vericalmente: a destra il bosco ricorda l'etimo del toponimo (forse da prà "prato" e gazio "bosco", vedi sopra); la fabbrica a sinistra testimonia l'importanza dell'industria; i soggetti sono sovrastati da un pastorale (il potere dei vescovi di Treviso) con una spiga di grano e una pannocchia (l'abbondanza dell'agricoltura).
Il gonfalone è un drappo partito di rosso e d'azzurro.[6]
Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica | modifica wikitesto]Architetture religiose
[modifica | modifica wikitesto]- La parrocchiale di Sant'Urbano risale, nella sua ultima riedificazione, al XVIII secolo, tranne la facciata novecentesca progettata da Antonio Beni. All'interno, una Madonna della Cintura, gruppo ligneo di Valentino Panciera Besarel (1895), il Martirio di Sant'Urbano, affresco del soffitto di Giovan Battista Canal (1792) e una Madonna della Cintura, altro dipinto del Canal collocato sul primo altare di sinistra; le stazioni della Via Crucis e la tela Strage degli innocenti sono opere recenti di Giuseppe Pin. Nella cantoria sopra il portale una maestosa cassa settecentesca ospita l'organo realizzato da Benigno Castelli di Lecco, acquistato dal parroco Don Domenico Biondo e installato da Silvano Girotto nel 1962, successivamente ampliato e restaurato da Girotto nel 2021, dotato di una nuova consolle e aggiunti nuovi registri.
- La chiesa di San Martino Vescovo, ricostruita nel 1642, presenta un'impostazione tardo rinascimentale. La facciata è orientata verso est ed è preceduta da un elegante campanile. All’interno della chiesa si trovano cinque altari principali: l'altare maggiore, di fattura veneta, con una tela di Michele Desubleo raffigurante San Martino che dona parte del suo mantello a un povero, L'altare della Madonna della seconda metà del 1700, con una statua della Vergine col Bambino, l'altare del crocifisso del XVIII secolo, con un olio su tela di Francesco Migliori che mostra Cristo in Croce con S. Lorenzo, S. Lucia e San Rocco, l'Altare di San Vincenzo, risalente al XVIII secolo e l'Altare di Sant’Antonio del XVIII secolo.
Architetture Civili
[modifica | modifica wikitesto]- Il Palazzo Municipale, posto lungo il Terraglio, fu inaugurato nel 1927 dal Sindaco Achille Vettorazzo, architetto e progettista dello stesso edificio.
- L'auditorium comunale "Sala Granziol", auditorium dove vengono proposti diversi spettacoli a cadenza mensile.
Ville Venete
[modifica | modifica wikitesto]Nel territorio, sono presenti numerosissime ville venete. L'asse viario principale, il Terraglio, ne è particolarmente ricco. Partendo da sud, le ville che si affacciano ai lati della strada sono: Villa Lin-Marcello del Majno (lato occidentale), Villa Longo Marchesi, Villa Querini-Biadene detta “la Colombina” (lato orientale), Villa Palazzi-Valier o Taverna e, in particolare, Villa Albrizzi-Franchetti, sita nella frazione di San Trovaso. Altra strada caratterizzata dalla presenza di numerose ville è via Schiavonia, s'incontrano partendo da Ovest Villa Tasso (lato settentrionale), Villa Spandri e Villa Grassi-Marcello del Majno detta "Ego".
Società
[modifica | modifica wikitesto]Evoluzione demografica
[modifica | modifica wikitesto]Abitanti censiti[7]
Etnie e minoranze straniere
[modifica | modifica wikitesto]Al 31 dicembre 2022 gli stranieri residenti nel comune erano 1264, ovvero il 7,64% della popolazione.[8]
Geografia antropica
[modifica | modifica wikitesto]Frazioni
[modifica | modifica wikitesto]A Preganziol appartengono le tre frazioni di Sambughè, San Trovaso e Frescada e le località di Settecomuni, Alle Grazie e La Boschetta.
Suddivisioni ecclesiastiche
[modifica | modifica wikitesto]Nel territorio di Preganziol hanno sede quattro parrocchie, comprese nella diocesi di Treviso; tre di queste appartengono al vicariato di Mogliano e una al vicariato Urbano:
- Preganziol (Sant'Urbano papa)
- San Trovaso (Santi Gervasio e Protasio martiri)
- Sambughè (San Martino vescovo)
- Frescada (San Giovanni Battista, vicariato Urbano)
Altre località del territorio
[modifica | modifica wikitesto]- La Boschetta (204 ab.): quartiere di recente costruzione posto all'estremità sud del comune, tra l'abitato di Campocroce di Mogliano e la ferrovia Venezia-Udine;
- Le Grazie (377 ab.): lungo il Terraglio, tra Preganziol e San Trovaso. Vi si trova un importante Santuario mariano (Santa Maria delle Grazie, da cui trae il nome la stessa località) e un'area industriale;
- Settecomuni (67 ab.; l'ISTAT lo indica come Case Gatto-Zanetti): ad ovest di San Trovaso, lungo via Bacchina.
