Velociraptor Vesuviano
Il Velociraptor Vesuviano (o anche Velociratto) è un animale a rischio di estinzione protetto dal WWF e da Licia Colò, che vive nelle zone campane (perlopiù nella provincia napoletana) dove c'è abbondanza di munnezza. Fu scoperto qualche anno fa a Torre del Greco.
Origini e caratteristiche
Grazie al nostro team esperto di ricercatori è stata scoperta tutta la scala evolutiva del Velociratto:
c'era una volta Antonio Bassolino che, dopo aver abbellito Napoli con decorazioni organiche e fragranze alla diossina, incontrò Rosa Russo Jervolino e decise di passare a lei il compito di continuare la sua opera.
Durante una delle loro sedute di pilates scoppiò la scintilla; vi risparmiamo i dettagli, ma il risultato furono numerosi parti anali da parte di Antonio; fu così che fu data vita a una particolare specie di ratti di fogna che avevano un gene in comune col loro padre: il gene dell'amore per l'immondizia.
Questi ratti non potevano fare a meno di cibarsi di tutti i rifiuti esistenti sul suolo campano, crescendo forti e sani fino a diventare col passare del tempo dei cattivissimi Velociraptor Vesuviani. In sostanza, il Velociratto potrebbe sembrare un Velociraptor, ma in realtà è solo un comune ratto di fogna cresciuto smisuratamente a causa dei rifiuti tossici ingeriti, e diventato aggressivo per la diossina che gli circola nelle vene. Questi predatori raggiungono la velocità media di 120 Kilometri al petosecondo e sono più pericolosi di Vittorio Sgarbi incazzato.
Sono assolutamente assessuati, quindi non in grado di accoppiarsi, ufficialmente scomunicati dalla Chiesa e presto ospiti di tutti i talk show della Mediaset, ma aumentano ugualmente di numero grazie ai numerosi parti anali al mese di Antonio Bassolino.
Tecniche di caccia
I Velociraptor Vesuviani cacciano in branco; scelgono la loro preda tra le tante scorie disponibili (torsolo di mela, banana, osso rosicchiato, busta di immondizia ancora chiusa, ecc...) e dopo essersi nascosti dietro un cassonetto si lanciano all'attacco non appena l'avversario si distrae, dilaniando il corpo del malcapitato nei suoi punti vitali. Solo quando la preda smetterà di respirare allentano la presa e cominciano a divorarla. Sono la causa delle numerose morti di sacchetti dell'immondizia in quest'ultimo decennio, per questo sono odiati e cacciati da tutti.
Nonostante si nutrano principalmente di immondizia, non sono rari gli incontri ravvicinati con l'uomo, per questo è sempre consigliabile girare armati per difendersi da eventuali attacchi. Inoltre si è notato che questi animali possono anche essere alcuni di quei cosi che escono dalle fottute pareti