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VINCENZO MONTI
Ve’ sull'Alpi doloroso
Della patria il santo amor
Alle membra dar riposo
64Che fur velo al tuo gran cor!
L’ali il Tempo riverenti
Al tuo piede abbasserà;
Fremeran procelle e venti,
68E la tomba tua starà.
Per la cozia orrenda valle
Usa i nembi a calpestar,
Torva l’ombra d’Anniballe
72Verrà teco a ragionar.
Chiederà di quell’ardito
Che secondo l’Alpe aprì.
Tu gli mostra il varco a dito,
76E rispondi al fier così:
‘ Di prontezza e di coraggio
Te quel grande superò:
Afro, cedi al suo paraggio;
80Tu scendesti, ed ei volò.
Tu dell’itale contrade
Abborrito destruttor:
Ei le torna in libertade,
84E ne porta seco il cor.
Di civili eterne risse
Tu a Cartago rea cagion:
Ei placolle, c le sconfisse
88Col sorriso e col perdon.
Che più chiedi? Tu ruina,
Ei salvezza al patrio suol.
Afro, cedi e il ciglio inchina;
92Muore ogni astro in faccia al sol.’
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