Oltre a queste, che per importanza sono citate nello stesso statuto comunale, esistono numerosi altri toponimi, molti dei quali ormai in disuso. Si hanno ad esempio Baratta Vecchia, ad ovest del centro, Canton, ad est, La Croce, presso il confine con Mogliano Veneto, dove sorge una piccola zona industriale, e Borgo Verde (572 ab.), quartiere recente ad est del centro, alla sinistra di via Schiavonia.
Infrastrutture e trasporti
[modifica | modifica wikitesto]Strade
[modifica | modifica wikitesto]Il comune è interessato dalla Strada Statale 13 ed è servito dalla Autostrada A4 Torino - Trieste (casello di Preganziol del Passante di Mestre).
Ferrovie
[modifica | modifica wikitesto]La località è servita dall'omonima stazione ferroviaria e dalla stazione di San Trovaso, entrambe facenti parte della linea ferroviaria Venezia-Udine.
Mobilità urbana
[modifica | modifica wikitesto]I trasporti pubblici a Preganziol vengono effettuati con autoservizi di linea suburbani (linea 8E) gestiti in pool da MOM e ACTV, che collegano Treviso a Mestre passando per Preganziol e Mogliano Veneto. Preganziol è altresì capolinea delle linee urbane 8 e 9 di MOM, che afferiscono al centro di Treviso, collegando le frazioni al capoluogo. Sono inoltre previste navette scolastiche dirette ai principali istituti d’istruzione superiori del capoluogo e di Mogliano Veneto. È attivo un servizio di autobus navetta effettuato da ATVO per l'Aeroporto di Venezia-Tessera.
Amministrazione
[modifica | modifica wikitesto]Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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1920 | 1922 | Carlo Marzari | Sindaco | ||
1922 | 1923 | Emilio Pavan | Sindaco | ||
1923 | 1924 | Alessandro Bernardello | Comm. pref. | ||
1924 | 1926 | Fusarini | Sindaco | ||
1926 | 1927 | Francesco Zanatta | Comm. pref. | ||
1927 | Francesco Zanatta | Podestà | |||
Lorenzo Biral | Podestà | ||||
Girolamo Signoretti | Podestà | ||||
Achille Vettorazzo | Podestà | ||||
Vincenzo Piccolo | Podestà | ||||
1946 | 1946 | Paolo Morpurgo | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
1946 | 1950 | Francesco Zanchi | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
1950 | 1958 | Giovanni Mattiello | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
1958 | 1966 | Cirillo Granziol | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
1966 | 1975 | Giovanni Ceron | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
1975 | 1984 | Gino Vanin | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
1984 | 1985 | Giuseppe Ervas | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
1985 | 1986 | Daniele Biadene | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
1986 | 11 luglio 1990 | Giuseppe Olivo | Partito Repubblicano Italiano | Sindaco | |
11 luglio 1990 | 26 maggio 1992 | Bruno Moro | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
26 maggio 1992 | 24 aprile 1995 | Pietro Tronchin | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
24 aprile 1995 | 14 giugno 1999 | Pietro Tronchin | centro-sinistra | Sindaco | |
14 giugno 1999 | 8 giugno 2009 | Franco Zanata | centro-sinistra | Sindaco | |
8 giugno 2009 | 10 giugno 2014 | Sergio Marton | LN - centro-destra | Sindaco | |
10 giugno 2014 | 10 giugno 2024 | Paolo Galeano | centro-sinistra | Sindaco | |
10 giugno 2024 | in carica | Elena Stocco | centro-sinistra | Sindaca |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Bilancio demografico mensile anno 2024 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ Vecchiato Dino e Grimaldo Angelo, Preganziol. Villa, Borgo, Comune, 2013.
- ^ Preganziol, decreto 1983-10-11 DPR, concessione di stemma e gonfalone, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 26 agosto 2022.
- ^ Comune di Preganziol, Statuto (PDF), Art. 4 Stemma e gonfalone. URL consultato il 26 agosto 2022 (archiviato dall'url originale il 26 agosto 2022).
- ^ Statistiche I.Stat ISTAT URL consultato in data 28-12-2012.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it. - ^ demo.istat.it, https://demo.istat.it/app/?i=P03&l=it .
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Preganziol
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su comune.preganziol.tv.it.
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